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La festa della mamma: racconti, descrizioni, poesie e filastrocche, leggende.

E' sicuramente una delle feste più amate dai bambini e dai loro genitori: un'occasione per comunicare alla mamma tutto il bene che le vogliamo. Nel sito sono numerosi i post che potrebbero essere di spunto per le attività educativo didattiche. Ve li propongo, buona lettura! Eccovi i link relativi:  "La mia mamma": tema con schema di lavoro. Tema: La mia mamma (con relativo schema) "Mi ha fatto mia mamma" poesia di Gianni Rodari "La mamma", poesia di Ada Negri "Nostalgia", poesia da dedicare alla mamma di Antonio Giarola "Bambino", poesia di Alda Merini  Filastrocca a rima baciata: "Cara mamma," di Ercole Bonjean Racconto per la Festa della Mamma: unità didattica per la comprensione e l'interpretazione del testo. Accanto alla mamma racconto di Giovanni Papini - Lettura e comprensione del testo Mamma (la mia mamma) poesia di Francesca Jupe Poesia della mamma Festa della mamma Lettera

La descrizione di un fenomeno naturale: "La bufera" (The storm) - La metafora nel testo descrittivo

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La bufera Un enorme tappeto di nuvole bianche, spinte dal vento, invadono il cielo. Si rincorrono negli spazi infiniti, diventano grigie, sempre più scure. Un lampo illumina i volti, un tuono scuote la gente. I fulmini accompagnano la pioggia, per ogni dove è bufera. Infine un raggio di sole squarcia le nubi, ritorna prepotente la quiete. Spunta in cielo l'arcobaleno, ritorna l'azzurro, ritorna il sereno. Un bimbo sorride, il peggio è passato. Ercole Bonjean   © The storm A huge carpet of white clouds, pushed by the wind, invade the sky. They chase each other in the infinite spaces, they become gray, always darker. Lightning illuminates faces, thunder shakes people. Lightning accompanies the rain, every where is storm. Finally a ray of sunshine pierces the clouds, the calm returns overwhelming. The rainbow appears in the sky, the blue returns, the calm returns. A child smiles, the worst is over. Ercole Bonjean   © Sottolineo le metafore

La descrizione della luna - La metafora e la similitudine presenti nel testo - L'aggettivo qualificativo

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La Luna Un'ora dopo il calar del Sole, la Luna si mostrò dal lato opposto dell'orizzonte, al di sopra degli alberi. La regina delle notti salì a poco a poco nel cielo, riposando su gruppi di nubi simili alla cima di alte montagne incoronate di neve. In terra la scena non era meno incantevole: la luce bluastra e vellutata della luna scendeva tra gli alberi e spingeva fasci di luce nelle tenebre. Il fiume che scorreva ai miei piedi ora si perdeva nei boschi, ora riappariva lucente per il riflesso delle costellazioni notturne. Tutto era silenzioso, fuorché la caduta di alcune foglie, il passaggio brusco di un vento improvviso e, di lontano, lo scroscio solenne di una cascata. F. R. de Chatebriand La descrizione: dati visivi, dati uditivi Sottolineo, con colori diversi, i dati visivi e uditivi presenti nel testo che descrive la Luna La Luna Un'ora dopo il calar del Sole, la Luna si mostrò dal lato opposto dell'orizzonte, al di sopra

Febbraio, poesia di Vincenzo Cardarelli - Analisi, comprensione, ed interpretazione del testo - Aspetti semantici e grammaticali - La metafora nella poesia

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Febbraio Febbraio è sbarazzino. Non ha i riposi del grande inverno, ha le punzecchiature, i dispetti di primavera che nasce. Dalla bora di febbraio requie non aspettare. Questo mese è un ragazzo fastidioso, irritante che mette a soqquadro la casa,  rimuove il sangue, annuncia il folle marzo  periglioso e mutante. Vincenzo Cardarelli Analisi e comprensione del testo Come definisce marzo il poeta? Cosa significa la parola sbarazzino? Perché questo mese gli appare birichino? Quale mese annuncia febbraio? Perché marzo viene definito pericoloso e mutante? Sottolinea tutti gli aggettivi qualificativi presenti nella poesia: Febbraio è sbarazzino . Non ha i riposi del grande inverno, ha le punzecchiature, i dispetti di primavera che nasce. Dalla bora di febbraio requie non aspettare. Questo mese è un ragazzo fastidioso , irritante che mette a soqquadro la casa,  rimuove il sangue, annuncia il folle marzo  periglioso e mutante . Ricerchiamo la metafore presenti nel t

