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La scuola per la pace: poesie, filastrocche, testi di vario tipo, spunti di riflessione contro la guerra

Le terribili tragedie delle guerre in Ucraina e in Palestina fanno riflettere su quanto sia importante vivere in pace e superare ogni tipo di barriera che possa essere d'ostacolo alla libertà d'ogni popolo della Terra. L'arte, la musica, la letteratura, il cinema, il teatro, tutto ciò che è cultura, può aiutare a combattere la la guerra e ogni forma di violenza, a formare cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri. La scuola può pertanto fare molto per formare coscienze libere: " la libertà è come l'aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare". Quant'è vera questa affermazione di Piero Calamandrei! Ce ne accorgiamo in questi giorni in cui tutte le nostre sicurezze sono messe in forse e "l'aria comincia a mancare". Mi rincuora vedere, in questi giorni di disperazione, quanta solidarietà sia nata in tutto il mondo a favore di chi è stato colpito da un'immane violenza che non trova giustificazione alcuna. 

Il testo narrativo fantastico: "Felici come una Pasquetta", traccia del racconto.

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Schema del testo Personaggi: Diavolina, il papà, la mamma, le sorelline, Ovetta, Ambiente: Una casetta di campagna Problema: Diavolina vuole far fare alla sua gallina Ovetta delle uova di cioccolato ma non vi riesce ed è triste. Soluzione del problema: Diavolina perdona Ovetta, la abbraccia e la carezza. Ovetta fa un uovo di cioccolato. Conclusione: Ovetta e Diavolina sono felici. Da quel giorno Ovetta si chiamerà Pasquetta. Felici come una Pasquetta! C’era una volta, e ci sarà ancora per i prossimi 200 anni, una casetta in collina con un grande cortile, un piccolo orticello ed una splendida vigna capace di attirare i migliori raggi del Signore del Fuoco. In quel luogo vive una famiglia che nell’era robotica non ha né tv digitali, né personal computer. Al posto di queste diavolerie preferiscono una folta schiera di galline che sfornano uova che sanno di uovo; le furbone non fanno altro che copiare vigna Uva che fa il vino che è vino, la osservano sino a

Il racconto: osservo la foto e scrivo il testo - Scheda stampabile

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Racconto basato sulla foto. Svolgimento: È incredibile come in certi casi la ricchezza e il destino influiscano sul tuo stile di vita. Queste due bambine sono state molto sfortunate.  Una volta la loro famiglia aveva un negozio di scarpe e pur non avendo particolari lussi e privilegi  riuscivano lo stesso a vivere bene. Erano in sette: i due genitori, tre figli maschi e due figlie femmine. In quella casa c’era sempre stato un bel clima ma un giorno qualcosa ha cambiato  tutto. Il padre, tornando a casa, era stato ucciso perché dei ladri avevano cercato di derubarlo però lui aveva opposto resistenza.  La madre non riusciva più a mantenere tutti i componenti restanti della famiglia. Un giorno degli uomini bussarono alla porta di casa e le dissero che poteva saldare i debiti donando due dei suoi figli per farli lavorare. Non volendo dare i  maschi, chiamò le bambine, le salutò e le fece andare via.  Per prima cosa le fecero salire su un camion dove c’erano altri bam

Perché si dice: "Vivi e lascia vivere"

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  Vivi e lascia vivere Nel paese di Terra Inquieta vivevano uomini e donne in perenne lite tra di loro. Questo perché nessuno tollerava gli altri. Se dei bambini giocavano a pallone nel campetto comunale c'era sempre qualcuno pronto a sbraitare contro di loro, colpevoli di aver provocato troppo rumore. Se festeggiavi il Carnevale rovinavi il sonno di qualche abitante che, per vendicarsi, gettava secchi d'acqua sui passanti. Un signore ce l'aveva col vicino perché secondo lui era troppo grasso; ogni volta che l'uomo entrava nel palazzo lo accoglieva con una risatina. La vita degli abitanti era resa triste dalle continue liti per futili motivi. Un bel giorno giunse in paese un enorme gigante, il signor Pax. Con abilità disegnò nel cielo uno stupendo arcobaleno che irradiò di tanti colori tutto il paese e i suoi abitanti. Tutti rimasero a bocca aperta e, un po' tra lo spaventato e lo stupito, uscirono di casa per ammirare lo spettacolo. Si guardarono negli occhi e si s

Perché si dice: "Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino"

