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Il Natale a scuola: racconti, poesie, filastrocche, temi, leggende, percorsi educativo didattici di apprendimento per l'analisi, la comprensione, l'interpretazione del testo

  Il Natale a scuola Le festività del Natale offrono molti spunti sia dal punto di vista didattico, sia educativo. Molto spesso si dice che la scuola italiana non sia al passo coi tempi. Bene, ritengo invece che in alcuni casi sia meglio che la scuola  non si uniformi , non diventi lo specchio deformato di una realtà  volta all'immagine  più che  alla   sostanza ,  alla forma  più che  al contenuto . In particolare le festività natalizie sono diventate principalmente un affare commerciale e diventano l'esatto contrario dell'autentico messaggio di pace e d'amore. E' il momento quindi di andare  contro corrente  e ritornare al significato etimologico della parola Natale che significa  nascita , nascita di Gesù, ed esprime valori universali condivisibili dai credenti e dai non credenti: la pace, l'uguaglianza nella diversità, l'amore per se stessi e per gli altri, la solidarietà, sono valori dell'uomo in quanto tale.  I bambini risponderanno in modo positiv

La metafora e la similitudine: attività educativo didattiche di apprendimento per la scuola primaria e media

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Molto spesso nei testi o nelle poesie che studiamo, l'autore ci comunica determinati messaggi attraverso la metafora o la similitudine. Sarà bene chiarire il significato di queste parole e imparare a riconoscerle e ad usarle in modo appropriato. La metafora : la metafora consiste nel trasformare una parola, un'espressione, in  un'immagine figurata . Chiariamo subito quanto detto attraverso un esempio: “ Mario è una volpe” Ovviamente Mario non è una volpe ma noi  lo figuriamo, lo immaginiamo  tale; con questa espressione vogliamo dire che Mario è furbo. “ Il leone è il re della foresta” Sicuramente il leone non è un uomo e neppure un re; questa espressione si usa per dire che il leone è il più forte animale della foresta. La parola metafora deriva dal latino  metaphora  che vuol dire “trasferimento”. La similitudine : la similitudine ha le stesse caratteristiche della metafora, vi si differenzia perché esprime un confronto, un paragone. Può essere introdotta da  come  –  sim

Che cos'è la metafora?

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Che cos'è la metafora? La metafora è la sostituzione di una parola o di una frase con un immagine figurata, deriva dal latino metaphora che vuol dire trasferimento: Esempio: " ... urla e biancheggia il mar ... " come se fosse una persona (personificazione)  Un altro esempio in un particolare percorso didattico: Il mare Verso sera il mare veniva a bussare alla mia porta, io m'affacciavo alla finestra, e mi mettevo a discorrere con lui tranquillamente, per ore ed ore, finché la rossa rupe di Scilla, a poco a poco spegnendosi, diventava nera e alta nel cielo. Sorgeva all'orizzonte la vetta dello Stromboli, incoronata da una nuvola di fumo a forma di cuore. Talvolta il mare prendeva gli aspetti più strani, si travestiva in mille modi: ora m'appariva come una scatola di madreperla, e dentro v'eran conchiglie rosee, ossi di seppia, granchiolini neri, murene inanellate d'oro dal becco d'uccello rapace, e lunghi capelli d'alga. Frotte di ragazzi correv

"Nevicata" di Pasquale Ruocco - Prosa e analisi della poesia - La metafora e la similitudine presenti nel testo

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Nevicata Le casette stupefatte sono bianche come latte. Tutto è bianco, monte e valle... E' un diluvio di farfalle. Lungo i tetti, sopra i rami, che merletti, che ricami! Che stupore per gli uccelli! che cappucci sugli ombrelli! Pasquale Ruocco Prosa Il poeta descrive una nevicata che ricopre delle casette che diventano bianche come il latte. Per monti e valli prevale il bianco e la neve che scende assomiglia a tante farfalline bianche. La neve sembra ricamare i tetti delle case di merletti e ricami. Gli uccelli sembrano stupiti e gli ombrelli appaiono come incappucciati dalla neve. Evidenziamo in blu le metafore e in rosso le similitudini presenti nel testo Nevicata Le casette stupefatte sono bianche come latte . Tutto è bianco, monte e valle... E' un diluvio di farfalle . Lungo i tetti, sopra i rami, che merletti , che ricami ! Che stupore per gli uccelli! che cappucci sugli ombrelli! Pasquale Ruocco Visualizza e stampa Potrebbero anche interessarti: La metafora Comprendere

La descrizione del mare - La metafora e la similitudine presenti nel testo

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Il mare Verso sera il mare veniva a bussare alla mia porta, io m'affacciavo alla finestra, e mi mettevo a discorrere con lui tranquillamente, per ore ed ore, finché la rossa rupe di Scilla, a poco a poco spegnendosi, diventava nera e alta nel cielo. Sorgeva all'orizzonte la vetta dello Stromboli, incoronata da una nuvola di fumo a forma di cuore. Talvolta il mare prendeva gli aspetti più strani, si travestiva in mille modi: ora m'appariva come una scatola di madreperla, e dentro v'eran conchiglie rosee, ossi di seppia, granchiolini neri, murene inanellate d'oro dal becco d'uccello rapace, e lunghi capelli d'alga. Frotte di ragazzi correvano sulla riva, aprivano quella scatola, traendone pesci d'oro, fiori d'argento, e stelle marine che subito s'accendevano tra le loro mani. Ora prendeva forma d'armadio, e tutta la notte udivo sbattere gli sportelli nel gran vento; o di una bottiglia, e dentro vi erano manoscritti con racconti d

