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La festa della mamma: racconti, descrizioni, poesie e filastrocche, leggende.

E' sicuramente una delle feste più amate dai bambini e dai loro genitori: un'occasione per comunicare alla mamma tutto il bene che le vogliamo. Nel sito sono numerosi i post che potrebbero essere di spunto per le attività educativo didattiche. Ve li propongo, buona lettura! Eccovi i link relativi:  "La mia mamma": tema con schema di lavoro. Tema: La mia mamma (con relativo schema) "Mi ha fatto mia mamma" poesia di Gianni Rodari "La mamma", poesia di Ada Negri "Nostalgia", poesia da dedicare alla mamma di Antonio Giarola "Bambino", poesia di Alda Merini  Filastrocca a rima baciata: "Cara mamma," di Ercole Bonjean Racconto per la Festa della Mamma: unità didattica per la comprensione e l'interpretazione del testo. Accanto alla mamma racconto di Giovanni Papini - Lettura e comprensione del testo Mamma (la mia mamma) poesia di Francesca Jupe Poesia della mamma Festa della mamma Lettera

La forza dell'amicizia - Analisi, comprensione ed interpretazione, del testo

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La forza dell’amicizia C’erano una volta un cervo, una tartaruga ed un uccello che erano amici. Una notte il cervo rimase impigliato in una rete. Mentre la tartaruga rodeva la rete per liberarlo, l’uccello distraeva il cacciatore che tornava a controllare ciò che conteneva la rete. Il cacciatore si arrabbiò perché la rete era vuota ed aveva perso tempo ad inseguire l’uccello. Prese una freccia. Mentre stava mirando per colpire l’uccello, la tartaruga gli urtò un piede e gli fece sbagliare il colpo. Il cacciatore la catturò e la mise in un sacco. Tornando a casa il cacciatore si fermò a fare uno spuntino e appoggiò il sacco a terra. Il cervo riuscì a portarglielo via. L’uccello con il becco, ruppe la tela e liberò la tartaruga. I tre amici si erano così salvati a vicenda. Analisi, comprensione ed interpretazione, del testo Chi sono i protagonisti della storia? Chi rimane impigliato in una rete? Chi lo salva? In che modo? Chi vuole colpire con una freccia il cac

L'acqua naturale - Filastrocca a rima alternata

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L'acqua naturale E' passata di moda, l'acqua naturale, perché tutti richiedono, quella minerale, che dicono sia, più pura e bella, di quella della  comune fontanella. L'acqua poveretta, c'è rimasta male, d'esser snobbata, per l'acqua minerale, e se il nome del padre, le chiedono di netto, quasi quasi si vergogna, a dir ch'è il rubinetto! Maria Grazia Bucceri Visualizza e stampa Ti potrebbero interessare: Le poesie Le filastrocche La raccolta dei temi Il testo narrativo Il testo descrittivo Il testo argomentativo Il testo poetico Il testo umoristico Scrittura creativa Argomenti di vario tipo Dettato ortografico Lettura e comprensione del testo Antologia

Racconto di primavera: "La pioggia e le farfalle" - Analisi, comprensione ed interpretazione, del testo

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La pioggia e le farfalle Tre farfalle, la Bianca, la Rossa e la Gialla, giocavano al sole, svolazzando dall’uno all’altro fiore. A un tratto venne la pioggia e le bagnò tutte. Le tre farfalle vollero scappare a casa, ma la porta era chiusa e non riuscivano a trovare la chiave. Allora volarono dal tulipano, screziato di rosso e di giallo, e dissero: - Amico tulipano, socchiudi un pochino il tuo calice, e lasciaci entrare al riparo dalla pioggia. Ma il tulipano rispose. - Aprirò alla Rossa e alla Gialla, ma alla bianca non posso perché non è del mio colore. - Se non accogli anche la nostra sorella, neppure noi verremo. Siccome pioveva sempre più forte andarono dal giglio. - Buon giglio bianco - lo pregarono - aprici un pochino il tuo cuore e salvaci da quest’acqua. Il giglio rispose: - La Bianca può entrare perché mi somiglia; ma alle altre, che non sono del mio colore, non posso aprire. Disse la Bianca: - No,no: se non lasci entrare le mie sorelle neppur

"Il lampo", poesia di Giovanni Pascoli

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Il lampo E cielo e terra si mostrò qual era: la terra ansante, livida, in sussulto; il cielo ingombro, tragico, disfatto: bianca bianca nel tacito tumulto una casa apparì, sparì d'un tratto; come un occhio, che, largo, esterrefatto, s'aprì si chiuse, nella notte nera. Giovanni Pascoli Visualizza e stampa Ti potrebbero interessare: Le poesie Le filastrocche La raccolta dei temi Il testo narrativo Il testo descrittivo Il testo argomentativo Il testo poetico Il testo umoristico Scrittura creativa

"I dodici mesi", filastrocca di Gianni Rodari - Analisi ed interpretazione del testo

