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La Pasqua: racconti, poesie, filastrocche, utili per gli iter educativo - didattici.

Eccovi una serie di link che affrontano il tema della Pasqua. Non è detto che non possano risultare utili per l'elaborazione di percorsi educativo - didattici di vario tipo. Per ordine cronologico: "Gesù" di Giovanni Pascoli "Pasqua" di Ada Negri Racconto pasquale: "Aria di Pasqua" di Giovanni Verga "Alleluja" di Angiolo Silvio Novaro "Resurrezione" di Alessandro Manzoni "La domenica dell'ulivo" di Giovanni Pascoli "Pasqua" di Giovanni Gozzano Racconto di Pasqua: "La leggenda della passiflora". "Il pianto della Madonna" di Angiolo Silvio Novaro Fiaba antica: "Il drago e l'uovo di Pasqua "Dall'uovo di Pasqua" di Gianni Rodari "Pasqua" di Gianni Rodari Cronaca delle vacanze pasquali Decodificare un racconto: "Felici come una Pasquetta" Racconto di Pasqua con schema di lavoro: "Il coniglio Pasqualino

La Primavera, la Quaresima e la Poesia

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  È il primo giorno di Primavera, è l’ultima domenica di Quaresima ed è il giorno dedicato alla Poesia. Sono tante allora, tantissime le riflessioni che si possono fare oggi. Parlare di Primavera significa parlare di rinascita, di novità, e lo stesso vale per la Quaresima, deserto penitenziale che precede, per i cristiani, la luce redentrice del Risorto. La poesia invece, superiore alla filosofia (“I poeti hanno il diritto di considerarsi superiori ai filosofi - Lautréamont, Poesie, 1870”.  “[Non ho nulla] da dire ai filosofi; né essi hanno nulla da dire a me. Come li avvicino diventano fluidi; si dilatano all'universale per non essere toccati in un solo punto nevralgico. Tutti i loro sistemi sono <<toppe>>, per nascondere una <<rottura di realtà>>. I poeti promettono di meno e mantengono di più.“ —  Umberto Saba), è il linguaggio segreto dell’anima e della fantasia; il poeta è quanto di più simile esista alla figura del profeta, che parla (anche inconsapevo

“Gli interventi dei fratelli Biazaci da Busca nel dianese: le immagini come didattica” del professor Carlo Agen

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  Il mio libro dal titolo “Gli interventi dei fratelli Biazaci da Busca nel dianese: le immagini come didattica” è ora acquistabile nelle librerie imperiesi, quali Ubik, Mondadori Bookstore (anche a Diano Marina) e online su Ibs, Mondadori store, La Feltrinelli, Il Libraccio, Libreria Universitaria ecc.. Leggendolo potrete conoscere e apprezzare le testimonianze di questi artisti buschesi che hanno arricchito con la loro arte, dalla chiara finalità didattica, il patrimonio storico e artistico del dianese. La loro pittura comunica una sensibilità estetica che ancora oggi, dopo secoli, continua a commuovere, a toccare le corde più profonde dell’anima.  Professor Carlo Agen https://www.ibs.it/libri/ autori/carlo-agen https://www.mondadoristore.it/ interventi-fratelli-Biazaci- Carlo-Agen/eai979122031222/ https://www.lafeltrinelli.it/ smartphone/libri/interventi- fratelli-biazaci-busca- dianese/9791220312226? productId=9791220312226 https://m. libreriauniversitaria.it/#!/ product/BIT/979122

Il giorno della Memoria: "Umberto Saba e Francisco de Zurbarán per commemorare le vittime dell'Olocausto" (adatto per i ragazzi della scuola media) del professor Carlo Agen