La descrizione dell'inverno tramite la metafora e la similitudine

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L'inverno Su tutto e su tutti, pei cieli purissimi e per la terra nuda è una sinfonia meravigliosa senza voci, senza suoni, senza colori. La sinfonia bianca ... Si credeva l'inverno un orco, o una fata, un mago o una strega che venissero da sentieri lontani lontani senza fonti e senza approdi. si credeva che portassero slitte colme di dolci e di giocattoli e di tante piccole cose, e che scendessero dal cielo, come la neve; come gli esili fiocchi bianchi che morivan nella piccola mano che li raccoglieva, come si prendon le farfalle a primavera. L'inverno ritorna a ogni giro di anni e ha la sua ghirlanda di ghiaccioli e di neve, la sua corona di stellette e di leggende, le sue poesie e le sue canzoni, il suo fascino e la sua bellezza. N. Salvaneschi L'autore in questa magnifico brano utilizza la metafora e la similitudine quale strumento di descrizione e di interpretazione dell'inverno. Ricerchiamole nel testo ed evidenziamole in rosso. L'inverno

La metafora nella descrizione: "Alberi sotto la neve"

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Alberi sotto la neve Una fredda mattina, il cielo sembrava un grosso piumino, poi il cielo si sciolse sulla terra gelata. La prima neve! Presto la foresta rimase popolata solo da alberi fantasma e il pallido sole sembrava che stesse lì per morire dentro il suo letto di nuvole. Individua le metafore contenute nel testo: Alberi sotto la neve Una fredda mattina, il cielo sembrava un grosso piumino , poi il cielo si sciolse sulla terra gelata. La prima neve! Presto la foresta rimase popolata solo da alberi fantasma e il pallido sole sembrava che stesse lì per morire dentro il suo letto di nuvole. Visualizza e stampa Ti potrebbero interessare: Tutti i post relativi all'inverno Il testo descrittivo La metafora La metafora e la similitudine

"L'albero" di Luigi Pirandello - Analisi, comprensione, interpretazione del testo - Approfondimenti grammaticali e lessicali

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L'albero Un povero albero, nato in un oscuro cortile, si era levato dritto spinto dal desiderio di vedere il sole e respirare l'aria libera. Aveva avuto tanta paura, ma finalmente c'era arrivato. Le fronde della cima brillavano felici e destavano invidia alle foglie che stavano in basso prive di aria e di sole! In tutte le stagioni, all'ora del tramonto, quell'albero si popolava di una gran quantità di uccelli, e pareva che ogni foglia avesse voce, che tutto l'albero cantasse: dalle finestre delle case i bambini assistevano ai loro giochi assordanti. Ora avviene che il proprietario un bel giorno pensò di alzar la casa di un altro piano. E l'albero, che si era guadagnato la libertà del sole a prezzo di grandi fatiche, piegò avvilito la cima e si piegò sul tronco. - Su! Su! - Gli gridavano i passeri, e spiccavano il volo per incitarlo più da vicino a rizzarsi. - Su! Su! - Ma il vecchio albero non pensava che a morire! Al tramonto si raccoglievano su

La metafora e la similitudine nella poesia

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La mimosa Dall'inverno una montagna di luce gialla,  una torre fiorita spuntò sulla strada e tutto si riempì di profumo. Era una mimosa. Pablo Neruda Leggi la poesia e sottolinea la metafora in essa contenuta L'alba Come un'albicocca matura il cielo impallidito s'indora. Chi canta per primo? E' un bel mattino. L'estate è tornata. Lhi Pen Leggi la poesia e sottolinea la similitudine in essa contenuta Cielo d'estate Il mio pioppo centenario del piano agitava le foglie ed erano foglie tremule di tramonto come stelle d'argento. Tutto un cielo d'estate era il grande pioppo. Tranquille e piene di penombra sentivo le canzoni dell'acqua. Federico Garcia Lorca Leggi la poesia e sottolinea la similitudine in essa contenuta Visualizza e stampa Potrebbero anche interessarti: La metafora Comprendere il significato della metafora e della similitudine La metafora e la similitudine nel testo narrativo

