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Visualizzazione dei post con l'etichetta Ercole Bonjean

"Nuovo Anno" di Ercole Bonjean

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   Nuovo Anno Suona suona mezzanotte , fugge il Male nella notte . E non torna alla Befana , e neanche in settimana. Se ne va il miserello, col bastone e con l'ombrello. Lo rincorron ora gli orchi per dirgli di restare, ma di lor non vuol sapere,  se ne deve proprio andare! Spunta in ciel l'arcobaleno , dai colori del sereno. Quante piante, quanti fiori! soavi musiche ed odori. Com'è lieve e dolce l'aria, e felice un cane abbaia. Suona suona mezzanotte, trionfa il Bene nella notte! Ercole Bonjean    © 📋 Copia il post ✅ Post copiato!

"Nella notte buia e scura" di Ercole Bonjean

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   Nella notte buia e scura Nella notte buia e scura or sfatiamo la paura. Tra un dolcetto, uno scherzetto, e un simpatico folletto; con in testa una zucchetta, arriviamo a una casetta. " Suona, suona il campanello!” invita il piccolo monello. Dalla calda sua dimora sbuca fuori una signora. Esce svelta dalla porta con in mano una gran torta. “ Via di corsa dal vicino, per un altro buon dolcino!". Ma proprio sul più bello, mentre suona il campanello, dalla cima del camino, scende giù uno scheletrino. Li insegue, li rincorre, li spaventa mentre corre. “ Che sfortuna! Che sfortuna!” grida forte anche la Luna. Or ritorna la paura, nella notte buia e scura. Ercole Bonjean   © Immagine: agriturismolabrezza 📋 Copia il post ✅ Post copiato!

"E' Natale" di Ercole Bonjean

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   E' Natale E' Natale miei cari bambini, è arrivato per tutti, per grandi e piccini. E' nato Gesù come tanti bambini in questo giorno nel mondo. Ti porta un regalo che non è un trenino, ti porta un regalo che non è un giochino, ti porta un grande bacio, grande come l' Amore: ti può servire usalo a tutte l'ore. Ercole Bonjean    © 📋 Copia il post ✅ Post copiato!

"La signora primavera" di Ercole Bonjean

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   La signora primavera Bentornata primavera , dal mattino sino a sera. Non fa freddo finalmente: ed il caldo è già imminente. Sole al mattino, pioggia al tramonto, col ponentino , felice canto. Vola l'ape dentro il fiore, succhia succhia con amore. Una bella rondinella , felice vola con la sorella. Se ne scappa via il cappotto: e ritorna il mite giubbotto. Lunga lunga è la serata: canta agli uomini l'allegra serenata . Ercole Bonjean    © 📋 Copia il post ✅ Post copiato!

Perché si dice: "Chi si loda s'imbroda" di Ercole Bonjean

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     Chi si loda s'imbroda Come ogni martedì sera due amici si incontrarono in un buon ristorante per una cena succulenta. Il signor Superbi e il signor Umili amavano, in quell'occasione, raccontarsi i fatti accaduti durante la settimana. Erano due amici diversi nel carattere, l'uno molto umile più propenso a non apparire e a lasciare che fossero gli altri ad accorgersi dei suoi meriti; l'altro amava invece decantare le proprie imprese e quelle che riteneva le sue virtù. Tra un piatto e l'altro raccontavano di se stessi. - Questa settimana non è accaduto nulla di particolare, ho lavorato con mia moglie in campagna e, grazie a Dio, tutto è andato secondo le previsioni, gli affari procedono discretamente - disse il signor Umili. - Io invece ho venduto un centinaio di automobili, con un fatturato enorme, grazie al mio grande intuito unito alla mia capacità di convincere anche i clienti più esigenti. E proprio mentre sopraggiunse il cameriere per servire i cappelletti i...