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  "Umberto Saba e Francisco de Zurbar á n per commemorare le vittime dell'Olocausto" Che la poesia e la pittura provengano dalla stessa matrice, l'anima dell'uomo, è cosa risaputa da tempo. Infatti  « La pittura è poesia silenziosa, e la poesia è pittura che parla » , scrisse lo storico e filosofo greco Plutarco nella sua opera  De gloria Atheniensium  (I-II sec d.C.). E, prima ancora di Plutarco, fu il poeta latino Quinto Orazio Flacco (65 - 8 a.C.) a scrivere, nella sua grande epistola in versi dal titolo  Ars Poetica  (o  Epistula ad Pisones , perché dedicata a Lucio Calpurnio Pisone Frugi e ai suoi figli), la celebre locuzione  « ut pictura poësis » , fino ad arrivare al  Novecento, secolo in cui, numerose sono le sperimentazioni tra arte e poesia. Nella poesia  La Capra  (1921), Umberto Saba (di origine ebraica), adotta l'immagine della  capra  che egli sente legata a sé in modo fraterno, perché compagna di un dolore eterno. Nell'ebraismo del resto du

San Leonardo Patrono di Imperia, un “Leone della Chiesa”, del professor Carlo Agen

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  Giovedì 26 Novembre - San Leonardo Patrono di Imperia, un “Leone della Chiesa”.  “O Santo Leonardo il tuo ardore le anime a mille salvò..”, così leggiamo nell’inno a San Leonardo approvato nel lontano 1934 da S.E. Mons. Angelo Cambiaso, vescovo della Diocesi di Albenga-Imperia. Mai allora fu più pertinente la celebre locuzione latina “nomen omen”, parlando di San Leonardo, il cui nome, adottato al posto di Paolo Girolamo, in segno di riconoscenza per l’ospitalità datagli dal cugino Leonardo Ponzetti, significa “Leone forte” o “forte come un leone”. In effetti la tempra fisica e spirituale di questo santo lascia a dir poco basiti: sin da giovane, poco dopo l’ordinazione presbiterale (avvenuta nel 1702), si ammalò gravemente di tubercolosi ma, più tardi, presso il Convento della Santissima Annunziata (a Porto Maurizio, in piazza Roma, dove oggi si trovano le scuole elementari e medie), guarì miracolosamente e, facendo voto alla Beata Vergine Maria, decise di offrire tutto se stesso per

2 Ottobre - Festa degli Angeli Custodi: affresco di Melozzo da Forlì - Testo adatto per alunni della scuola media

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  2 Ottobre - Festa degli Angeli Custodi «Egli per te darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutte le tue vie». (Vangelo di Matteo 18,10) Nell’immagine: “Angelo musicante con viola”, Pinacoteca Vaticana, frammento di affresco, XV sec, autore: Melozzo degli Ambrogi (1438-1494), detto Melozzo da Forlì, fu architetto e pittore che riuscì a creare una delle prime sintesi del Rinascimento: linea e colore, misura e volume, ardire degli scorci e compiuta bellezza. Discepolo di un maestro giottesco, Melozzo maturò la sua visione tra Urbino e Roma, dopo essersi accostato al gusto per l’antico dello Squarcione e di Andrea Mantegna. Attivo a Roma dal 1464, dieci anni dopo affresca una delle scene più celebri del Rinascimento italiano, Papa Sisto IV in atto di nominare l’umanista Bartolomeo Platina (prefetto della biblioteca apostolica). Negli Apostoli e negli Angeli musicanti, dipinti nell’abside della chiesa romana dei Santi Apostoli, Melozzo riesce a coniugare culture diverse e spunti lont

La trasfigurazione: un anticipo della Resurrezione di Gesù in un dipinto del "divin pittore" Raffaello

