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La Pasqua: racconti, poesie, filastrocche, utili per gli iter educativo - didattici.

Eccovi una serie di link che affrontano il tema della Pasqua. Non è detto che non possano risultare utili per l'elaborazione di percorsi educativo - didattici di vario tipo. Per ordine cronologico: "Gesù" di Giovanni Pascoli "Pasqua" di Ada Negri Racconto pasquale: "Aria di Pasqua" di Giovanni Verga "Alleluja" di Angiolo Silvio Novaro "Resurrezione" di Alessandro Manzoni "La domenica dell'ulivo" di Giovanni Pascoli "Pasqua" di Giovanni Gozzano Racconto di Pasqua: "La leggenda della passiflora". "Il pianto della Madonna" di Angiolo Silvio Novaro Fiaba antica: "Il drago e l'uovo di Pasqua "Dall'uovo di Pasqua" di Gianni Rodari "Pasqua" di Gianni Rodari Cronaca delle vacanze pasquali Decodificare un racconto: "Felici come una Pasquetta" Racconto di Pasqua con schema di lavoro: "Il coniglio Pasqualino

Tema: Che cosa mi piacerebbe fare da grande - Schema del testo per la scuola primaria e media

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Tema Cosa mi piacerebbe fare da grande Schema del testo Introduzione - Hai mai pensato a cosa farai nel futuro? Svolgimento - Pensi che gli studi siano necessari a quanto hai deciso di fare? - Quali studi? - Quale professione pensi di svolgere? - Preferiresti creare un'attività commerciale? - Le scelte lavorative dei tuoi genitori ti condizionano? - Hai già fatto una scelta definitiva o pensi che cambierai idea ancora molte volte? - Le tue idee sul futuro ti spingono a studiare di più? - La famiglia ti influenza nelle tue scelte? E i tuoi compagni? Conclusione - Pensi di essere ancora troppo giovane per pensare al futuro? Tema Cosa mi piacerebbe fare da grande Certe volte mi chiedo cosa vorrei fare da grande ma cambio sempre idea: prima vorrei fare la gelataia, poi la pianista, dopo la cantante e dopo ancora vorrei aprire un negozio. Per fare l'attrice bisogna studiare tanto ma a me piace quindi non ci sono problemi; devi studiare le lingue, recitazione e devi partecipare a deg

Come scrivere un tema di fantasia (il testo, lo schema)

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"Rileggere questo tema mi fa pensare ad un lungo dibattito, presente da anni, nella scuola primaria, sul rapporto tra insegnamento delle tecniche di costruzione dei testi e spontaneità. Non è vero che insegnare delle tecniche di scrittura soffochi la creatività degli alunni: è vero il contrario: essere informati su come si fa, su come si costruisce un testo per renderlo comunicativo per chi lo legge, dà sicurezza e non impedisce al bambino di caratterizzare il suo lavoro in modo personale, originale ed, a volte, piacevolmente imprevedibile come possiamo notare leggendo questo elaborato." " Tema Immagino di vivere in un altro mondo, in un altro pianeta. Ve lo descrivo INTRODUZIONE INCIPIT Introduco l'argomento con una riflessione sul luogo in cui mi trovo A mano a mano che i giorni passavano quel posto mi piaceva sempre più. In principio mi sentivo spaesata, sola in un luogo deserto, senza nessun essere vivente con cui parlare. Dopo un po' di tempo, però, comincia

I racconti più letti nell'anno 2020

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  Quali sono i racconti, per la scuola primaria, più letti nell'anno 2020? Sono andato ad analizzare i dati di Google analytics e ho stilato una graduatoria relativa ai primi 10. Ve li propongo insieme agli auguri per un 2021 che ci riporti ad una straordinaria normalità.  Ricordo alle colleghe ed ai colleghi che il motore di ricerca di Google, presente in Home page, permette di accedere a tutti i numerosi post pubblicati su tantissimi argomenti. Commenti, critiche, proposte, son gradite! ercolebonjean@gmail.com Eccovi nell'ordine di preferenza delle lettrici e dei lettori del sito i 10 racconti più letti: "Il Gigante Egoista" racconto di Oscar Wilde: lettura, comprensione del testo, approfondimenti grammaticali. La leggenda dell'estate di San Martino - Percorsi educativo didattici di apprendimento L'albero di Natale (leggenda) - Analisi del testo Racconto di primavera: "La pioggia e le farfalle" - Analisi, comprensione ed interpretazione, del testo