Perché si dice: "Se non è zuppa è pan bagnato" di Ercole Bonjean

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  Se non è zuppa è pan bagnato I primi anni in cui si conobbero, i due amici, Zuppa e Pan Bagnato , erano del tutto diversi l'uno dall'altro. Sembravano essere i due poli opposti. Se lo sport preferito di Zuppa erano gli scacchi , quello di Pan Bagnato era il nuoto . L'uno amava il mare, la spiaggia e i giochi acquatici, l'altro la montagna e le lunghe camminate immerso nella natura più selvaggia. Nonostante le evidenti diversità si volevano un gran bene e, con il tempo e la frequentazione, divennero amici inseparabili. Fu così che a poco a poco integrarono i propri stili di vita. Pan Bagnato si appassionò agli scacchi e Zuppa al nuoto. Per una parte dell'anno si recavano al mare, per l'altra in montagna. Si arricchirono a vicenda e cominciarono ad essere sempre più simili.   Una mattina andarono a passeggiare nel parco, con i loro due cagnolini, vestiti all'identico modo, con la stessa postura e andatura, tanto da sembrare due gemellini. Un bambino li osse...

"Felici come una Pasquetta!" di Ercole Bonjean

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Felici come una Pasquetta! C’era una volta, e ci sarà ancora per i prossimi 200 anni, una casetta in collina con un grande cortile, un piccolo orticello ed una splendida vigna capace di attirare i migliori raggi del Signore del Fuoco . In quel luogo vive una famiglia che nell’era robotica non ha né tv digitali, né personal computer. Al posto di queste diavolerie preferiscono una folta schiera di galline che sfornano uova che sanno di uovo; le furbone non fanno altro che copiare vigna Uva che fa il vino che è vino, la osservano sino a diventare più brave di lei. La piccola fattoria è guidata da un piccolo diavoletto, Diavolina appunto, la quale fa filare tutti con la forza di una voce squillante da comandante della marina militare. Giorni or sono ha avuto un’idea a dir poco geniale nata dalla passione per il cioccolato e dalla perfetta conoscenza delle straordinarie capacità di Ovetta la gallinella da uovo GIGA. Convoca il papà, la mamma, le sorelline e li spedisce al supermercato GO...

Perché si dice: "Chi si accontenta gode" di Ercole Bonjean

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    Chi si accontenta gode Il signor Scontento aveva tutto quello che si può desiderare nella vita: una moglie e due figli che gli volevano bene, una bella casa con giardino, un buon lavoro. Ma non era mai soddisfatto. “Il mio sogno era diventare un grande attore, un divo di Hollywood , ma, per colpa dei miei genitori, ora sono solo un avvocato scontento”.  E continuava a lamentarsi della sua triste vita. Il suo vicino di casa il signor Lieto viveva da solo con i suoi due cani e due gatti, in una piccola casetta, ereditata dal nonno, un grazioso giardinetto, e tanti cari amici che gli volevano bene. Un giorno il signor Scontento, che amava osservare i suoi vicini da lontano, con un binocolo di precisione inquadrò la casa del signor Lieto, ne focalizzò il viso, e, costernato, poté constatare come questi  avesse un'espressione gioiosa, radiosa. Preso dallo sconforto e dalla rabbia, senza pensarci su troppo si recò nella casetta del vicino e, senza tanti giri di parole,...

La leggenda della mimosa di Ercole Bonjean

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   La leggenda della mimosa Elena, una giovane donna, si innamorò del Sole, lo guardava attratta dalla bellezza dei suoi raggi e i suoi occhi lo guardavano rapiti dalla sua forza, dal suo calore. Ma il Sole non ricambiò tanto amore e la colpì con lance di fuoco. Lei continuava ad amarlo e lo cercava con lo sguardo. Pianse per giorni cercando di trasmettergli il bene che gli voleva. Ed ecco che le lacrime caddero sul terreno e si trasformarono in tanti piccoli e profumati fiori gialli. Nacque la mimosa , il fiore simbolo della donna. Ercole Bonjean    © Immagine: improntaunika 📋 Copia il post ✅ Post copiato!

