Il Natale a scuola: racconti, poesie, filastrocche, temi, leggende, percorsi educativo didattici di apprendimento per l'analisi, la comprensione, l'interpretazione del testo

  Il Natale a scuola Le festività del Natale offrono molti spunti sia dal punto di vista didattico, sia educativo. Molto spesso si dice che la scuola italiana non sia al passo coi tempi. Bene, ritengo invece che in alcuni casi sia meglio che la scuola  non si uniformi , non diventi lo specchio deformato di una realtà  volta all'immagine  più che  alla   sostanza ,  alla forma  più che  al contenuto . In particolare le festività natalizie sono diventate principalmente un affare commerciale e diventano l'esatto contrario dell'autentico messaggio di pace e d'amore. E' il momento quindi di andare  contro corrente  e ritornare al significato etimologico della parola Natale che significa  nascita , nascita di Gesù, ed esprime valori universali condivisibili dai credenti e dai non credenti: la pace, l'uguaglianza nella diversità, l'amore per se stessi e per gli altri, la solidarietà, sono valori dell'uomo in quanto tale.  I bambini risponderanno in modo positiv

Perché si dice: "Il lupo perde il pelo, ma non il vizio"

 


Il lupo perde il pelo, ma non il vizio

Il signor Lupo De Lupis ogni sera amava cantare una canzone alle stelle e alla luna, anche perché dotato di una voce dolce ed armoniosa. Affacciato al terrazzo dopo aver ammirato il cielo stellato cantava: “La luna, le stelle, ci parlan d'amor … “. I vicini tuttavia non apprezzavano il suo bel canto ed inserirono, nel regolamento del condominio, il divieto assoluto di cantare la notte, pena una multa piuttosto alta da pagare. Ma il signor Lupo non si diede affatto per vinto e, quando il cielo divenne limpido e ricoperto di stelle, riprese con le sue dolci melodie. Arrivò puntuale una multa piuttosto salata.

Nonostante ciò l'indomabile signor De Lupis continuò le sue serenate e, di conseguenza, pagò tante di quelle multe che rimase quasi in miseria.

Ma ecco che una notte di luna piena gli apparve in sogno una stella che dolcemente gli sussurrò: “Scrivi questi numeri e giocali al superenalotto”.

Detto fatto, l'uomo li scrisse nel suo taccuino e, di prima mattina, giocò i numeri.

Dopo qualche giorno alla prima notte stellata riprese la sua serenata nella notte luminosa. Pagò multe su multe, tanto che tutti i condomini divennero ricchi e, tutto sommato, non si arrabbiarono granché. Lupo De Lupis ora poteva continuare con le sue dolci serenate, i soldi incassati dall'enorme vincita glielo consentivano.

E' proprio vero, “Il lupo perde il pelo, ma non il vizio”.

Ercole Bonjean  ©

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