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La Pasqua: racconti, poesie, filastrocche, utili per gli iter educativo - didattici.

Eccovi una serie di link che affrontano il tema della Pasqua. Non è detto che non possano risultare utili per l'elaborazione di percorsi educativo - didattici di vario tipo. Per ordine cronologico: "Gesù" di Giovanni Pascoli "Pasqua" di Ada Negri Racconto pasquale: "Aria di Pasqua" di Giovanni Verga "Alleluja" di Angiolo Silvio Novaro "Resurrezione" di Alessandro Manzoni "La domenica dell'ulivo" di Giovanni Pascoli "Pasqua" di Giovanni Gozzano Racconto di Pasqua: "La leggenda della passiflora". "Il pianto della Madonna" di Angiolo Silvio Novaro Fiaba antica: "Il drago e l'uovo di Pasqua "Dall'uovo di Pasqua" di Gianni Rodari "Pasqua" di Gianni Rodari Cronaca delle vacanze pasquali Decodificare un racconto: "Felici come una Pasquetta" Racconto di Pasqua con schema di lavoro: "Il coniglio Pasqualino

Leonardo da Vinci: un grande genio per le attività nella scuola primaria. Raccolta di favole per la didattica.

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Ricordo spesso quando il mio maestro ci ricordava di domandarci sempre il perché delle cose. Era solito ricordare come Leonardo da Vinci, grande genio universale italiano, si poneva continuamente delle domande per poi trovare delle risposte. Questa curiosità nel conoscere la ritroviamo nelle sue favole, particolarmente adatte per la scuola primaria, dalle quali si comprende come la grande intelligenza si coniuga spesso alla semplicità.  "Leggere Leonardo da Vinci significa leggere noi stessi." Analizziamo la seguente favola. L'ostrica e il topo Un'ostrica si ritrovò, insieme a tanti altri pesci, dentro la casa di un pescatore, poco distante dal mare. - Qui si muore tutti - pensò l'ostrica guardando i suoi compagni che boccheggiavano sparpagliati per terra. Passò un topo. - Topo, ascolta! - disse l'ostrica. - Mi porteresti fino al mare? Il topo la guardò: era un ostrica bella e grande e doveva avere una bella polpa sostanziosa.

Compiti per le vacanze estive - Leonardo da Vinci: lettura, analisi, e comprensione del testo di favole.

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I compiti per le vacanze estive non sono certo amati da tutti gli alunni, tuttavia ritengo possano risultare utili qualora soddisfino determinati requisiti: E' bene siano eseguiti almeno dopo un mese dal termine delle lezioni per dare il tempo alle bambine ed ai bambini di riposarsi adeguatamente. Vanno svolti con gradualità: non tutti all'inizio non tutti alla fine dell'estate. E' necessario non studiare nelle ore più calde, ma nelle ore più fresche del mattino e della sera. Le attività non devono essere noiose: a tal scopo consiglio la lettura di racconti o romanzi che appassionino, con le relative schede operative. A partire dalla seconda classe, come esercizio per le vacanze estive, assegno un romanzo da leggere; al termine di ogni capitolo gli alunni si esercitano utilizzando un questionario che ripercorre il testo letto sia a livello referenziale, sia a livello interpretativo. E' un lavoro collaudato negli anni che consiglio. Suggerisco, quale piacev

Leonardo da Vinci: attività educativo didattiche di apprendimento. Lettura, comprensione, ed interpretazione del testo.

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Leonardo da Vinci, grande genio universale, vanto dell'Italia e patrimonio dell'umanità, ha scritto numerose favole e leggende che si prestano allo svolgimento di attività educativo didattiche semplici, ma efficaci, volte ad appassionare le bambine ed i bambini alla lettura ed alla scrittura. Vi propongo una serie di link che mi auguro possano suscitare il vostro interesse: "Il cedro e l'uragano"    "Il nibbio"  "L'avarizia" "Il pesco e il noce" "Allegrezza ... e tristezza"    "La pecchia e i fuchi" "Il pavone" "La volpe e la gazza" "La leonessa"  "Il leone e l'agnello"  "L'ostrica e il topo" Ti potrebbero interessare: Le favole di Esopo: lettura, comprensione, ed interpretazione del testo Le favole di Fedro: lettura, comprensione, ed interpretazione del testo Le avventure di Pinocchio: lettura, comprensione, ed

"Il nibbio" di Leonardo da Vinci - Analisi, comprensione, ed interpretazione del testo

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Il nibbio Un nibbio, che aveva fatto un nido sulla cima di un altissimo faggio, ruotava nel cielo ad ali aperte facendosi portare dal vento. Con la sua vista acutissima egli scorgeva i pesci guizzare a fior d'acqua nello stagno luccicante come uno specchio: ma, anche quel giorno, decise di lasciare a digiuno i suoi figliuoli. Infatti, quando tornò nel nido, i piccoli affamati spalancarono le bocche, ma lui li beccò sulle costole e li fissò con occhi adirati. "Non vi darò nulla nemmeno oggi" disse. "Siete troppo grassi. Dovete sapere che il nibbio sale in alto; se regna in basso, il nibbio scende in basso. Ma se il vento non c'è, il nibbio deve portarsi in alto a forza d'ali, e di lassù, calare lentamente, e poi tornare in alto, con fatica, e poi discendere ancora. Chi è grasso come voi non ce la fa; sicché, anche per oggi, vi terrò a digiuno!". Leonardo Da Vinci Analisi e comprensione del testo Chi sono i personaggi di questa favola? D

"L'avarizia" di Leonardo da Vinci - Analisi ed interpretazione del testo

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L'avarizia Ogni tanto il rospo allungava il muso e addentava un po' di terra. "Perché sei sempre così magro?" gli chiese un giorno una coccinella. "Perché ho sempre fame" rispose il rospo. "Ma se ti nutro soltanto di terra!" esclamò il gentile insetto. "Perché non ne mangi a sazietà?". "Perché un giorno - disse con tono lugubre l'avaro - anche la terra potrebbe finire". Leonardo da Vinci Analisi ed interpretazione del testo  Chi sono i personaggi del racconto? Perché il rospo è sempre magro? Di cosa lo nutre l'insetto? Per quale motivo il rospo non mangia? Cosa pensi dell'avarizia? Link correlati a questo post: Antologia Leonardo da Vinci Lettura e comprensione del testo Il testo narrativo Visualizza e stampa

Leonardo da Vinci: lettura e comprensione del testo di favole per la scuola primaria.

