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Verifiche di fine anno (II quadrimestre) di italiano per tutte le classi della scuola primaria

E' ormai tempo di verifiche. In questo post ho raccolto vari link, relativi alla lingua italiana, in cui potrete trovare prove di vario tipo per tutte le classi della scuola primaria che potrebbero esservi utili. Ricordo alle colleghe ed ai colleghi che il motore di ricerca, presente in home page, è ricco di tantissimi argomenti da cui poter trarre spunto per le varie attività didattiche. Buon proficuo lavoro dal maestro Ercole! Verifiche finali di italiano per la classe prima della scuola primaria Verifiche finali di italiano per la classe seconda della scuola primaria Verifiche finali di italiano per la classe terza della scuola primaria Verifiche finali di italiano per la classe quarta della scuola primaria Verifiche finali di italiano per la classe quinta della scuola primaria Ti potrebbero interessare: Schede di grammatica e di analisi logica Scheda di grammatica: i pronomi - Spiegazioni, prove di verifica, ed esercizi di analisi grammaticale Scheda di grammatica: le preposizi

Scuola e immigrazione: poesie, filastrocche, temi.

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I temi, le poesie e filastrocche, presenti in questo post esprimono il punto di vista dei bambini sul tema dell'immigrazione. I lavori che vi propongo hanno ottenuto nel 2008 il premio "De Amicis", concorso di scrittura creativa intitolato "Dalle Ande agli Appennini". La pelle Pelle bianca come la cera pelle nera come la sera pelle arancio come il sole pelle gialla come il limone: tanti colori come i fiori. Di nessuno puoi fare a meno per disegnare l'arcobaleno. Chi un solo colore amerà un cuore grigio sempre avrà. Valentina, classe quinta Tema: “Racconto la mia esperienza con i compagni di scuola stranieri” Fin dai primi anni dell'asilo ho imparato a conoscere bambini provenienti da paesi diversi dal mio. Andando avanti con gli anni ho avuto la splendida opportunità di potermi confrontare quotidianamente con un sempre maggiore numero di compagni stranieri apprezzando molto spesso i loro caratteri e la loro cultura

"Un leone, un orso e una volpe" di Leone Tolstoj. Percorsi operativi di apprendimento

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Un leone, un orso e una volpe Un leone e un orso trovarono un pezzo di carne e si misero a litigare. L'orso non voleva cedere e il leone altrettanto. Lottarono a lungo e alla fine caddero a terra privi di forze. Una volpe, nascosta li vicino, vide il pezzo di carne, lo addentò e fuggi via. Lev Tolstoj Per questa favola vale il detto: "Tra i due litiganti il terzo gode" Analisi del testo Cosa  trovarono il leone e l'orso? Perché litigarono? Dopo aver litigato cosa accadde? Chi ne approfittò? Illustra la breve storia in sequenza temporale Scrivi un finale diverso per questa storia Visualizza e stampa Ti potrebbero interessare: Tutti i racconti di Lev Tolstoj: percorsi operativi di apprendimento Le favole di Fedro: percorsi operativi di apprendimento Le favole di Esopo: percorsi operativi di apprendimento I racconti e le leggende di Leonardo da Vinci: percorsi operativi di apprendimento Pinocchio: percorsi operat

"Il Gigante Egoista" racconto di Oscar Wilde: lettura, comprensione del testo, approfondimenti grammaticali.

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Il Gigante Egoista: lettura e comprensione del testo (prima parte) Ogni pomeriggio, terminata la scuola, i bambini andavano a giocare nel giardino del Gigante. Era un grande, bellissimo giardino ricoperto di tenera erbetta verde. Qua e là sull'erbetta, spiccavano fiori simile a stelle; in primavera i dodici peschi si ricoprivano di fiori rosa e di perla, e in autunno, davano i frutti. Gli uccellini si posavano sugli alberi e cantavano così dolcemente che i bambini fermavano i loro giochi per ascoltarli. - Come siamo felici qui!- si dicevano l'un l'altro. Un giorno il Gigante ritornò. Era stato a far visita al suo amico, l'Orco della Cornovaglia, e vi era rimasto per sette anni. Trascorso questo periodo, egli aveva detto tutto quel che aveva dire perché la sua conversazione era limitata, e quindi decise di ritornare al castello. Al suo arrivo vide i bambini che giocavano nel giardino.  - Che cosa state facendo voi qui?- esclamò con voce burbera,