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Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino Come ogni mattina, il signor Lardo De Lardis, si preparava un'abbondante colazione: tè e latte, del pane tostato con la marmellata, ed una bella fetta di pregiato lardo di colonnata. Quel giorno mentre si accingeva a gustare il copioso cibo sentì degli strani rumori provenienti dalla soffitta. Si alzò di scatto, prese una scala, e cominciò a salire, ma niente, tutto tranquillo, falso allarme. Aveva già l'acquolina in bocca, quando si apprestò a gustare il lardo. Ma quale fu il suo stupore quando vide il piatto desolatamente vuoto. Pensa e ripensa giunse alla conclusione che l'autore del furto alimentare fosse qualche topolino. Preso da un attacco di rabbia il mattino seguente, preparò la colazione come di consueto, tranne che per un particolare, infilò una fetta di lardo in una trappola con tanto di tagliola. Gustò il tè con la marmellata, poi lentamente salì in soffitta. Mentre saliva udì un urlo disperato: -

Perché si dice "Chi dorme non piglia pesci?"

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Chi dorme non piglia pesci C'era una volta un uomo chiamato "Sonno" il quale aveva tre grandi passioni: mangiare, dormire, e andare a pescare. Un mattino di buonora si recò sulle rive di un laghetto armato di canna da pesca e numerose esche. Con grande meticolosità legò un bell'amo sul fondo della lenza e vi infilzò un bel vermetto. Dopo questi preliminari si accovacciò sotto le fronde di un grande albero e iniziò a pescare. Da un cestino tirò fuori un bel panino con del salame, una birretta fresca e, nell'attesa della cattura di qualche bel pesciolino, se lo mangiò con gusto. Di lì a qualche minuto cominciò a sbadigliare, a poco a poco, le palpebre si chiusero e sprofondò in un sonno profondo. Si risvegliò solo dopo qualche ora quando udì una voce che gli chiedeva: - Come va la pesca? Dopo qualche attimo di stupore tirò su la canna da pesca e rivolto all'uomo rispose: - Niente, oggi non è giornata, dipenderà dalla luna nuova!! - E se il motivo f

Il mistero della vita di Ignazio Silone - Analisi e comprensione del testo

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Il mistero della vita Una mattina scoprii, in una zolla di terra, un chicco di grano in germoglio. In principio temetti che il seme fosse morto; ma dopo aver spostato il terriccio che l'attorniava, vidi una linguetta bianca che da esso usciva: una linguetta viva, tenera, dalla forma e dalla grandezza d'un minuscolo filo d'erba. Tutto il mio essere, tutta la mia anima, si raccolse ad un tratto attorno a quel piccolo seme! Quanto mi disperai, allora, di non sapere esattamente che cosa convenisse fare per aiutarla meglio a vivere. Per ripararlo dal gelo vi aggiunsi sopra una manciata di terra: ogni mattina facevo sciogliere su di esso un po' di neve allo scopo di fornirgli l'umidità necessaria; e affinché non gli mancasse il calore spesso gli alitavo sopra. Quella zolla di terra, con quel piccolo debole tesoro nascosto, minacciato dai tanti pericoli eppure vivente, finì per rappresentare ai miei occhi il mistero della vita. Ignazio Silone Analisi e comp

Il mito classico: "Proserpina" - Analisi del testo e riassunto (classe quinta - prima media)

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Proserpina Cerere, dea romana dei campi e dei raccolti, era rappresentata con le mani colme di spighe e di papaveri. Nelle sue feste si celebravano la gioia e l'abbondanza. Ma un giorno l'unica sua figlia, Proserpina, fu rapita da Plutone, che la sposò e la condusse nel regno sotterraneo, in profonde grotte senza sole. Cerere, allora, si strappò la corona di spighe di grano e di colorati frutti e girò disperata per il mondo in cerca della figlia. Aveva rinunciato a proteggere la Terra. In quel periodo i campi non diedero messi e sugli alberi non maturarono frutti. Perciò gli uomini, minacciati dalla fame, si rivolsero a Giove. Questi ordinò al re del mondo sotterraneo di lasciare che Proserpina tornasse da sua madre, ma Plutone non voleva che la sua sposa lo abbandonasse. Alla fine fecero un patto: ogni anno Proserpina avrebbe passato sei mesi nell'oscuro regno del suo sposo (sulla terra sarebbe stato il tempo dei rami spogli e dei gelidi campi) e sei mesi con la

Educare alla pace, alla libertà, all'uguaglianza: racconti, poesie, filastrocche, leggende, testi di vario genere.

