La festa della mamma: racconti, descrizioni, poesie e filastrocche, leggende.

E' sicuramente una delle feste più amate dai bambini e dai loro genitori: un'occasione per comunicare alla mamma tutto il bene che le vogliamo. Nel sito sono numerosi i post che potrebbero essere di spunto per le attività educativo didattiche. Ve li propongo, buona lettura! Eccovi i link relativi:  "La mia mamma": tema con schema di lavoro. Tema: La mia mamma (con relativo schema) "Mi ha fatto mia mamma" poesia di Gianni Rodari "La mamma", poesia di Ada Negri "Nostalgia", poesia da dedicare alla mamma di Antonio Giarola "Bambino", poesia di Alda Merini  Filastrocca a rima baciata: "Cara mamma," di Ercole Bonjean Racconto per la Festa della Mamma: unità didattica per la comprensione e l'interpretazione del testo. Accanto alla mamma racconto di Giovanni Papini - Lettura e comprensione del testo Mamma (la mia mamma) poesia di Francesca Jupe Poesia della mamma Festa della mamma Lettera

Come descrivere una persona: tema con schema "Il maestro Ercole"

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Tema 

Il mio maestro

Quant'è simpatico! Sì, sto parlando del mio maestro Ercole Bonjean.
Il maestro è di media statura, di corporatura robusta, con il viso paffuto; le mani sono abbastanza grassottelle, le labbra sottili e la bocca molto piccola. I suoi occhi sono chiari, di un colore non ben definibile, che dietro le lenti degli occhiali ispirano tanta simpatia e serenità. Il naso è aquilino e i capelli sono di un colore biondo cenere, in qualche punto brizzolati.
Il maestro indossa di solito pantaloni di velluto e maglioni con la scollatura a "v". In questo periodo, siccome la temperatura è aumentata, porta un paio di jeans e una maglia più estiva a rombi multicolori, con sotto una camicia classica a quadretti blu e bianchi.
Il mio maestro ama scherzare con noi alunni; quando bisogna lavorare, però è abbastanza severo. Egli è un maestro che ci tiene a farci andare alle medie preparati.
Il maestro ci fa divertire e, secondo me, fa diventare le lezioni che potrebbero sembrare più noiose, piacevoli.
Il maestro Ercole quando sgrida ci spiega anche il perché della cosa e ci dice che lo fa per il nostro bene.
Una volta arrivò a scuola con i capelli spettinati: aveva quasi una cresta. Noi scoppiammo in una risata fortissima. Il maestro se ne accorse, ma per farci divertire fece finta di niente. Giovedì scorso dovevamo disputare l'ultimo turno del torneo scacchistico, che durava da circa un anno. Dovete saper che il maestro ci insegna anche scacchi.
Mentre eravamo tutti davanti alle scacchiere la tensione era forte!
Il maestro stava sempre nell'aula con noi, osservava le partite, scattava foto. Una di esse dove ci sono io in primo piano è finita sul giornale.
Il maestro standoci vicino ci ha dato la forza e la volontà per restare calmi.
Adesso che manca circa un mese alla fine delle elementari mi sono resa conto che è stata proprio una fortuna conoscere il maestro Ercole: oltre ad averci insegnato la grammatica e l'analisi logica, ci ha fatto amare la scuola rendendola piacevole e divertente. Insomma, io penso che un maestro così sia desiderato dalla maggior parte degli alunni.

Marta ha proseguito con ottimo profitto i successivi studi ed ora lavora come medico pediatra all'ospedale pediatrico Giannina Gaslini di Genova.

[Schema del testo]

Tema 

Il mio maestro

INTRODUZIONE

Quant'è simpatico! Sì, sto parlando del mio maestro Ercole Bonjean.

ASPETTO FISICO
Il maestro è di media statura, di corporatura robusta, con il viso paffuto; le mani sono abbastanza grassottelle, le labbra sottili e la bocca molto piccola. I suoi occhi sono chiari, di un colore non ben definibile, che dietro le lenti degli occhiali ispirano tanta simpatia e serenità. Il naso è aquilino e i capelli sono di un colore biondo cenere, in qualche punto brizzolati.

ABBIGLIAMENTO
Il maestro indossa di solito pantaloni di velluto e maglioni con la scollatura a "v". In questo periodo, siccome la temperatura è aumentata, porta un paio di jeans e una maglia più estiva a rombi multicolori, con sotto una camicia classica a quadretti blu e bianchi.

CARATTERE E COMPORTAMENTO
Il mio maestro ama scherzare con noi alunni; quando bisogna lavorare, però è abbastanza severo. Egli è un maestro che ci tiene a farci andare alle medie preparati.
Il maestro ci fa divertire e, secondo me, fa diventare le lezioni che potrebbero sembrare più noiose, piacevoli.
Il maestro Ercole quando sgrida ci spiega anche il perché della cosa e ci dice che lo fa per il nostro bene.

UN BREVE EPISODIO
Una volta arrivò a scuola con i capelli spettinati: aveva quasi una cresta. Noi scoppiammo in una risata fortissima. Il maestro se ne accorse, ma per farci divertire fece finta di niente. Giovedì scorso dovevamo disputare l'ultimo turno del torneo scacchistico, che durava da circa un anno. Dovete saper che il maestro ci insegna anche scacchi.
Mentre eravamo tutti davanti alle scacchiere la tensione era forte!
Il maestro stava sempre nell'aula con noi, osservava le partite, scattava foto. Una di esse dove ci sono io in primo piano è finita sul giornale.
Il maestro standoci vicino ci ha dato la forza e la volontà per restare calmi.

CONCLUSIONE
Adesso che mana circa un mese alla fine delle elementari mi sono resa conto che è stata proprio una fortuna conoscere il maestro Ercole: oltre ad averci insegnato la grammatica e l'analisi logica, ci ha fatto amare la scuola rendendola piacevole e divertente. Insomma, io penso che un maestro così sia desiderato dalla maggior parte degli alunni.









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