La leggenda della Luna - Lettura e comprensione del testo

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La leggenda della Luna Tanti tanti anni fa, la Luna curiosa spiava tutte le notti la Terra. La luna era molto bella, aveva grandi occhi e le piaceva interessarsi di tutto ciò che succedeva per poi andarlo a raccontare alle stelle, alle comete, alle nuvole ... Nessuno, ahimè, poteva mantenere un segreto! Gli uomini e gli animali, soprattutto quelli che vivevano di notte, cominciarono a protestare. Chiamarono Madre Natura e la pregarono di porre fine a tale inconveniente. La Natura li ascoltò e castigò la Luna a restare eternamente con la faccia voltata, senza poter mai più guardare la Terra. Inoltre le proibì di farsi vedere per sette giorni tutti i mesi dell'anno. E da allora così è stato e sempre sarà. Analisi del testo Perché la Luna spiava la Terra? Com'era la Luna? A chi raccontava tutto ciò che succedeva sulla Terra? Chi cominciò a protestare per il suo comportamento? A chi chiesero di intervenire gli uomini e gli animali? Cosa le chiesero? In che modo

Attività educativo didattiche per la scuola primaria sul tema dell'immigrazione: racconti, poesie, filastrocche.

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Il tema dell'immigrazione è sempre di crescente attualità. Come la pensano i bambini che ogni giorno sono a contatto con compagni e compagne di etnie diverse? Eccone alcuni esempi tratti dal concorso "Dalle Ande agli Appennini"dal quale è scaturito l'omonimo libro. Tema: “Racconto la mia esperienza con i compagni di scuola stranieri” Fin dai primi anni dell'asilo ho imparato a conoscere bambini provenienti da paesi diversi dal mio. Andando avanti con gli anni ho avuto la splendida opportunità di potermi confrontare quotidianamente con un sempre maggiore numero di compagni stranieri apprezzando molto spesso i loro caratteri e la loro cultura. Nella mia famiglia sono sempre cresciuta con una educazione basata sul rispetto e, come dice sempre mio papà, sulla tolleranza. Posso capire che non è sempre facile, soprattutto per le persone più anziane, capire questo nuovo mondo, questa nuova realtà. Io devo ammettere di aver avuto qualche p

"I giorni della merla" leggenda popolare - Analisi e comprensione del testo

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I giorni della merla Era il 29 gennaio ed un vento gelido invase Milano. Una povera merla, bianca come la neve, si posò con i suoi piccoli negli antri di un camino dal quale fuoriusciva una coltre densa di fuliggine che donava loro un po' di calore. Durò tre giorni l'ondata di gelo, ma la merla e i suoi piccoli riuscirono a sopravvivere alle intemperie. Solo il primo febbraio un tiepido sole comparve tra le nubi e riscaldò gli uccellini. Da quel giorno tuttavia i merli divennero neri e lo rimasero sino ai nostri giorni. E' per questo motivo che il 29, il 30 ed il 31 gennaio, da allora, si usa dire siano i giorni della merla. (e.b) Analisi e comprensione del testo In quale giorno il freddo invase Milano? Dove trovò riparo la merla con i suoi piccoli? Cosa fuoriusciva dal camino? Quanti giorni durò il gelo? Perché la merla e i suoi piccoli riuscirono a sopravvivere al gelo? Cosa accadde il primo di febbraio? Come diventarono da quel giorno i me

Il testo narrativo fantastico: "La pozione magica" - Schema del racconto

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La pozione magica Pigrino è un bambino a cui non piace scrivere e il maestro Ercole è triste perché non sa come poter risolvere il problema. Pensa e ripensa decide di chiedere aiuto al mago Grammaticus. Gli telefona dal suo vecchio smartphone e gli espone il problema. In breve tempo il grande stregone invia a scuola una pozione magica con degli strani ingredienti: carote ortografiche, un pollo arrosto grammaticale, patatine fritte con estratto di analisi logica, un budino con essenza di coerenza del testo, fragole alla panna per le idee. Il maestro Ercole, alla mensa scolastica, offre al bambino il pranzetto ideato dal mago Grammaticus. Pigrino cambia volto e, appena terminato di mangiare, vuole scrivere una storia fantastica. E' una storia emozionante, ricca di colpi di scena. I compagni la leggono e rimangono stupiti, poi lo applaudono a lungo. Un'altra giornata, di quelle che non si dimenticano, è già trascorsa. Visualizza e stampa Ti potrebbero

Il riassunto: schema del testo.