Perché si dice: "Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco" di Ercole Bonjean

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     Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco Il signor Felino era un amante dei gatti: nel suo vasto giardino, felici tra le piante e i fiori, vivevano molti felini. La vita dell'uomo scorreva gioiosa quando un giorno vide girovagare nel parco un magnifico gatto e ne rimase affascinato. Ci pensò su per un po' poi decise di catturarlo. Prese un capiente sacco di robusta tela e del buon manzo. Di buon mattino si recò nella zona precisa dove aveva incontrato il simpatico animaletto. Dopo averlo cercato a lungo invano finalmente lo vide accovacciato sotto i rami di un' enorme quercia . Gli si avvicinò lentamente e pose vicino al suo naso la prelibata carne mentre allargava il sacco. Il gatto l'annusò e cominciò a mangiare. Felino più rapido di un fulmine lo spinse dentro la capiente tela. Felice penso tra sé: “E' fatta, è mio!!”. Ma all'improvviso il gatto fece una giravolta improvvisa e scappò via più veloce della luce. L'uomo deluso se ne tornò a casa, è...

Perché si dice: "Chi trova un amico trova un tesoro" di Ercole Bonjean

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   Chi trova un amico trova un tesoro In un lontano paese, nascosto tra le montagne, abitava Solitario , un giovane pastore che viveva da solo con il suo gregge di pecore. In compagnia del suo fedelissimo cane pastore le portava al pascolo, le faceva cibare della tenera erbetta e, il duro lavoro, veniva ripagato da del buon latte da cui ricavava il formaggio. Era una vita solitaria, senza né gioie né dolori. Ogni tanto si recava al paesello per scambiare i propri prodotti con il necessario per poter vivere. Una notte d'estate, mentre riposava in compagnia del cielo stellato , sentì un grido d'aiuto provenire dalle vicinanze. Scoprì che si trattava di un anziano signore finito in un crepaccio ; con una corda lo tirò fuori e lo salvò. L'uomo lo abbracciò con gratitudine e gli disse: - Da oggi hai trovato un amico, chiedimi quello che desideri ed io te lo donerò, mi hai salvato la vita! - Non voglio nulla in cambio - disse Solitario – e soprattutto non voglio amici, sto bene...

Perché si dice: "Il lupo perde il pelo ma non il vizio" di Ercole Bonjean

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    Il lupo perde il pelo, ma non il vizio Il signor Lupo De Lupis ogni sera amava cantare una canzone alle stelle e alla luna, anche perché dotato di una voce dolce ed armoniosa. Affacciato al terrazzo dopo aver ammirato il cielo stellato cantava: “ La luna, le stelle, ci parlan d'amor … “. I vicini tuttavia non apprezzavano il suo bel canto ed inserirono, nel regolamento del condominio, il divieto assoluto di cantare la notte, pena una multa piuttosto alta da pagare. Ma il signor Lupo non si diede affatto per vinto e, quando il cielo divenne limpido e ricoperto di stelle, riprese con le sue dolci melodie. Arrivò puntuale una multa piuttosto salata. Nonostante ciò l'indomabile signor De Lupis continuò le sue serenate e, di conseguenza, pagò tante di quelle multe che rimase quasi in miseria. Ma ecco che una notte di luna piena gli apparve in sogno una stella che dolcemente gli sussurrò: “Scrivi questi numeri e giocali al superenalotto ”. Detto fatto, l'uomo li scrisse nel...

