La festa della mamma: racconti, descrizioni, poesie e filastrocche, leggende.

E' sicuramente una delle feste più amate dai bambini e dai loro genitori: un'occasione per comunicare alla mamma tutto il bene che le vogliamo. Nel sito sono numerosi i post che potrebbero essere di spunto per le attività educativo didattiche. Ve li propongo, buona lettura! Eccovi i link relativi:  "La mia mamma": tema con schema di lavoro. Tema: La mia mamma (con relativo schema) "Mi ha fatto mia mamma" poesia di Gianni Rodari "La mamma", poesia di Ada Negri "Nostalgia", poesia da dedicare alla mamma di Antonio Giarola "Bambino", poesia di Alda Merini  Filastrocca a rima baciata: "Cara mamma," di Ercole Bonjean Racconto per la Festa della Mamma: unità didattica per la comprensione e l'interpretazione del testo. Accanto alla mamma racconto di Giovanni Papini - Lettura e comprensione del testo Mamma (la mia mamma) poesia di Francesca Jupe Poesia della mamma Festa della mamma Lettera

La migrazione degli uccelli

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La migrazione degli uccelli

Il freddo rappresenta un pericolo per la vita di molti animali.
Gli insetti all'arrivo del freddo muoiono; allora gli uccelli che si cibano d'insetti, come la rondine, non hanno più nulla da mangiare e per sopravvivere migrano nei luoghi dove fa caldo e dove trovano gli insetti.
Gli uccelli che mangiano dolo insetti si chiamano insettivori.

Comprensione del testo
Perché le rondini migrano?
Le rondini migrano perché fa freddo e perché non troverebbero più niente da mangiare.

Partenza
Partono per i paesi caldi, al di là del mare, anatre ed oche selvatiche, gabbiani, allodole, pettirossi, capinere, storni e rondini. Lungo il viaggio riposano di tanto in tanto sulle navi, poi riprendono il volo guidati da un misterioso senso dell'orientamento che li riconduce sempre allo stesso nido.
Prima di lasciare i nostri paesi le rondini si radunano sui fili del telegrafo; s'alzano poi in volo e girano nel cielo quasi a salutare tutto e tutti.

Di giorno e di notte
Gli uccelli migratori non compiono il viaggio tutti nello stesso modo.
Di giorno migrano: ghiandaie, fringuelli, falchi e piccioni.
Di notte migrano: cuculi, usignoli, scriccioli, che sono i più piccoli e i più deboli, perciò durante il giorno cercano cibo e riposano.
Di giorno e di notte migrano i volatili più bravi: anatre, oche, cigni e cicogne.


Commenti

  1. Stupenda descrizione della migrazione: semplice e completa. Meglio di qualsiasi ricerca su google (cercavo informazioni per pura curiosità). A volte sottovalutiamo l'importanza della chiarezza per abbellire un testo/discorso. Tanti complimenti! Barbara

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  2. Sono capitato per caso anch'io in questa pagina, cercando del materiale "integrativo" ad altri testi che ho a disposizione, per i miei alunni (classi seconde di una scuola primaria). E sono rimasto piacevolmente sorpreso (vedendo le date negli appunti) di quanto si riusciva a realizzare (e scrivere) con i bambini di 30 anni fa (appartengo anch'io a quella generazione) senza per forza di cose fotocopiare decine di schede! Dovremmo riflettere sull'involuzione che ha avuto, negli ultimi 10-15 anni, la scuola, e che non è solo dovuta a ciò che definiamo "stare al passo con i tempi"!!! Complimenti. Enrico

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  3. Grazie caro Enrico per i graditi complimenti. I commenti su questo sito sono come acqua nel deserto e riceverne uno che coglie quello che in quindici anni sto tentando di proporre con questo blog dà un senso al mio lavoro. La scuola delle fotocopie, a mio parere, non ha avuto la capacità di coniugare la tradizione con l'innovazione, il passato con il presente e il futuro, in nome di una modernità che certamente non migliora la qualità dell'istruzione. Mi auguro, per il bene di tutti, che a fronte di quest'involuzione della cultura rinasca non solo nelle bambine e nei bambini ma in tutti noi il piacere di imparare, che alla forma corrisponda la sostanza. Sono convinto che la stragrande maggioranza degli insegnanti, come te, vorrebbero cambiare rotta e riportare la scuola italiana tra le migliori del mondo così com'era in un passato ahimè remoto.
    Ti auguro ogni bene

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