Perché si dice: "Se non è zuppa è pan bagnato"

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  Se non è zuppa è pan bagnato I primi anni in cui si conobbero, i due amici, Zuppa e Pan Bagnato, erano del tutto diversi l'uno dall'altro. Sembravano essere i due poli opposti. Se lo sport preferito di Zuppa erano gli scacchi, quello di Pan Bagnato era il nuoto. L'uno amava il mare, la spiaggia e i giochi acquatici, l'altro la montagna e le lunghe camminate immerso nella natura più selvaggia. Nonostante le evidenti diversità si volevano un gran bene e, con il tempo e la frequentazione, divennero amici inseparabili. Fu così che a poco a poco integrarono i propri stili di vita. Pan Bagnato si appassionò agli scacchi e Zuppa al nuoto. Per una parte dell'anno si recavano al mare, per l'altra in montagna. Si arricchirono a vicenda e cominciarono ad essere sempre più simili.   Una mattina andarono a passeggiare nel parco, con i loro due cagnolini, vestiti all'identico modo, con la stessa postura e andatura, tanto da sembrare due gemellini. Un bambino li osservò

"Sogno di Natale" racconto di Ercole Bonjean

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  Sogno di Natale Oggi, 25 dicembre 2020, non è un giorno qualunque.  Qualcuno potrebbe dire: “Certo è Natale!!”.  Osservo dalla finestra e noto i miei amici giocare con la copiosa neve scesa nella notte. Corro per strada: le persone si abbracciano, si baciano, si salutano con affetto. - Ma cos'è successo? - chiedo a un anziano signore. - Perché nessuno indossa la mascherina? - Perché, perché, non è Carnevale, ma Natale!! Stupefatto corro di corsa dai nonni, sono tre mesi che non li vedo. Per strada la gente è felice: una tunisina a braccetto con una cinesina, un americano con in braccio un bambino eschimese, tante donne allegre e contente, vestite di rosso con una lunga barba bianca, regalano ai passanti tazzine di cioccolata calda. Arrivato dai nonni ci abbracciamo con forza. E' bello stare con loro. Giochiamo fino all'ora di pranzo e il tempo sembra svanire nel nulla. Nel pomeriggio, mentre ritorno a casa, vedo un'enorme folla con il naso all'insù: osserva il sol

Perché si dice: "Chi si accontenta gode"

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  Chi si accontenta gode Il signor Scontento aveva tutto quello che si può desiderare nella vita: una moglie e due figli che gli volevano bene, una bella casa con giardino, un buon lavoro. Ma non era mai soddisfatto. “Il mio sogno era diventare un grande attore, un divo di Hollywood, ma, per colpa dei miei genitori, ora sono solo un avvocato scontento”.  E continuava a lamentarsi della sua triste vita. Il suo vicino di casa il signor Lieto viveva da solo con i suoi due cani e due gatti, in una piccola casetta, ereditata dal nonno, un grazioso giardinetto, e tanti cari amici che gli volevano bene. Un giorno il signor Scontento, che amava osservare i suoi vicini da lontano, con un binocolo di precisione inquadrò la casa del signor Lieto, ne focalizzò il viso, e, costernato, poté constatare come questi  avesse un'espressione gioiosa, radiosa. Preso dallo sconforto e dalla rabbia, senza pensarci su troppo si recò nella casetta del vicino e, senza tanti giri di parole, gli domandò: “ M

Un proverbio, una storia - Racconti brevi per la scuola primaria e media

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  Come spiegare i proverbi ai nostri alunni? Mi sono posto questa domanda e, "da cosa nasce cosa", ho cominciato a scrivere delle brevi storielle che, talvolta in chiave umoristica, hanno lo scopo di rendere semplice il significato di alcuni tra i più famosi detti popolari. I testi della nuova rubrica, se li trovate interessanti, possono essere introdotti nelle varie attività educativo didattiche di apprendimento. Buona lettura! Eccovi i link relativi a questa nuova sezione del sito: Perché si dice: "Vivi e lascia vivere"   Perché si dice: "Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino" Perché si dice: "Chi dorme non piglia pesci"?   Perché si dice: "Aiutati che Dio t'aiuta"   Perché si dice: "Il lupo perde il pelo, ma non il vizio"   Perché si dice: "Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco" Perché si dice: "Sapere di non sapere è sapere" (Socrate)   Perché si dice: "Chi si accontenta go

Perché si dice: “Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco”

