Le morti sul lavoro in ITALIA: ricerca per la scuola primaria e media

Ricerca relativa alle morti sul lavoro in Italia In Italia, purtroppo, le morti sul lavoro sono ancora una triste realtà. Nel 2023, si sono verificati 1.322 infortuni mortali, con un incremento del 3,1% rispetto all'anno precedente. https://www.vegaengineering.com/wp-content/uploads/2022/03/Report-Annuale-Statistiche-Infortuni-sul-lavoro-Lavoro-Osservatorio-Sicurezza-Vega-Engineering-31-12-21.pdf Evitare completamente le morti sul lavoro è un obiettivo ambizioso, ma è possibile ridurle drasticamente implementando diverse misure di prevenzione, che coinvolgono diversi attori: Datori di lavoro: Valutare attentamente i rischi: Ogni datore di lavoro è obbligato a valutare i rischi per la sicurezza e la salute dei propri lavoratori, aggiornando periodicamente la Valutazione dei Rischi (VRD). Adottare misure di prevenzione e protezione: Sulla base della VRD, devono essere adottate misure di prevenzione e protezione adeguate, che includono la fornitura di dispositivi di protezione in

Concordanza soggetto predicato, l'enunciato minimo: spiegazione ed esercizi di logica. - Scheda stampabile dell'unità didattica

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Scoprire l'importanza della concordanza tra soggetto e predicato.

L'illustrazione ci suggerisce la frase:
  • I bambini giocano con la palla.
L'enunciato minimo è > I bambini giocano.
Il predicato giocano indica che l'azione del giocare viene compiuta da più di una persona sola predica, cioè, di un soggetto di numero plurale.
Infatti i bambini del disegno sono due, rappresentano un soggetto di numero plurale. 

In sintesi

Il soggetto ed il predicato, soggetti base della frase, devono sempre concordare nel genere e numero.

Attività

Ricerca gli enunciati minimi (EM) e stabilisci se sono di numero singolare o plurale.
  1. Stefano scherza volentieri.
  2. Giorgia passeggia per il viale.
  3. Agnese e Sara hanno sistemato i banchi.
  4. Cristiano disegna con Francesca.
Ricerchiamo l'enunciato minimo:
  1. Stefano scherza > singolare
  2. Giorgia passeggia > singolare
  3. Agnese e Sara hanno sistemato > plurale
  4. Cristiano e Francesca disegnano > plurale
Trasforma al plurale i seguenti enunciati minimi:
  1. Il passero cinguetta.
  2. La penna è caduta.
  3. La goccia cade.
  4. La rondine sfreccia.
Trasformo le frasi al plurale:
  1. I passeri cinguettano.
  2. Le penne sono cadute.
  3. Le gocce cadono.
  4. Le rondini sfrecciano.
Analizziamo ora la frase:
  • Il papà ride.
La frase minima ha significato chiaro, logico, corretto. E'una frase perché il predicato lega bene con il soggetto.
Sostituendo il soggetto il papà con il soggetto il muro abbiamo:
  • Il muro ride.
E' una comunicazione divertente, ma che non si verifica nella realtà. Qualcosa non va. La frase risulta corretta nella forma, ma non nel significato: non è logica.
Analizziamo meglio la situazione:
  • C'è un predicato e c'è un soggetto, non ci sono errori grammaticali, eppure la frase non funziona.
  • L'elemento di disaccordo è nel significato.
Il predicato, infatti, non ha alcuna relazione di significato con il soggetto.
La comunicazione è chiara, corretta, ma non è logica: è una non frase.

Ancora:
  • Tanti bambini è entrato in classe.
L'EM è formato da: tanti bambini > soggetto, è entrato > predicato.
Ci si accorge subito che non c'è accordo nella frase perché il predicato è di numero singolare, il soggetto è di numero plurale.
Nell'enunciato minimo c'è disaccordo grammaticale. Anche in questa situazione si ha una non frase perché la comunicazione è scorretta.
  • Tanti bambini sono entrati in classe.
Ora c'è accordo grammaticale tra soggetto e predicato: la frase è corretta.

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Obiettivo precedente

Anche nella frase:
  • La mia bello mamma mi accompagna a casa.
C'è una parola che crea disaccordo grammaticale. E' l'aggettivo bello. Infatti la desinenza o dà un'informazione sul genere: indica cioè una qualità di genere maschile che non concorda, però, con il nome a cui si riferisce: mamma.
Pertanto, la frase risulta inaccettabile perché l'aggettivo deve sempre concordare con il nome a cui si riferisce. Anche questo è un caso di non frase.

Ecco un'ultima frase:
  • Suona la bene chitarra Giulia.
La frase non è chiara, proviamo a darle ordine ricercando l'enunciato minimo. Si avrà:
  • predicato > suona > chi suona? Giulia
  • soggetto > Giulia
L'enunciato minimo è: Giulia suona. L'EM è chiaro, logico, corretto.
E, di seguito, sistemando le altre parole si avrà:
  • bene > risponde alla domanda > come? complemento indiretto. La chitarra > risponde alla domanda > che cosa? > complemento oggetto.
Ora possiamo costruire la frase:
  • Giulia suona bene la chitarra.
La frase funziona perché le parole sono in ordine.
La frase di partenza presente un disaccordo d'ordine quindi è una non frase perché le parole sono in disordine.

In sintesi

Una serie di parole si può definire frase solo quando:
  • Esiste un ordine tra le parole stesse.
  • Il verbo mette in relazione logica gli elementi, il verbo si accorda con il soggetto nel numero.
  • Tutti gli elementi sono corretti dal punto di vista grammaticale.
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Nel sito di didattica per la scuola primaria sono presenti numerosi post relativi all'analisi logica con la spiegazione del soggetto di una frase, del predicato verbale e nominale, di tutti i complementi e le prove di verifica. Accanto alla definizione di ogni singola parte troverete utili esercizi, da proporre alle bambine ed ai bambini, svolti a scuola. Eccovi l'elenco dei link a disposizione:

Che cos'è l'analisi logica e perché la studiamo

Il soggetto e il predicato: l'enunciato minimo, spiegazioni ed esercizi

Il soggetto e il predicato: spiegazioni ed esercizi

Il soggetto e il predicato: esercizi di ribadimento

Il soggetto sottinteso: spiegazioni ed esercizi

Il soggetto: esercizi

Il soggetto (spiegazione ed esercizi per la classe quinta)

L'attributo, l'apposizione

Il predicato verbale ed il predicato nominale

Il predicato verbale

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Il predicato verbale e nominale: esercizi

Il complemento oggetto o diretto

I complementi indiretti

Il complemento di specificazione

Il complemento di termine

Il complemento di tempo

Il complemento di materia

Il complemento di mezzo 

Il complemento di causa

Il complemento di modo

Il complemento di origine

Il complemento di luogo

Il complemento predicativo del soggetto e dell'oggetto

Il complemento d'agente e di causa efficiente

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