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Compito della scuola è quello di educare ai valori fondamentali della persona: la pace, la libertà, l'uguaglianza tra i popoli. Sono questi obiettivi irrinunciabili a cui la società tutta deve dare il proprio contributo. Le bambine e i bambini si rivelano molto sensibili a questi argomenti che incidono sulla sfera motivazionale, fanno da leva alla volontà, e offrono spunti straordinariamente coinvolgenti, trasversali a tutte le materie oggetto di studio. Nel sito sono numerose le attività educativo didattiche che affrontano questi argomenti. Ve li propongo quale spunto per le lezioni: Giornata della pace della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse (4  ottobre) Scuola e immigrazione: poesie, filastrocche, temi. Festa della Repubblica, 2 giugno Come mai gli uomini muoiono in guerra? Tema: Racconto la mia esperienza con i compagni di scuola stranieri Breve unità didattica sul Natale: "Se io fossi Gesù Bambino vorr

L'autunno: racconti, poesie, filastrocche, dettati, leggende, schema dei testi, per la didattica nella scuola primaria.

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L'arrivo dell'autunno, con la sua magnifica girandola di colori, suoni ed odori, presenta scenari che offrono tantissimi spunti didattici i quali ricadono in modo estremamente positivo sulla sfera motivazionale del bambino e conseguentemente fanno leva sulla sua volontà di apprendere. Eccovi tutti i link relativi: Ottobre: brevi unità didattiche di apprendimento. Novembre: brevi unità didattiche di apprendimento. La descrizione di un ambiente naturale (minimo 10 - massimo 15 righe) traccia del lavoro La leggenda dell'estate di San Martino - Percorsi educativo didattici di apprendimento Schema utile alla descrizione di un ambiente naturale "Il Signor Autunno" di Ercole Bonjean - Filastrocca a rima alternata L'autunno (disegni, frasi, fumetti) Analizzare e comprendere un testo poetico: "San Martino" di Giosuè Carducci: poesia, prosa, biografia dell'autore - Analisi, comprensione, commento, illustrazione del testo. Lettura e

Il mio gioco preferito: gli scacchi - Traccia del tema

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Tema Il mio gioco preferito: gli scacchi Schema del testo Introduzione (incipit) Introduco l'argomento con una notizia importante. Perché mi piace giocare a scacchi? Per quale motivo il gioco degli scacchi sviluppa l'intelligenza? Parte centrale Cosa provo mentre gioco a scacchi? Quali sono i miei obiettivi per il prossimo campionato di scacchi? Chi mi ha insegnato a giocare a scacchi? Racconto brevemente le emozioni provate dopo un torneo. Finale Concludo con una frase che esprime le mie emozioni prima di un torneo.  Domenica undici marzo parteciperò al ventesimo campionato provinciale di scacchi. Questa attività mi diverte molto perché, per vincere una partita, bisogna riflettere con attenzione e quindi non servono né la forza né i trabocchetti! Il gioco degli scacchi, inoltre, mi sembra che sviluppa l'intelligenza perché bisogna pensare delle strategie e dei piani tattici che coinvolgono molte mosse oltre a quella che si sta per eseguire.

La forza dell'amicizia - Analisi, comprensione ed interpretazione, del testo

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La forza dell’amicizia C’erano una volta un cervo, una tartaruga ed un uccello che erano amici. Una notte il cervo rimase impigliato in una rete. Mentre la tartaruga rodeva la rete per liberarlo, l’uccello distraeva il cacciatore che tornava a controllare ciò che conteneva la rete. Il cacciatore si arrabbiò perché la rete era vuota ed aveva perso tempo ad inseguire l’uccello. Prese una freccia. Mentre stava mirando per colpire l’uccello, la tartaruga gli urtò un piede e gli fece sbagliare il colpo. Il cacciatore la catturò e la mise in un sacco. Tornando a casa il cacciatore si fermò a fare uno spuntino e appoggiò il sacco a terra. Il cervo riuscì a portarglielo via. L’uccello con il becco, ruppe la tela e liberò la tartaruga. I tre amici si erano così salvati a vicenda. Analisi, comprensione ed interpretazione, del testo Chi sono i protagonisti della storia? Chi rimane impigliato in una rete? Chi lo salva? In che modo? Chi vuole colpire con una freccia il cac

I vostri preferiti degli ultimi sette giorni

Verifica di analisi grammaticale per la classe quarta della scuola primaria. - Schede stampabili

Esercizi di analisi grammaticale per la classe quinta

La gita scolastica: testi con schema per la scuola primaria e media

Esercizi di analisi grammaticale per la classe terza della scuola primaria - Schede stampabili

Giornata mondiale della Terra (Earth Day): attività educativo didattiche di apprendimento.

Tema: "Il mio cane" - Schema del testo descrittivo, relativo ad un animale, per la scuola primaria e media

TITOLI DI TEMI

Verifica di analisi logica per la classe quinta della scuola primaria

Il verbo avere: possedere, agire, sentire.

Verifiche finali di italiano per la classe quinta della scuola primaria