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La festa della mamma: racconti, descrizioni, poesie e filastrocche, leggende.

E' sicuramente una delle feste più amate dai bambini e dai loro genitori: un'occasione per comunicare alla mamma tutto il bene che le vogliamo. Nel sito sono numerosi i post che potrebbero essere di spunto per le attività educativo didattiche. Ve li propongo, buona lettura! Eccovi i link relativi:  "La mia mamma": tema con schema di lavoro. Tema: La mia mamma (con relativo schema) "Mi ha fatto mia mamma" poesia di Gianni Rodari "La mamma", poesia di Ada Negri "Nostalgia", poesia da dedicare alla mamma di Antonio Giarola "Bambino", poesia di Alda Merini  Filastrocca a rima baciata: "Cara mamma," di Ercole Bonjean Racconto per la Festa della Mamma: unità didattica per la comprensione e l'interpretazione del testo. Accanto alla mamma racconto di Giovanni Papini - Lettura e comprensione del testo Mamma (la mia mamma) poesia di Francesca Jupe Poesia della mamma Festa della mamma Lettera

Il punto esclamativo e interrogativo

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Il punto esclamativo e interrogativo I due aggettivi, esclamativo e interrogativo, descrivono in modo completo la funzione di questo segno d’interpunzione. La principale difficoltà può nascere dall’uso della lettera maiuscola o della lettera minuscola dopo le esclamazioni o le interrogazioni poste al termine della frase. Il dubbio si scioglie con un semplice ragionamento: se dopo il punto esclamativo o interrogativo si chiude in modo definitivo il periodo, il nuovo periodo deve iniziare con la lettera maiuscola. Quando invece più proposizioni sono in stretta relazione tra loro è preferibile usare, dopo il segno d’esclamazione o d’interrogazione, la lettera minuscola. [“… Novecento suonava, non smetteva un attimo, ed era chiaro, non suonava semplicemente, lui lo guidava, quel pianoforte, capito?, coi tasti, con le note, non so, lui lo guidava dove voleva …”] Anche in questo caso vale lo stesso consiglio: è meglio non abbondare di questi due segni [Che bello!!!], è perfettamente

La punteggiatura: i due punti.

La punteggiatura: i due punti I due punti costituiscono una pausa sui generis: può essere più breve o più lunga a seconda delle diverse situazioni linguistiche, vediamole: L’uso più comune dei due punti è rappresentato dal discorso diretto, in questo caso la pausa ha la funzione di introdurre un dialogo: se ne accorgono i miei alunni di classe seconda sempre più appassionati per la lettura di racconti e fiabe. [ E il tessitore gli si rivolse furioso e disse: - Perché mi guardi in quel modo? Sei forse una spia che fa il gioco del nostro padrone? (tratto dal racconto “Il giovane re” di Oscar Wilde)]. E’ obbligatorio adoperarli in un elenco di cose: “Sarà opportuno predisporre tutto l’occorrente per costruire l’aquilone: carta colorata, stecche di legno, filo … “. Assumono notevole rilevanza quando si esprimono idee o concetti: “Non dovrete mai dimenticare le idee cardine che hanno contraddistinto la Rivoluzione Francese: Liberté, Egalité, Fraternité”. Oppure: “I casi sono due

La punteggiatura: Il punto e virgola.

La punteggiatura: Il punto e virgola. Peccato sia diminuito nell’uso comune questo importante segno d’interpunzione. E' oramai prerogativa solo dei migliori, di chi ben si destreggia nei meandri più profondi della nostra lingua approfittando a piene mani dell'opulenza che la contraddistingue. Il punto e virgola è per definizione il giusto mezzo tra la virgola ed il punto, la pausa più idonea in un determinato periodo. Ha la funzione di dividere taluni elementi di uno stesso concetto base senza interromperlo. Anche in questo caso il suo uso è una questione di gusti e non è un compito a casa porlo o meno. Un esempio: “Lunedì mattina andremo a visitare il museo Luzzati di Genova; sempre in mattinata parteciperemo a dei laboratori d’arte; nel primo pomeriggio torneremo a casa”. Come per tutti gli altri segni d’interpunzione facciamo nostra la famosa locuzione latina “Melius deficere quam abundare” in antitesi al suo significato originario. Ercole Bonjean   © Link correl

Scheda di verifica di italiano: preparazione alla prova INVALSI per la classe seconda della scuola primaria - Scheda stampabile e gratuita

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Simulazioni della prova INVALSI per la classe quinta della scuola primaria Verifiche di italiano per la classe seconda Visualizza e stampa con Google Docs

Il punto e la virgola.

