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La festa della mamma: racconti, descrizioni, poesie e filastrocche, leggende.

E' sicuramente una delle feste più amate dai bambini e dai loro genitori: un'occasione per comunicare alla mamma tutto il bene che le vogliamo. Nel sito sono numerosi i post che potrebbero essere di spunto per le attività educativo didattiche. Ve li propongo, buona lettura! Eccovi i link relativi:  "La mia mamma": tema con schema di lavoro. Tema: La mia mamma (con relativo schema) "Mi ha fatto mia mamma" poesia di Gianni Rodari "La mamma", poesia di Ada Negri "Nostalgia", poesia da dedicare alla mamma di Antonio Giarola "Bambino", poesia di Alda Merini  Filastrocca a rima baciata: "Cara mamma," di Ercole Bonjean Racconto per la Festa della Mamma: unità didattica per la comprensione e l'interpretazione del testo. Accanto alla mamma racconto di Giovanni Papini - Lettura e comprensione del testo Mamma (la mia mamma) poesia di Francesca Jupe Poesia della mamma Festa della mamma Lettera

Pioggia autunnale in città - Lettura e comprensione del testo

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Pioggia autunnale in città Da tre giorni piove senza tregua. L'acqua precipita sonante sui tetti, corre a rivoli nelle strade. La gente è stizzita; torme di ombrelli si buttano contro i muri quando le rasentano automobili e autobus sventaglianti spruzzi gialli e lunghi dalle ruote. Solo i vigili, nei loro impermeabili, raccolgono pazienti le acque del cielo e ... della terra. G.B. Angioletti Analisi e comprensione del testo: Cosa significa l'espressione “l'acqua corre a rivoli”? Perché la gente è “stizzita”? Cosa sono le “torme” di ombrelli? Cosa significa l'espressione “autobus sventaglianti spruzzi”? Link correlati a questo post: L'autunno Lettura e comprensione del testo Antologia Il testo descrittivo Immagine: equilibriarte Visualizza e stampa

I funghi - Analisi del testo: la metafora.

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I funghi Il bosco in autunno è il trionfo dei colori. E' il momento in cui compaiono i funghi; essi spuntano tutti insieme. Ecco il porcino con il cappello color tonaca di frate cappuccino con il grosso piede color avorio ; ecco il gallinaccio con il collaretto color arancione tutto piegoline ; ecco l'ovolaccio con il suo ombrello rosso, punteggiato di lacrime bianche ; e ancora il prataiolo con il suo parasole chiaro da vecchia signora. M. Roland Il brano è particolarmente adatto per inserire il discorso sulle metafore: il frate cappuccino, gli ombrellini colorati. Per ogni metafora un disegno. Link correlati a questo post: L'autunno Lettura e comprensione del testo La metafora e la similitudine Visualizza e stampa Immagine: confini anima

La storia del vino - Analisi del testo

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La storia del vino “Dai, Vino Buono, racconta la tua storia!” chiedono tutte le bottiglie della cucina. “Uffa, che barba!” borbotta Aceto a cui non va mai bene niente. Il Vino guarda i suoi amici e poi, non foss'altro che per far dispetto a suo cugino Aceto, incomincia a raccontare: “Dovete sapere che mio padre era un Gran Vigneto e mia madre era tanto dolce e buona che tutti gli altri grappoli la invidiavano. Molta gente veniva ad ammirare la mia famiglia ed io non ero ancora nato che già tutti dicevano: “Chissà che buon vino verrà fuori da voi!”. Dopo che sono nato, mi hanno messo in una bottiglia verde con su una bella etichetta in cui era stata scritta la mia data di nascita ed il nome di mio papà, e mi hanno mandato in cantina a studiare da Vino Buono. Ho imparato un mucchio di cose, sapete: che non mi devo scuotere, per esempio, se no divento torbido, che non devo dare confidenza all'acqua e che … non devo dire mai malignità, per non rischiare di diventa

La rondine che non sapeva volare - Analisi del testo

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La rondine che non sapeva volare Mamma Coniglio fu svegliata da un rumore che veniva dall'esterno. Fuori c'era una piccola rondine che si lamentava: “Ho perso la mia mamma e il mio papà” diceva “e anche i miei fratelli e le mie sorelle. Sono volati tutti via, ma io non so volare. “Non preoccuparti” disse mamma Coniglio “puoi restare con noi!”. Coniglietto e Benny furono felici di avere una nuova amica e Vrip, la rondine, si adattò bene alla vita dei coniglietti. Dopo qualche giorno mamma Coniglio pensò che Vrip sarebbe dovuta andare a scuola con gli altri e la mandò. Maestro Talpa fu sorpreso di vederla: “Non dovresti essere qui” disse “tutte le rondini sono già partite. “Partite per dove?” chiese Vrip. “Ogni anno in questo periodo” spiegò il maestro “le rondini volano verso i paesi caldi dove passano l'inverno. “Ma io non posso andare” disse Vrip “io non so volare. “Maestro Talpa fu irremovibile: “Dovrai imparare. Gufetto ti aiuterà. Così Gufetto