La metafora e la similitudine nel testo narrativo e descrittivo

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Una passeggiata nel bosco Sono in casa, solo, mi annoio, decido di recarmi a fare una passeggiata nel bosco circostante. Mi avvio ed entro in un corridoio di alberi il cui tetto è composto da un intricato intreccio di rami sparuti, arsi, che frammentano i caldi raggi solari in centinaia di fasce di luce. Mi inoltro sempre più nella fitta boscaglia; e il bosco si fa sempre più fitto. Dopo aver camminato per parecchi minuti, sbuco in una piccola radura che mi affascina: è presente una moltitudine di fiorellini colorati che secernono allettanti profumi. Da lì posso osservare quanta strada abbia percorso finora: decisamente tanta. Scorgo, su un albero, uno scoiattolo rossiccio con una coda che sembra avvolgerlo come una sciarpa . Tuttavia l'ora si fa tarda, il sole va a dormire dietro le montagne e io mi avvio verso la strada del ritorno e il bosco, con la tenue luce crepuscolare, si fa tetro e minaccioso . Mi metto a correre impaurito dalla misteriosa bellezza de

I funghi - Analisi del testo: la metafora.

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I funghi Il bosco in autunno è il trionfo dei colori. E' il momento in cui compaiono i funghi; essi spuntano tutti insieme. Ecco il porcino con il cappello color tonaca di frate cappuccino con il grosso piede color avorio ; ecco il gallinaccio con il collaretto color arancione tutto piegoline ; ecco l'ovolaccio con il suo ombrello rosso, punteggiato di lacrime bianche ; e ancora il prataiolo con il suo parasole chiaro da vecchia signora. M. Roland Il brano è particolarmente adatto per inserire il discorso sulle metafore: il frate cappuccino, gli ombrellini colorati. Per ogni metafora un disegno. Link correlati a questo post: L'autunno Lettura e comprensione del testo La metafora e la similitudine Visualizza e stampa Immagine: confini anima

Comprendere il significato della metafora e della similitudine.

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Molto spesso nei testi o nelle poesie che studiamo, l'autore ci comunica determinati messaggi attraverso la metafora o la similitudine. Sarà bene chiarire il significato di queste parole e imparare a riconoscerle e ad usarle in modo appropriato. La metafora : la metafora consiste nel trasformare una parola, un'espressione, in un'immagine figurata . Chiariamo subito quanto detto attraverso un esempio: “ Mario è una volpe” Ovviamente Mario non è una volpe ma noi lo figuriamo, lo immaginiamo tale; con questa espressione vogliamo dire che Mario è furbo. “ Il leone è il re della foresta” Sicuramente il leone non è un uomo e neppure un re; questa espressione si usa per dire che il leone è il più forte animale della foresta. La parola metafora deriva dal latino metaphora che vuol dire “trasferimento”. La similitudine : la similitudine ha le stesse caratteristiche della metafora, vi si differenzia perché esprime un confronto, un paragone. Può esser

Scrivere un testo descrittivo: "In un prato all'alba".

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Imparare a scrivere un testo descrittivo. Il testo che segue è stato scritto da un mio alunno nell'anno scolastico 1997/98; quando l'ho letto ho provato una grande gioia ... sono rimasto senza fiato ... In un prato all'alba Il disco del sole non si vede ancora. Vige su tutto il prato una luce di colore purpureo che dona strane ombreggiature alle colline che circondano la valle e ai cespugli che assumono un'aria attraente, ma allo stesso tempo minacciosa e torva.  Tuttavia il sole comincia a farsi vedere, quasi timido, e si sveglia, con lui, l'intera natura. Qualche uccello spicca il volo e, come una mano che si apre, lentamente un papavero sboccia, sottoposto a un assalto di api e calabroni che voglio derubarlo del suo nettare. In mezzo al prato che si estende a perdita d'occhio, oltre ai cespugli, svettano alberi e, si sente, un ritmico, cadenzato tamburellare: è un picchio che ricava la sua tana nel tronco di un albero nodoso

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