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L'ostrica e il topo Un'ostrica si ritrovò, insieme a tanti altri pesci, dentro la casa di un pescatore, poco distante dal mare. - Qui si muore tutti - pensò l'ostrica guardando i suoi compagni che boccheggiavano sparpagliati per terra. Passò un topo. - Topo, ascolta! - disse l'ostrica. - Mi porteresti fino al mare? Il topo la guardò: era un ostrica bella e grande e doveva avere una bella polpa sostanziosa. - Certo - rispose il topo, che aveva ormai deciso di mangiarsela, - però ti devi aprire perché non posso trasportarti così chiusa. L'ostrica si dischiuse con cautela e il topo, subito, ci ficcò dentro il muso per addentarla. Ma, nella fretta, il topo la mosse un po' troppo e l'ostrica si richiuse di scatto imprigionando la testa del roditore. Il topo strillò. La gatta lo udì. Accorse con un balzo e lo mangiò. Leonardo da Vinci Il pesco e il noce Un pesco, che viveva accanto al noce, guardava con invidia il ramo del suo co

"Il pesco e il noce" di Leonardo da Vinci - Analisi del testo

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Il pesco e il noce Un pesco, che viveva accanto al noce, guardava con invidia il ramo del suo compagno carico di frutti. “Perché lui deve avere tante noci – pensava – mentre io ho così poche pesche? Non è giusto. Voglio provare a fare come lui”. “Non ti ci provare – disse un giovane susino che gli aveva letto nel pensiero – non vedi che rami grossi ha il noce? Non vedi che tronco robusto? Ciascuno deve dare secondo le proprie forze. Pensa a fare delle buone pesche, è la qualità che importa, non la quantità”. Ma il pesco, accecato dall'invidia, non volle ascoltare. Chiese alle sue radici di succhiare più sostanza dalla terra, alle sue fibre di far scorrere più linfa, ai suoi rami di fiorire di più, ai suoi fiori di trasformarsi in frutti, finché, giunta la stagione, si trovò carico di pesche da capo a piedi. Ma le pesche aumentavano di peso e i rami non potevano sostenerle; e nemmeno il tronco poteva reggere tutti quei rami pieni di pesche. Con un gemito il pesco si piegò, po

"Allegrezza ... e tristezza" nella leggenda, di Leonardo da Vinci

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Allegrezza ... "Chi è l'animale più allegro di  tutti?" chiesero una volta ad un vecchio contadino. "E' il gallo" rispose il contadino. "Il gallo e l'allegria sono la stessa cosa. Si rallegra quando nasce il giorno, e canta; si rallegra quando spunta il sole, e canta; corre, salta, combatte e scherza, cantando sempre, felice e contento, e tutto il cortile lo ascolta e si rallegra". ... e tristezza "E l'animale più triste?" domandarono ancora al saggio contadino. "L'animale più triste è il corvo" rispose. "La tristezza rassomiglia proprio a lui. Quando nel nido si schiudono le uova e gli nascono i figlioli, il corvo, nel vederli così spennati e bianchi, fugge per il gran dolore e li abbandona. Si ritira a piangere sopra un albero vicino, rifiutando di nutrirli. Poi, finalmente, si accorge che sulla loro pelle incominciano a spuntare le prime penne nere, e allora ritorna.  Link correlato questo p

Leonardo Da Vinci: "La pecchia e i fuchi".

La pecchia e i fuchi "Fannulloni!" diceva una vecchia ape operaia ai maschi che volavano sfaccendati intorno all'alveare. "Non avete mai voglia di far nulla. Guardate me, che lavoro tanto! Guardatevi intorno, e vedrete che tutti lavorano! La formica, per esempio, per tutta l'estate pensa all'inverno; anche lei come me, ha un istinto naturale che la spinge a fare provviste". "Bella roba!" rispose un fuco annoiato. "La formica uccide il seme di ogni raccolto per impedirgli di rinascere; per mangiare d'inverno un chicco di grano, uccide la vita che sta racchiusa in quel seme". Leonardo da Vinci Link correlati a questo post: Antologia Visualizza e stampa con Google Docs

Leggende: "Il pavone" di Leonardo da Vinci

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Il pavone Sperava di ritornare presto, ma i giorni passavano senza che lui si facesse vedere. Gli animali del cortile avevano fame e sete; perfino il gallo non cantava più. Stavano tutti immobili, per non consumare le forze, sotto l'ombra di una pianta. Soltanto il pavone, anche quel giorno, si levò barcollando sulle zampe, aprì a ventaglio la sua grande e variopinta coda, e incominciò a passeggiare avanti e indietro. "Mamma - domandò una magra gallinella alla chioccia - perché il pavone fa la ruota tutti i giorni?". "Perché è vanesio, figlia mia; e l'ambizione è un vizio che scompare solo con la morte". Leonardo da Vinci Tratto da " Favole e leggende " casa editrice Giunti - Junior Link correlati a questo post: Antologia Racconti e poesie d'Autore Visualizza e stampa con Google Docs

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