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La  Trasfigurazione  è un dipinto a tempera su tavola eseguito da Raffaello tra il 1518 e il 1520, si tratta dell'ultima opera realizzata prima di morire, a soli 37 anni, il 6 aprile del 1520; la tavola venne completata, nella parte inferiore, da Giulio Romano, suo discepolo. Il dipinto fu pensato, inizialmente, come dono da inviare alla cattedrale francese di Narbonne, sede episcopale titolare di un nipote dell’allora pontefice Leone X, il cardinale Giulio de’Medici che sarebbe divenuto, un paio di anni dopo la morte dello zio, nel 1529, lui stesso papa col nome di Clemente VII. Il dipinto si compone di due registri per narrare sia la Trasfigurazione di Cristo sul monte Tabor, sia la guarigione di un ragazzo epilettico. Con quest’opera Raffaello vuole, con il suo consueto ideale di intendere l’arte come facoltà divina, ricordarci essenzialmente questo: Cristo non è venuto “ad abolire la legge e i profeti, ma a dare pieno compimento alla legge, per riscattare quelli che er

La Salus Popoli Romani tanto invocata dai cristiani da meritare l'appellativo aggiuntivo di "Salus Mundi" - Lettura per gli studenti della scuola secondaria di II grado

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Salvum fac populum tuum Domine! Credo che in tutta la Cristianità non ci sia effige più indicata della “Salus Populi Romani” per impetrare presso Dio la grazia necessaria per superare le situazioni più avverse. Nella tradizione figurativa romana vi è un gruppo di icone acheropite (in greco, letteralmente “non dipinte da mano d’uomo”) che la leggenda, la tradizione, riconosce come di origine miracolosa. Invocate durante guerre, pestilenze o carestie, esposte alla pubblica venerazione o solennemente portate in processione, queste immagini erano spesso attribuite alla mano dell’evangelista Luca (autore del “Vangelo della Misericordia” e Patrono di tutti gli Artisti) ed esercitavano un’incidenza certo notevole nella vita sociale e religiosa. Furono soprattutto le icone di soggetto mariano ad avere un posto di primo piano nella devozione popolare. L’immagine affettuosa della Madre che stringe sé il Figlio ancora bambino è un motivo iconografico che viene elaborato ori

Interpretazione del dipinto "La devozione del nonno" di Albert Anker - Per i ragazzi della scuola media

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"La devozione del nonno"  dipinto di Albert Anker “La devozione del nonno” è un dipinto del XIX secolo di Albert Anker, pittore svizzero noto per aver realizzato scene di genere (ispirate all'infanzia o alla vita di villaggio, spesso apprezzabili, al di là del loro significato aneddotico, per la sincera qualità pittorica). In quest’opera troviamo un ragazzino con il grembiule, segno del lavoro che già sta svolgendo nonostante la tenera età, intento a leggere un libro al nonno.  Dal dipinto sembra di poter sentire le parole uscire dalla bocca del giovane, scandite da una lettura non molto spedita, ma comunque ininterrotta. Il nonno, invece, non riesce a dimostrare, probabilmente a causa della malattia o molto semplicemente per l’età avanzata, il proprio entusiasmo. Il suo sguardo infatti è assorto, o meglio apatico. Ma il nipotino non si scoraggia, sa che sta facendo qualcosa che al nonno può essere gradito e per questo ci mette tutto l’impegno che gli è pos

"La leonessa e il leone", filastrocca a rima baciata di Ercole Bonjean - Disegno a carboncino del professor Carlo Agen

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La leonessa e il leone La leonessa si stringe al leone, con grande passione, con forte emozione. Il re la carezza, la bacia, la abbraccia, vicino a lui lei si accovaccia. Vien la notte nella caverna, una lucciola diventa lanterna, e giunge l'ora del riposo, per la sposa e per lo sposo. Ercole Bonjean   © Dipinto a carboncino del professor Carlo Agen Visualizza e stampa Ti potrebbero interessare: I racconti, le poesie e le filastrocche, del maestro Ercole

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Tema: "Il mio papà"

Il testo descrittivo: "La faccia di papà".

Festa del papà: attività educativo didattiche di apprendimento per la scuola primaria

"Arriva la primavera" - Dettato - Analisi, comprensione, ed interpretazione del testo