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  Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco Il signor Felino era un amante dei gatti: nel suo vasto giardino, felici tra le piante e i fiori, vivevano molti felini. La vita dell'uomo scorreva gioiosa quando un giorno vide girovagare nel parco un magnifico gatto e ne rimase affascinato. Ci pensò su per un po' poi decise di catturarlo. Prese un capiente sacco di robusta tela e del buon manzo. Di buon mattino si recò nella zona precisa dove aveva incontrato il simpatico animaletto. Dopo averlo cercato a lungo invano finalmente lo vide accovacciato sotto i rami di un'enorme quercia. Gli si avvicinò lentamente e pose vicino al suo naso la prelibata carne mentre allargava il sacco. Il gatto l'annusò e cominciò a mangiare. Felino più rapido di un fulmine lo spinse dentro la capiente tela. Felice penso tra sé: “E' fatta, è mio!!”. Ma all'improvviso il gatto fece una giravolta improvvisa e scappò via più veloce della luce. L'uomo deluso se ne tornò a casa, è prop

Perché si dice: "Chi trova un amico trova un tesoro"

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Chi trova un amico trova un tesoro In un lontano paese, nascosto tra le montagne, abitava Solitario, un giovane pastore che viveva da solo con il suo gregge di pecore. In compagnia del suo fedelissimo cane pastore le portava al pascolo, le faceva cibare della tenera erbetta e, il duro lavoro, veniva ripagato da del buon latte da cui ricavava il formaggio. Era una vita solitaria, senza né gioie né dolori. Ogni tanto si recava al paesello per scambiare i propri prodotti con il necessario per poter vivere. Una notte d'estate, mentre riposava in compagnia del cielo stellato, sentì un grido d'aiuto provenire dalle vicinanze. Scoprì che si trattava di un anziano signore finito in un crepaccio; con una corda lo tirò fuori e lo salvò. L'uomo lo abbracciò con gratitudine e gli disse: - Da oggi hai trovato un amico, chiedimi quello che desideri ed io te lo donerò, mi hai salvato la vita! - Non voglio nulla in cambio - disse Solitario – e soprattutto non voglio amici, sto bene c

Perché si dice: "Il lupo perde il pelo, ma non il vizio"

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   Il lupo perde il pelo, ma non il vizio Il signor Lupo De Lupis ogni sera amava cantare una canzone alle stelle e alla luna, anche perché dotato di una voce dolce ed armoniosa. Affacciato al terrazzo dopo aver ammirato il cielo stellato cantava: “La luna, le stelle, ci parlan d'amor … “. I vicini tuttavia non apprezzavano il suo bel canto ed inserirono, nel regolamento del condominio, il divieto assoluto di cantare la notte, pena una multa piuttosto alta da pagare. Ma il signor Lupo non si diede affatto per vinto e, quando il cielo divenne limpido e ricoperto di stelle, riprese con le sue dolci melodie. Arrivò puntuale una multa piuttosto salata. Nonostante ciò l'indomabile signor De Lupis continuò le sue serenate e, di conseguenza, pagò tante di quelle multe che rimase quasi in miseria. Ma ecco che una notte di luna piena gli apparve in sogno una stella che dolcemente gli sussurrò: “Scrivi questi numeri e giocali al superenalotto”. Detto fatto, l'uomo li scrisse nel suo

Perché si dice: "Sapere di non sapere è sapere" (Socrate)

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Socrate e Sapientino Nell'antica città di Atene viveva un discepolo di Socrate, Sapientino, il quale, nonostante i ripetuti insegnamenti del suo Maestro, riusciva ad imparare ben poco. Durante lo studio era solito pensare, gonfio d'orgoglio: “ Che m'importa di studiare il mare e i monti, con la mia intelligenza mi basta guardare la Terra per capire che è solo una grande tavola con tanta acqua, un po' di verde e qualche asperità, tutto qui, cosa c'è da sapere d'altro”. “ E il cielo? Non è altro che aria colorata d'azzurro”. “ Il Sole? E' un'enorme palla infuocata da tanta legna”. Basta ragionare, non serve leggere e studiare. Nel buio della notte osservava la luna e le stelle: “ Non sono altro che grandi fiaccole degli dei accese per illuminarci, è tutto molto semplice basta essere intelligentissimi come me e ragionarci un po' sopra”. Una mattina Socrate gli domandò: “ Com'è nata la ruota?”. “ Ma da nessuno, c'è e basta”. Il Maestro scos

Video lettura per alunni della scuola primaria e media: "Ad un passo dalla costa", racconto del maestro Ercole