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I dodici mesi Gennaio, gennaio, il primo giorno è il più gaio, è fatto solo di speranza: chi ne ha tanta, vive abbastanza. Febbraio viene a potare la vite con le dita intirizzite: è senza guanti ed ha i geloni e un buco negli zoccoloni. Marzo pazzo e cuorcontento si sveglia un mattino pieno di vento: la prima rondine arriva stasera con l'espresso della primavera. Aprile tosatore porta la lana al vecchio pastore spoglia la pecora e l'agnello per farti un berretto ed un mantello. Maggio viene ardito e bello con un garofano all'occhiello, con tante bandiere nel cielo d'oro per la festa del lavoro. Giugno, invece, è falciatore; il fieno manda un dolce odore, in alto in alto l'allodola vola, il bidello chiude la scuola. Luglio miete il grano biondo, la mano è stanca, il cuore è giocondo. Canta il cuculo tra le foglie: c'è chi lavora e mai non raccoglie. Agosto batte il grano nell'a

"La Befana e il Befanone", filastrocca di Ercole Bonjean

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La Befana e il Befanone Quest'anno la Befana sembra sia un poco strana. Con un sacco tondo tondo, gira in scopa tutto il mondo. Vola, vola, dappertutto, dall'Italia all'Argentina, dal Marocco sino in Cina. I regali li fa a tutti: ai buoni ed ai monelli, ai ricchi e ai poverelli, alla mamma ed al papà, alla nonna sul sofà. La aiuta un Befanone, alla guida di un gran drone. Ci salutano dal cielo, poco dopo mezzanotte, abbracciati nella notte.  Ercole Bonjean   © Visualizza e stampa Ti potrebbero interessare: "La Befana": lettura e comprensione del testo Tutti i post relativi al Natale

I dati uditivi presenti in un testo: "Il silenzio"

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Il silenzio La casa era sommersa nel silenzio, consegnata alla notte, avvolta dai profumi del giardino. Adesso tutto respirava pace, tranquillità e il silenzio era totale, si udiva solo, a strappi, stridere il gallo dalla banderuola sul terrazzo a nord, ma aveva anch'esso un suono quasi gracile, come materiato di silenzio. O forse a tendere meglio l'orecchio, si poteva udire il tenue gorgoglio di un rubinetto o dell'acquaio o, ch'era un crepitio ancor più leggero, lo scricchiolio d'un tarlo occupato a scavarsi con pazienza il camminamento nel legno secco di una poltroncina. M. Prisco Ricerco i dati uditivi presento nel testo e li evidenzio in rosso. Il silenzio La casa era sommersa nel silenzio, consegnata alla notte, avvolta dai profumi del giardino. Adesso tutto respirava pace, tranquillità e il silenzio era totale, si udiva solo, a strappi, stridere il gallo dalla banderuola sul terrazzo a nord, ma aveva anch'esso un suono quasi gracile , c

Un ricordo della mia vita - Analisi e comprensione del testo - Creo la mia storia tramite uno schema

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Un ricordo della mia vita Da piccolo ero molto curioso e sempre in movimento: toccavo tutto e non riuscivo a stare seduto fermo se non per brevissimo tempo. Ricordo che un giorno, avevo all'incirca tre anni, ho partecipato a un matrimonio. Ero in auto con mia mamma e mia zia quando, a un tratto, ho alzato la leva della chiusura di sicurezza e la portiera si è aperta. Poiché l'automobile era in curva, io stavo per essere sbalzato fuori. Fortunatamente mia zia mi ha visto sul punto di cadere e mi ha acciuffato per una gamba. Subito mia mamma mi ha preso in braccio, mi ha sgridato e io mi sono messo a piangere. A. Cavandoli Analisi e comprensione del testo: Dove si trovava il bambino? Dove stava andando? Con chi era? Che cosa ha combinato ad un tratto? Che cosa è successo poi? Chi è intervenuto? Come è finita l'avventura? Che cosa ha fatto, infine, il bambino? Creo una mia storia tramite uno schema: Una volta ero ... Stavo andando a ... Con m

"Un giorno qualunque", poesia di Ercole Bonjean

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Un giorno qualunque Un povero bussò ad una porta, nessuno gli diede risposta. Un uomo chiese aiuto ad un amico, non venne ascoltato. Una colomba chiese la pace, non tornò più al suo nido. Un bimbo chiese amore, ricevette un iphone in dono. E' Il 25 dicembre, Natale, un giorno qualunque. Un povero bussò ad una porta, venne ascoltato ed aiutato. Un uomo chiese aiuto ad un amico, trovò risposta ai suoi perché. Una colomba chiese la pace, il suo desiderio fu esaudito. Un bimbo chiese amore, ricevette un abbraccio. E' il 25 dicembre, Natale, un giorno qualunque. Ercole Bonjean © Foto di Annie Spratt Visualizza e stampa Ti potrebbero interessare: "La stella cometa" - La poesia, il lavoro in classe. Buon compleanno Gesù di Ercole Bonjean Invento una storia con i seguenti personaggi:  Giuseppe, Maria, Gesù, l' asinello, il bue e le pecorelle. Analizzare, comprendere ed interpretare, una poesia di Natale: "Il

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Festa della mamma - "La mia mamma": tema con schema di lavoro.

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TITOLI DI TEMI

Festa della mamma: 12 maggio 2013. Testo di tipo descrittivo con schema di lavoro.

Festa della mamma. Lettura, comprensione ed interpretazione del testo.

La gita scolastica: testi con schema per la scuola primaria e media

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