Il punto E’, in definitiva, il più semplice tra i segni d’interpunzione. Ha una funzione precisa: chiude un periodo compiuto in ogni sua parte, e tutto ciò che viene dopo esprime un nuovo pensiero, un nuovo ragionamento. La virgola La virgola è una pausa breve il cui uso nelle diverse situazioni linguistiche è una mera questione di gusti; definisce lo stile di chi scrive. Per sua natura non genera un vero e proprio stacco nel periodo, ma ne evidenzia i vari passaggi, senza modificarne il significato. Tutte le virgole presenti nella frase precedente potevano essere inserite o meno senza commettere nessun errore ( passaggi,senza ) passibile di bocciatura ad un esame o ad un concorso come recentemente accaduto per gli strafalcioni d’ortografia (sembra incredibile quanto appreso dagli organi d’informazione!). Vi sono tuttavia alcuni casi in cui la virgola è obbligatoria. a) Prima e dopo le esortazioni (vocativo) “Prego, si accomodi, arrivo subito”; “Aspettami, vengo immediatam

I segni d’interpunzione

I segni d'interpunzione Non esistono regole fisse che definiscano come usare i segni d’interpunzione. E’ tuttavia evidente che un buon utilizzo della punteggiatura può fare la differenza e migliorare la qualità dell’espressione scritta. Ogni persona ha un proprio stile linguistico che è la cartina di tornasole di se stesso. L’uso della punteggiatura definisce un aspetto rilevante del saper scrivere. Siamo sì liberi di adoperare come riteniamo opportuno il punto o la virgola, ma non dimentichiamo che questi segni hanno valore di pausa lunga o breve e vanno inseriti nel periodo con logica e parsimonia: “melius deficere quam abundare” l’esatto contrario della famosa locuzione latina, a mio parere, fa al caso nostro. [I latini erano soliti affermare “melius abundare quam deficere” (è meglio abbondare che scarseggiare)]. Nel prossimo post prenderò in esame l’uso della virgola. Ercole Bonjean   © Link correlato a questo post: Come si scrive? Interrogo il maestro! Visual

Prove di ingresso scuola media - Schede stampabili e gratuite

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Prova di ingresso scuola media - Prova di verifica del secondo quadrimestre per la classe quinta della scuola primaria PROVA D'INGRESSO DI GRAMMATICA E' una prova di verifica relativa alle abilità conseguite dagli alunni al termine della scuola primaria. Particolarmente adatta pertanto quale test d'ingresso per la scuola media. Una breve pausa, per poi proseguire l'iter grammaticale, mi permette di inserire una prova di ingresso standard che i bambini, oggi di classe quinta, dovranno affrontare all'inizio della prima media. Il calendario ci ricorda quanto siano pochi i giorni di lezione utili per valutare e terminare il lavoro dell'anno scolastico 2009/2010. Potrebbe essere funzionale allo scopo questo tipo di verifica che guarda all'oggi ed al domani nel contempo. Ve la propongo. Link correlati a questo argomento: Scuola media Verific

I vostri preferiti degli ultimi sette giorni

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Verifica di analisi grammaticale per la classe quarta della scuola primaria. - Schede stampabili

Esercizi di analisi grammaticale per la classe terza della scuola primaria - Schede stampabili

Esercizi di analisi grammaticale per la classe quinta

La gita scolastica: testi con schema per la scuola primaria e media

TITOLI DI TEMI

Festa della mamma: 12 maggio 2013. Testo di tipo descrittivo con schema di lavoro.

Verifiche di fine anno (II quadrimestre) di italiano per tutte le classi della scuola primaria

Verifica di analisi logica per la classe quinta della scuola primaria