"I due volti della Pasqua" poesia di Ercole Bonjean

Le terribili tragedie delle guerre in Ucraina e in Palestina, la recente orribile strage a Mosca, fanno riflettere su quanto sia importante vivere in pace e superare ogni tipo di barriera che possa essere d'ostacolo alla libertà d'ogni popolo della Terra. L'arte, la musica, la letteratura, il cinema, il teatro, tutto ciò che è cultura, può aiutare a combattere la la guerra e ogni forma di violenza, a formare cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri. La scuola può pertanto fare molto per formare coscienze libere: " la libertà è come l'aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare". Quant'è vera questa affermazione di Piero Calamandrei! Ce ne accorgiamo in questi giorni in cui tutte le nostre sicurezze sono messe in forse e "l'aria comincia a mancare". Mi rincuora vedere, in questi giorni di disperazione, quanta solidarietà sia nata in tutto il mondo a favore di chi è stato colpito da un'immane violenza

Perché si dice: "Il lupo perde il pelo, ma non il vizio"

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Il lupo perde il pelo, ma non il vizio

Il signor Lupo De Lupis ogni sera amava cantare una canzone alle stelle e alla luna, anche perché dotato di una voce dolce ed armoniosa. Affacciato al terrazzo dopo aver ammirato il cielo stellato cantava: “La luna, le stelle, ci parlan d'amor … “. I vicini tuttavia non apprezzavano il suo bel canto ed inserirono, nel regolamento del condominio, il divieto assoluto di cantare la notte, pena una multa piuttosto alta da pagare. Ma il signor Lupo non si diede affatto per vinto e, quando il cielo divenne limpido e ricoperto di stelle, riprese con le sue dolci melodie. Arrivò puntuale una multa piuttosto salata.
Nonostante ciò l'indomabile signor De Lupis continuò le sue serenate e, di conseguenza, pagò tante di quelle multe che rimase quasi in miseria.
Ma ecco che una notte di luna piena gli apparve in sogno una stella che dolcemente gli sussurrò: “Scrivi questi numeri e giocali al superenalotto”.
Detto fatto, l'uomo li scrisse nel suo taccuino e, di prima mattina, giocò i numeri.
Dopo qualche giorno alla prima notte stellata riprese la sua serenata nella notte luminosa. Pagò multe su multe, tanto che tutti i condomini divennero ricchi e, tutto sommato, non si arrabbiarono granché. Lupo De Lupis ora poteva continuare con le sue dolci serenate, i soldi incassati dall'enorme vincita glielo consentivano.

E' proprio vero, “Il lupo perde il pelo, ma non il vizio”.

Ercole Bonjean  ©

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Commenti

  1. Maestro Ercole sei mitico! Saluti da una ex alunna con affetto

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  2. Ciao Francesca!! Anch'io ti ricordo con tanto affetto!! Un grande abbraccio

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