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  Compito della scuola è quello di educare ai valori fondamentali della persona: la pace, la libertà, l'uguaglianza tra i popoli. Sono questi obiettivi irrinunciabili a cui la società tutta deve dare il proprio contributo. Le bambine e i bambini si rivelano molto sensibili a questi argomenti che incidono sulla sfera motivazionale, fanno da leva alla volontà, e offrono spunti straordinariamente coinvolgenti, trasversali a tutte le materie oggetto di studio. Questo video affronta il tema dell'immigrazione in una situazione particolarmente drammatica che, tuttavia, anche se nel dolore, lascia spazio alla speranza in un futuro migliore per tutti. (e. b.) Per visualizzare e stampare il racconto vai qui Ti potrebbero interessare: Il canale di didattica di youtube Racconti, poesie e filastrocche del maestro Ercole Giornata della pace della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse (4  ottobre) Scuola e immigrazione: poesie, filastrocche, temi. Festa della

Perché si dice: "Aiutati che Dio t'aiuta"

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  Aiutati che Dio t’aiuta Il signor Sfortuna viveva nel continuo rammarico di essere un uomo poco fortunato. Girava per la città e osservava la gente in fermento che affollava gli autobus per recarsi al lavoro. “Beati loro” diceva a sé stesso “io un lavoro non l'ho mai avuto” e per consolarsi si recava al suo solito bar per gustarsi un buon cappuccino e una brioche alla marmellata. “Povera mia moglie, lavora tutto il santo giorno ed io non posso aiutarla, sono troppo triste per poterlo fare”. Come ogni mattina, nel silenzio della piccola chiesetta del suo quartiere pregava Dio di aiutarlo a trovare un'occupazione, a condurre una vita normale. Mentre pregava ad alta voce un anziano signore ascoltava in silenzio, si nascose dietro l'altare e da lì con voce altisonante proferì: “Aiutati che Dio t'aiuta!!”. Il signor Sfortuna si girò intorno e non vide nessuno, era solo, desolatamente solo. Ma chi aveva parlato? Impallidì dallo spavento e cominciò a sudare freddo. Corse

La descrizione degli animali: temi con schema, testi di tipo narrativo, per la scuola primaria e media.

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Quante volte abbiamo sentito dire "Il cane è l'amico fedele dell'uomo". E' una verità oggettiva che non ha bisogno di dimostrazioni. Ma noi crediamo si possa estendere a tutti gli animali domestici e non. Ai nostri piccoli o grandi alunni, l'argomento animali piace molto e a ragion veduta. Proviamo a descriverli e a narrare della nostra vita in comune seguendo uno schema logico trainato dal nostro amore per loro, ecco cosa creano le parole: La descrizione degli animali. Tema: Il mio cane. Traccia di lavoro. La descrizione degli animali: Federico, il mio cane La descrizione di un animale: "La giraffa" - Analisi e comprensione del testo La descrizione degli animali: "La gallina". Traccia del testo.  "L'usignolo": il testo, lo schema della descrizione. Verifica di lingua italiana - La descrizione degli animali - Tema: "Il mio gatto" Storie di animali nella realtà e nella fantasia San Francesco e il lupo - Analisi e comp

Come scrivo una favola: lo schema, il disegno e i fumetti, il testo. - "La maga dai poteri magici"

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Inventare una storia: lo schema, il disegno e i fumetti, il testo. Personaggi: la fata, il principe, la maga Malù. Ambiente: il castello. Problema: la fata ama il principe, ma questi non la può sposare perché vuole una donna senza poteri magici. Soluzione del problema: la maga Malù, con un incantesimo, toglie ogni potere alla fata. Finale: il principe sposa la ex fata. La maga dai poteri magici Tanto tempo fa in un castello viveva una fata di nome Stella e un principe. La fata amava il principe ma questi non voleva sposare una donna con poteri magici. Una notte arrivò al castello una fata di nome Malù che tolse tutti i poteri alla fata. Così il giorno dopo la fata non aveva più i suoi poteri e il principe poté sposare la fata. Visualizza e stampa Ti potrebbero interessare: Italiano classe prima Italiano classe seconda Italiano classe terza Italiano classe quarta Italiano classe quinta Tracce per testi di vario genere

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Tema: "Il mio papà"

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Festa del papà: attività educativo didattiche di apprendimento per la scuola primaria

"Arriva la primavera" - Dettato - Analisi, comprensione, ed interpretazione del testo