Il tema dell'immigrazione è sempre di crescente attualità. Come la pensano i
bambini che ogni giorno sono a contatto con compagni e compagne di
etnie diverse? Eccone alcuni esempi tratti dal concorso
"Dalle Ande agli Appennini"dal quale è scaturito l'omonimo
libro.
Tema:
“Racconto la mia esperienza con i compagni di scuola stranieri”
Fin
dai primi anni dell'asilo ho imparato a conoscere bambini provenienti
da paesi diversi dal mio.
Andando
avanti con gli anni ho avuto la splendida opportunità di potermi
confrontare quotidianamente con un sempre maggiore numero di compagni
stranieri apprezzando molto spesso i loro caratteri e la loro
cultura.
Nella
mia famiglia sono sempre cresciuta con una educazione basata sul
rispetto e, come dice sempre mio papà, sulla tolleranza.
Posso
capire che non è sempre facile, soprattutto per le persone più
anziane, capire questo nuovo mondo, questa nuova realtà.
Io
devo ammettere di aver avuto qualche problema, qualche bisticcio,
qualche parola non sempre gentile con alcuni di questi bimbi, non
certo dovuti alla loro provenienza, ma solo, come avviene con tutti
gli altri, per stupidi motivi e per piccoli egoismi che purtroppo
tutti noi abbiamo.
Sono
felice ed orgogliosa di aver conosciuto l'intelligenza di Nik,
proveniente dall'Albania, la bontà d'animo di Amal, proveniente
dalla Tunisia, la furbizia di Miriam, anch'essa di origine Nord
Africana.
In
questo momento non vorrei dimenticare altri nomi o altre facce,
vorrei solo capire il perché di tante paure, di tanti dubbi che
spesso mi capita di sentire nei discorsi delle persone adulte.
Io,
con questa piccola ed umile lettera, vorrei dire loro che è
bellissimo vivere e imparare conoscenze provenienti da nazioni
diverse dalla mia, che è stupendo giocare, danzare ed abbracciare
chiunque.
Mi
sento realmente fortunata di essere in questi anni, anche per merito
della famiglia e della scuola, ho potuto comprendere che è
profondamente sbagliato avere timore e sospetto nei confronti dei
cittadini extracomunitari ed è invece sicuramente giusto e
soprattutto naturale avere rispetto dei diritti, della dignità,
delle opinioni di tutti.
Chiara,
classe quinta
La
pelle
Pelle
bianca come la cera
pelle
nera come la sera
pelle
arancio come il sole
pelle
gialla come il limone:
tanti
colori come i fiori.
Di
nessuno puoi fare a meno
per
disegnare l'arcobaleno.
Chi
un solo colore amerà
un
cuore grigio sempre avrà.
Valentina,
classe quinta
Dal
libro "Dalle Ande agli Appennini", concorso di scrittura
creativa
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