Le morti sul lavoro in ITALIA: ricerca per la scuola primaria e media

Ricerca relativa alle morti sul lavoro in Italia In Italia, purtroppo, le morti sul lavoro sono ancora una triste realtà. Nel 2023, si sono verificati 1.322 infortuni mortali, con un incremento del 3,1% rispetto all'anno precedente. https://www.vegaengineering.com/wp-content/uploads/2022/03/Report-Annuale-Statistiche-Infortuni-sul-lavoro-Lavoro-Osservatorio-Sicurezza-Vega-Engineering-31-12-21.pdf Evitare completamente le morti sul lavoro è un obiettivo ambizioso, ma è possibile ridurle drasticamente implementando diverse misure di prevenzione, che coinvolgono diversi attori: Datori di lavoro: Valutare attentamente i rischi: Ogni datore di lavoro è obbligato a valutare i rischi per la sicurezza e la salute dei propri lavoratori, aggiornando periodicamente la Valutazione dei Rischi (VRD). Adottare misure di prevenzione e protezione: Sulla base della VRD, devono essere adottate misure di prevenzione e protezione adeguate, che includono la fornitura di dispositivi di protezione in

Le fiabe classiche: "Cenerentola"

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Cenerentola

C'era una volta una ragazza bella, buona e gentile. Purtroppo, aveva una matrigna e due sorellastre brutte, cattive e sgarbate, che la trattavano malissimo e la facevano lavorare tutto il giorno. La sera la ragazza era così stanca che si addormentava in un angolo del camino, sulla cenere: così, visto che nessuno si ricordava più il suo vero nome, tutti la chiamavano Cenerentola.
Un giorno il principe invitò le ragazze in età da marito a un gran ballo. Felici, le sorellastre passarono la giornata a prepararsi, mentre la povera Cenerentola correva avanti e indietro per aiutarle. “Cenerentola! Dov'è finita la mia borsetta?”
“Cenerentola! Sbrigati a pettinarmi!” “Cenerentola! Questo vestito è da accorciare!”
Quando finalmente partirono per il castello, Cenerentola scoppiò in lacrime. “Come mi piacerebbe andare al ballo!” singhiozzava. Per fortuna la sua fata madrina la sentì piangere e volle accontentarla. “Basta lacrime, ti aiuto io!” le disse. E, con qualche colpo di bacchetta magica, trasformò una zucca in una carrozza dorata, con sei magnifici cavalli e un elegante cocchiere baffuto. Poi trasformò gli stracci di Cenerentola nel più bel vestito mai visto e i suoi zoccoli in scarpette di cristallo. Infine le raccomandò; “Ora corri al ballo e divertiti. Ma ricorda: devi tornare prima che scocchi la mezzanotte, perché allora l'incantesimo finirà!”.
Quando Cenerentola fece il suo ingresso nel salone, era così bella che venne accolta da un “Ooooh” di meraviglia, e il principe ballò solo con lei per tutta la sera. Ma, poco prima di mezzanotte, Cenerentola ricordò ciò che le aveva detto la fata, e scappò via così in fretta che perse una scarpetta.
Il principe, che aveva seguito Cenerentola sperando di fermarla, raccolse la sua scarpetta e disse: “Sposerò solo colei che riuscirà a calzarla”.
Il giorno dopo, per ritrovare la fanciulla del ballo, il principe fece provare la scarpetta di cristallo a tutte le ragazze del regno, ma nessuna aveva un piedino tanto piccolo. Mentre tornava al castello, triste e sconsolato, una fanciulla coperta di stracci gli chiese: “Posso provarla anch'io?”. Un po' stupito il principe acconsentì, e Cenerentola porse il piedino che scivolò nella scarpa senza fatica. Il principe allora la riconobbe e la portò con sé al castello.

Dopo qualche tempo si sposarono e vissero per sempre felici e contenti.

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