La personificazione della primavera: "Il risveglio della terra", la metafora nella descrizione - Scheda stampabile

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Il risveglio della terra La terra si era addormentata. Una lunga pioggia leggera è scesa a cullare la fine del suo sonno. Lei sentiva ma ancora non si svegliava. Dolce dormire. Sorrideva, dietro le palpebre chiuse, a sentirsi frugare fra l'erba, a sentirsi toccare le violette nascoste. Picchiettandola colle lunghe dita leggere, la pioggia le faceva il solletico, e le diceva pian piano: destati; e mormorava svegliati; e poi su, su, è l'ora, vestiti. E la terra fingeva ancora di dormire, perché nulla era più dolce di quella carezza leggera e di quel dormiveglia. Alla fine ha aperto gli occhi delle margheritine ed è rimasto un odore di terra bagnata nei giardini. A. Campanile Lo scrittore personifica la terra all'arrivo della primavera proprio come fosse una persona che si risveglia, che si crogiola nel letto. Individuiamo le numerose metafore presenti nel brano ed evidenziamole. Il risveglio della terra La terra si era  addormentata . Una lunga

"Notte di gelo" di Boris Pasternak, "Il dottor Zivago" - Le metafore e le similitudini - Ricerca grammaticale di nomi e aggettivi

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Notte di gelo Una chiara notte di gelo. Straordinaria luminosità e precisione di contorni è tutto ciò che si vede. La terra, l'aria, la luna, le stelle sono inchiodate, saldate insieme dal gelo. Nel parco, o in mezzo ai viali, si stampano le ombre degli alberi. Grosse stelle sono sospese nel bosco, come azzurre lanterne. Tutto il cielo è un prato estivo disseminato di piccole margherite. Boris Pasternak, Il dottor Zivago, Feltrinelli Individua nel testo tutte le metafore e le similitudini ed evidenziale in rosso. Una chiara notte di gelo. Straordinaria luminosità e precisione di contorni è tutto ciò che si vede. La terra, l'aria, la luna, le stelle sono inchiodate, saldate insieme dal gelo. Nel parco, o in mezzo ai viali, si stampano le ombre degli alberi. Grosse stelle sono sospese nel bosco, come azzurre lanterne. Tutto il cielo è un prato estivo disseminato di piccole margherite. Ricerca tutti i nomi e gli aggettivi qualificativi p

"Il mio paese": comprensione del testo - La metafora e la similitudine - La descrizione soggettiva ed oggettiva

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Il mio paese Il mio paese è tutto fatto di casine che si tengono per mano strette sulla montagna e quando piove si raggomitolano come gattini che hanno freddo. Quando c'è il vento al mio paese si sente il profumo del mare e quando non c'è vento non si sente nulla. Alla domenica i vecchini vanno alla messa e la sera vanno a letto col cappotto perché hanno freddo. Io quando ho qualche soldino lo porto a Don Michele che lo dà alla Madonna della Consolazione e quando ho qualche briciola di pane la etto sul muricciolo della chiesa dove vanno i passerini che hanno fame. Al mio paese c'è una prigione, ma dentro non c'è nessuno perché sono tutti buoni e il barbiere fa la barba per niente a chi non ha i soldi per pagare. Il mio paese è tutto bianco e sembra un chicco di zucchero sulla montagna un po' rosicchiato dai topi. R. Battaglia Comprensione del testo La descrizione è soggettiva od oggettiva? Spiega perché. Il testo si riferisce ai giorni nostri o a

Il testo descrittivo: "I colori del bosco in autunno". - Analisi della metafora e della similitudine presenti nel brano.

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Molto spesso nei testi o nelle poesie che studiamo, l'autore ci comunica determinati messaggi attraverso la metafora o la similitudine. Sarà bene chiarire il significato di queste parole e imparare a riconoscerle e ad usarle in modo appropriato. La metafora : la metafora consiste nel trasformare una parola, un'espressione, in  un'immagine figurata . Chiariamo subito quanto detto attraverso un esempio: “ Mario è una volpe” Ovviamente Mario non è una volpe ma noi  lo figuriamo, lo immaginiamo  tale; con questa espressione vogliamo dire che Mario è furbo. “ Il leone è il re della foresta” Sicuramente il leone non è un uomo e neppure un re; questa espressione si usa per dire che il leone è il più forte animale della foresta. La parola metafora deriva dal latino  metaphora  che vuol dire “trasferimento”. La similitudine : la similitudine ha le stesse caratteristiche della metafora, vi si differenzia perché esprime un confronto, un paragone. Può

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