Andare in letargo - Lettura e comprensione del testo

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Andare in letargo Quest'abitudine di andare in letargo può sembrare strana, ma bisogna ammettere che è piuttosto comoda e utilissima per evitare situazioni spiacevoli. Se volete provare, il procedimento è molto semplice: dovete soltanto mettervi a letto e lasciarvi raffreddare un po' alla volta. Quando siete freddi pressappoco come un cubetto di ghiaccio, e respirate quel tanto da dimenticare come si fa, allora siete “caduti in letargo”. Certo, gli animali vanno in letargo non per pigrizia, ma per motivi molto seri: quando il mondo è tanto freddo e non si trova niente da mangiare, alcuni animali si mettono a letto e non ci pensano più: dormono cinque, sei, sette mesi finché il brutto periodo è passato! R. Schiavo adattamento da Il signor Noè e i suoi piccoli animali , ed. Mursia Rispondi alle domande: Conosci il nome di qualche animale che cade in letargo? Per quale motivo gli animali vanno in letargo? Prova a disegnare qualche animale che v

Autunno

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Autunno La terra si veste del giallo delle foglie in autunno. Il vento raccoglie i sussurri dei trepidi uccelli. Ho visto danzare sul mare tanti pezzetti di luna. Anonimo giapponese Immagine: alexcolor

"Aria del Dio della felicità" di Bertolt Brecht

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Aria del Dio della felicità Mi fai spuntare le lagrime, fratello, vedo che la tua vita non è allegra. Ecco una mela: io ne possiedo tre, perciò una la regalo a te.     Non ci vedo niente di eccezionale     e l'uno e l'altro possiamo vivere. Solo i semi, promettimelo, avido non inghiottirli, sputali invece a terra prima che mi allontani.     E se poi cresce un melo     dentro il tuo campicello     vieni a prenderti i frutti:     è il tuo albero quello. Bertolt Brecht - Poesie Einaudi Image:  occhi di terra Visualizza e stampa

"Il Signor Autunno" di Ercole Bonjean - Filastrocca a rima alternata

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Il Signor Autunno Guarda il cielo ogni ora, lo rapisce dell'azzurro, di giallo lo colora. Dal suo grasso cestino scendon foglie rosse, gialle, che or carezzano un bambino. Sono tenui i suoi colori nella grande tavolozza dai leggeri, dolci, odori. Riempie il bosco di funghetti, di castagne marroncine, e di teneri mughetti. Stringe l'aria settembrina, calda calda in una mano, e la soffia a una bambina. Ercole Bonjean   © Link correlati a questo post: Autunno Racconti e poesie del maestro Ercole Il testo poetico Antologia Visualizza e stampa

"Bosco d'autunno" di Marino Moretti - Filastrocca a rima baciata: analisi del testo.

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Bosco d'autunno Il cielo ride un suo riso turchino benché senta l'inverno ormai vicino: il bosco scherza con le foglie gialle benché l'inverno senta ormai alle spalle; ciancia il ruscel col rispecchiato cielo benché senta nell'onda il primo gelo. E' sorto a piè di un pioppo ossuto e lungo un fiore strano, un fiore a ombrello: un fungo. Marino Moretti Comprensione del testo  Da quanti versi è formata la poesia. Questa poesia è a rima baciata o a rima alternata? Perché? Quante sono le metafore presenti nel testo? Sottolineale in rosso. Spiega la prima metafora presente nel primo verso. Link correlati a questo post: Autunno La metafora e la similitudine Visualizza e stampa Image: agraria

"Il pesco e il noce" di Leonardo da Vinci - Analisi del testo

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Il pesco e il noce Un pesco, che viveva accanto al noce, guardava con invidia il ramo del suo compagno carico di frutti. “Perché lui deve avere tante noci – pensava – mentre io ho così poche pesche? Non è giusto. Voglio provare a fare come lui”. “Non ti ci provare – disse un giovane susino che gli aveva letto nel pensiero – non vedi che rami grossi ha il noce? Non vedi che tronco robusto? Ciascuno deve dare secondo le proprie forze. Pensa a fare delle buone pesche, è la qualità che importa, non la quantità”. Ma il pesco, accecato dall'invidia, non volle ascoltare. Chiese alle sue radici di succhiare più sostanza dalla terra, alle sue fibre di far scorrere più linfa, ai suoi rami di fiorire di più, ai suoi fiori di trasformarsi in frutti, finché, giunta la stagione, si trovò carico di pesche da capo a piedi. Ma le pesche aumentavano di peso e i rami non potevano sostenerle; e nemmeno il tronco poteva reggere tutti quei rami pieni di pesche. Con un gemito il pesco si piegò, po

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Festa della mamma: 12 maggio 2013. Testo di tipo descrittivo con schema di lavoro.

Festa della mamma. Lettura, comprensione ed interpretazione del testo.

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