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Il leone e il cagnolino C'era una volta, a Londra, un luogo con delle grandi gabbie che si potevano visitare anche consegnando cani o gatti da dare in pasto alle belve. Arrivò un tale che portò un cane randagio. Fu fatto entrare e il cagnolino venne gettato nella gabbia del leone. La bestiola si andò a rannicchiare in un angolo e, quando il leone si avvicinò e lo annusò, si rovescio sulla schiena con le zampette per aria e dimenò la coda. Il leone lo tastò con la zampa, ma non gli fece niente. A sera, quando il leone si coricò per dormire, il cagnolino si stese accanto a lui. Leone e cagnolino vissero un anno insieme, nella medesima gabbia. Un giorno il cagnolino si ammalò e morì. Il leone non smetteva di fiutare la bestiola, la carezzava e la scuoteva con la zampa. Quando ebbe capito che il suo compagno era morto, diventò furioso e rifiutò il cibo. Il giorno dopo, il guardiano tentò di portare via il cane morto, ma il leone non lo lasciò avvicinare; resto

Il leone e il cagnolino di Lev Tolstoj - Analisi ed interpretazione del testo

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Il leone e il cagnolino C'era una volta, a Londra, un luogo con delle grandi gabbie che si potevano visitare anche consegnando cani o gatti da dare in pasto alle belve. Arrivò un tale che portò un cane randagio. Fu fatto entrare e il cagnolino venne gettato nella gabbia del leone. La bestiola si andò a rannicchiare in un angolo e, quando il leone si avvicinò e lo annusò, si rovescio sulla schiena con le zampette per aria e dimenò la coda. Il leone lo tastò con la zampa, ma non gli fece niente. A sera, quando il leone si coricò per dormire, il cagnolino si stese accanto a lui. Leone e cagnolino vissero un anno insieme, nella medesima gabbia. Un giorno il cagnolino si ammalò e morì. Il leone non smetteva di fiutare la bestiola, la carezzava e la scuoteva con la zampa. Quando ebbe capito che il suo compagno era morto, diventò furioso e rifiutò il cibo. Il giorno dopo, il guardiano tentò di portare via il cane morto, ma il leone non lo lasciò avvicinare; resto

"Il nocciolo" di Lev Tolstoj - Lettura, comprensione, ed interpretazione del testo - La similitudine nel testo narrativo

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Il nocciolo La mamma aveva comprato alcune susine per i suoi bambini e le aveva messe in un piatto. Giovannino non aveva mai mangiato susine e si avvicinava continuamente al piatto per fiutarle. Il loro profumino gli piaceva; egli aveva una gran voglia di assaggiarle. Quando Giovannino rimase solo nella stanza, non poté più resistere: prese una susina e la mangiò. La mamma, prima del pranzo, contò le susine e vide che ne mancava una. Lo disse sottovoce al babbo. Terminato il pranzo, il babbo domandò: - Uno di voi ha forse mangiato una susina? Tutti risposero di no. Giovannino diventò rosso come un gambero, ma rispose di no anche lui. No, proprio non ne aveva mangiate. - Non è bene che qualcuno di voi abbia mangiato una susina - disse il babbo facendosi pensieroso. - ma questo è niente. La cosa più grave è che le susine hanno un nocciolo, e se qualcuno, non sapendo come si mangiano le susine, inghiotte il nocciolo, il giorno dopo muore. Io temo che succeda qualcosa del genere.

I vostri preferiti degli ultimi sette giorni

Verifiche di fine anno (II quadrimestre) di italiano per tutte le classi della scuola primaria

Verifica di analisi grammaticale per la classe quarta della scuola primaria. - Schede stampabili

Esercizi di analisi grammaticale per la classe quinta

Esercizi di analisi grammaticale per la classe terza della scuola primaria - Schede stampabili

TITOLI DI TEMI

La gita scolastica: testi con schema per la scuola primaria e media

Verifiche finali di italiano per la classe quinta della scuola primaria

Compiti per le vacanze estive

Verifica di analisi logica per la classe quinta della scuola primaria

Festa della mamma - "La mia mamma": tema con schema di lavoro.