La Pasqua: racconti, poesie, filastrocche, utili per gli iter educativo - didattici.

Eccovi una serie di link che affrontano il tema della Pasqua. Non è detto che non possano risultare utili per l'elaborazione di percorsi educativo - didattici di vario tipo. Per ordine cronologico: "Gesù" di Giovanni Pascoli "Pasqua" di Ada Negri Racconto pasquale: "Aria di Pasqua" di Giovanni Verga "Alleluja" di Angiolo Silvio Novaro "Resurrezione" di Alessandro Manzoni "La domenica dell'ulivo" di Giovanni Pascoli "Pasqua" di Giovanni Gozzano Racconto di Pasqua: "La leggenda della passiflora". "Il pianto della Madonna" di Angiolo Silvio Novaro Fiaba antica: "Il drago e l'uovo di Pasqua "Dall'uovo di Pasqua" di Gianni Rodari "Pasqua" di Gianni Rodari Cronaca delle vacanze pasquali Decodificare un racconto: "Felici come una Pasquetta" Racconto di Pasqua con schema di lavoro: "Il coniglio Pasqualino

Gli accenti

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Gli accenti

Se analizzo gli errori ricorrenti commessi dai miei alunni, dal 1973 sino ad oggi, la parte del leone spetta senza ombra di dubbio agli accenti: vero campo minato della lingua italiana non solo per i bambini. E’ buona norma, a mio parere, tener presente, per decidere se porre l’accento sulla  parola da scrivere o meno, che il suono sull’ultima vocale facilmente induce all’errore e talvolta si  rende necessario un semplice ma indispensabile ragionamento sul perché si usano gli accenti e quando occorre usarli.
  • Dà quando è tempo presente (“Non mi dà alcuna soddisfazione”) del verbo dare per distinguerlo dalla preposizione semplice da ( “Vieni da me nel pomeriggio”).
  • Dì come giorno (“Un bel dì”) per distinguerlo da di preposizione (“Il piacere di leggere”)  e di’ imperativo di fare (“Di’ la verità”).
  • Là avverbio di luogo (“E’ andata là”) da la articolo (“Dammi la mano”) pronome  (“Non la conosco”)e nota musicale (“Diede il la all’orchestra”).
  • Lì avverbio di luogo (“Aspettami lì, per favore”) da li pronome “Li incontrerò in tarda serata”.
  • Né (“Né questo, né quello”)congiunzione da ne (“A questo punto me ne vado”) pronome ed avverbio.
  • Sé (“E’ poco sicuro di sé”) pronome personale da se (“Se sapesse in che guaio si è cacciato” “Se ne assume tutte le responsabilità!”) congiunzione.
  • Sì (Sì, vengo subito) avverbio di affermazione da si pronome (“Si è reso colpevole di una pessima azione”).
  • Tè pianta (“Possiede un’enorme piantagione di tè”), bevanda (“Adora il tè inglese”) da te pronome (“Vengo con te al cinema”) .
Si incorre facilmente nell’errore nel caso di accenti su fa, va, so [fà, và, sò] a causa del suono della vocale.

Ercole Bonjean


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