"Un regalo di Natale dal cielo" di Ercole Bonjean

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   Un regalo di Natale dal cielo Panettoni e cioccolata , che mangiata, che mangiata, è Natale e ora sto male. Nel salotto della villa, bevo solo camomilla . Ho scartato tutti i doni, ma non provo più emozioni. Tablet e smartphone son carini, ma son solo regalini. Fiocca la neve fitta fitta, mentre salgo su in soffitta. Cerco tra i ricordi della nonna, trovo un biglietto nella gonna. E' un messaggio scritto a mano, non vi sembra un poco strano? E' una ricetta per l'allegria , sembra quasi una magia: “ Non pensare solo a te stesso, come stai facendo adesso. Regala tutti i tuoi giochini, ai più poveri e ai bambini. Ama il cielo, il sole, i monti, il mare, impara com'è piacevole poter sognare ed i desideri realizzare. Vivi sempre in compagnia, nella musica ritroverai l'allegria. Io ti guardo da lontano e ora stringo la tua mano”. Ercole Bonjean   © 📋 Copia il post ✅ Post copiato!

"Vola colomba bianca" di Ercole Bonjean

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   Vola colomba bianca Vola colomba bianca, vola felice nei cieli celesti . Dona pace alla Terra, getta i tuoi semi di gioia ; apri le porte del cuore, ad ogni donna, ad ogni uomo. Lascia cadere chicchi di grano , e ricopri gli strumenti di morte: illumina la vita, il piacere d'amare. Sconfiggi l'odio, e vola, vola colomba, vola oltre i confini del cielo, negli spazi infiniti del Bene. Ora il mondo è un giardino immenso di fiori , di anime felici che si incontrano e risorgono: è veramente Pasqua dentro di noi. Ercole Bonjean    © 📋 Copia il post ✅ Post copiato!

Perchè si dice: "Sapere di non sapere è sapere" di Ercole Bonjean

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  Socrate e Sapientino Nell' antica città di Atene viveva un discepolo di Socrate, Sapientino, il quale, nonostante i ripetuti insegnamenti del suo Maestro, riusciva ad imparare ben poco. Durante lo studio era solito pensare, gonfio d'orgoglio: “  Che m'importa di studiare il mare e i monti, con la mia intelligenza mi basta guardare la Terra per capire che è solo una grande tavola con tanta acqua, un po' di verde e qualche asperità, tutto qui, cosa c'è da sapere d'altro”. “ E il cielo? Non è altro che aria colorata d'azzurro”. “ Il Sole? E' un'enorme palla infuocata da tanta legna”. Basta ragionare, non serve leggere e studiare. Nel buio della notte osservava la luna e le stelle: “ Non sono altro che grandi fiaccole degli dei accese per illuminarci, è tutto molto semplice basta essere intelligentissimi come me e ragionarci un po' sopra”. Una mattina Socrate gli domandò: “ Com'è nata la ruota ?”. “ Ma da nessuno, c'è e basta”. Il Maestro...

Perchè si dice "Aiutati che Dio t'aiuta" di Ercole Bonjean

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     Aiutati che Dio t’aiuta Il signor Sfortuna viveva nel continuo rammarico di essere un uomo poco fortunato. Girava per la città e osservava la gente in fermento che affollava gli autobus per recarsi al lavoro. “Beati loro” diceva a sé stesso “io un lavoro non l'ho mai avuto” e per consolarsi si recava al suo solito bar per gustarsi un buon cappuccino e una brioche alla marmellata. “Povera mia moglie, lavora tutto il santo giorno ed io non posso aiutarla, sono troppo triste per poterlo fare”. Come ogni mattina, nel silenzio della piccola chiesetta del suo quartiere pregava Dio di aiutarlo a trovare un'occupazione, a condurre una vita normale. Mentre pregava ad alta voce un anziano signore ascoltava in silenzio, si nascose dietro l'altare e da lì con voce altisonante proferì: “Aiutati che Dio t'aiuta!!”. Il signor Sfortuna si girò intorno e non vide nessuno, era solo, desolatamente solo. Ma chi aveva parlato? Impallidì dallo spavento e cominciò a sudare freddo. Corse...