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Verifiche di fine anno (II quadrimestre) di italiano per tutte le classi della scuola primaria

E' ormai tempo di verifiche. In questo post ho raccolto vari link, relativi alla lingua italiana, in cui potrete trovare prove di vario tipo per tutte le classi della scuola primaria che potrebbero esservi utili. Ricordo alle colleghe ed ai colleghi che il motore di ricerca, presente in home page, è ricco di tantissimi argomenti da cui poter trarre spunto per le varie attività didattiche. Buon proficuo lavoro dal maestro Ercole! Verifiche finali di italiano per la classe prima della scuola primaria Verifiche finali di italiano per la classe seconda della scuola primaria Verifiche finali di italiano per la classe terza della scuola primaria Verifiche finali di italiano per la classe quarta della scuola primaria Verifiche finali di italiano per la classe quinta della scuola primaria Ti potrebbero interessare: Schede di grammatica e di analisi logica Scheda di grammatica: i pronomi - Spiegazioni, prove di verifica, ed esercizi di analisi grammaticale Scheda di grammatica: le preposizi

"Gabbiani", poesia di Vincenzo Cardarelli - Analisi e comprensione del testo

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Gabbiani Non so dove i gabbiani abbiano il nido, ove trovino pace. Io son come loro in perpetuo volo. La vita la sfioro com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo. E come forse anch'essi amo la quiete, la gran quiete marina, ma il mio destino è vivere balenando in burrasca. Vincenzo Cardarelli Analisi e comprensione del testo Il poeta esprime in brevi tratti di penna se stesso paragonando la sua vita a quella dei gabbiani in continuo volo "Non so dove i gabbiani abbiano il nido ove trovino pace. Io son come loro in perpetuo volo."  Proprio come i gabbiani che volano sopra le acque del mare alla ricerca del cibo, il poeta ricerca la quiete, la serenità " La vita la sfioro  com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo. E come forse anch'essi amo la quiete,  la gran quiete marina,".  Ma mentre i gabbiani trovano pace tra le acque, la vita del poeta è inquieta, alla continua ricerca di una quiete che non trova " E come

Racconti, poesie, filastrocche, leggende in audiolibri, gratis.

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Com'è bello ascoltare un racconto, una fiaba, una filastrocca, una poesia! Nella nuova rubrica del sito di didattica per la scuola primaria è possibile ascoltarle gratuitamente e l'ascolto può essere particolarmente utile anche per chi ha problemi di vista, dislessia o disabilità di vario genere. Ho cercato di trasmettere tutte le mie emozioni durante la lettura e mi auguro di esserci riuscito. Ercole Bonjean Per ascoltare i vari tipi di testo presenti nel sito vai qui Un esempio: L'infinito « Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quïete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il su

Babbo Natale: racconti (con schema), temi, filastrocche - Analisi del testo

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"Babbo Natale me lo immagino così: è alto, ha la barba lunga fino alla sua cintura nera, ha il cappello rosso e sopra la punta del cappello ha una pallina bianca, ha gli stivali neri. Viene dal cielo, il suo compito è di portare tanti regali agli adulti e ai bambini. Speriamo che porti tanti regali ai bambini poveri che muoiono di fame". E' con queste parole che un bambino immagina Babbo Natale; nel sito sono presenti racconti, poesie e filastrocche, relative a questo personaggio così amato. Eccovi tutti i link a disposizione: "Babbo Natale" - Filastrocca a rima baciata Fiaba di Natale: "Gli aiutanti di Babbo Natale" - Schema del testo di fantasia Lettera di Babbo Natale ai bambini - Interpretazione del testo Babbo Natale nel mondo Babbo Natale e le renne  - Scheda di verifica per la lettura e la comprensione del testo: II bimestre classe terza. Babbo Natale (descrizione) Il testo narrativo fantastico: "Babbo N

"La camicia", brano tratto da "Il signor Veneranda" - Lettura e comprensione del testo umoristico

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La camicia  Il signor Veneranda si affacciò allo sportello della banca. "Me la può cambiare" chiese il signor Veneranda gettando davanti all'impiegato una camicia spiegazzata. "Come?" chiese l'impiegato sbalordito. "Ho detto" continuò il signor Veneranda indicando la camicia "se me la può cambiare". "Ma io ..." balbettò l'impiegato. "Ma lei cosa?" chiese il signor Veneranda. "Non vorrà mica dire che lei non cambia mai la camicia per caso? Sarebbe un bello sporcaccione. Del resto dia qui. Non c'è mica solo questo sportello". "Lei" chiese il signor Veneranda all'altro impiegato "se la camicia è sporca, la cambia?". L'impiegato guardò il signor Veneranda stupito. "Certamente" disse. "Bene" fece il signor Veneranda "allora mi cambi questa" e gettò la camicia davanti all'impiegato. "Eh ma" balbettò l'i

Testi per Natale e Capodanno: racconti, poesie, filastrocche, temi, leggende, per la scuola primaria, con lo schema del lavoro, l'analisi e l'interpretazione dei brani proposti.

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Le festività del Natale offrono molti spunti sia dal punto di vista didattico, sia educativo. Molto spesso si dice che la scuola italiana non sia al passo coi tempi. Bene, ritengo invece che in alcuni casi sia meglio che la scuola  non si uniformi , non diventi lo specchio deformato di una realtà  volta all'immagine  più che  alla   sostanza ,  alla forma  più che  al contenuto . In particolare le festività natalizie sono diventate solo un affare commerciale e diventano l'esatto contrario dell'autentico messaggio di pace e d'amore. E' il momento quindi di andare  contro corrente  e ritornare al significato etimologico della parola Natale che significa  nascita , nascita di Gesù, ed esprime valori universali condivisibili dai credenti e dai non credenti: la pace, l'uguaglianza nella diversità, l'amore per se stessi e per gli altri, la solidarietà, sono valori dell'uomo in quanto tale.  I bambini risponderanno in modo positivo, alle poesie, ai rac

"La nevicata" di Boris Pasternak, da "Il dottor Zivago" - Uso dell'aggettivo qualificativo per l'arricchimento lessicale

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La nevicata Nell'aria senza vento la neve cadeva più fitta della vigilia. I grossi fiocchi vellutati cadevano pigramente a poca distanza da terra sembravano ancora esitanti, incerti se posarsi al suolo. La nevicata velava tutta la strada con la sua ondulante cortina, i cui lembi frangiati si agitavano e si impigliavano nelle gambe dei pedoni. Si perdeva così il senso del procedere, sembrava di star sempre fermi, pur muovendo le gambe. Boris Pasternak Individuo gli aggettivi qualificativi presenti nel testo, collegati ai nomi, e li evidenzio in rosso: neve > fitta fiocchi > grossi , vellutati , esitanti , incerti cortina > ondulante lembi > frangiati Inserisco degli aggettivi adatti ai nomi neve, nevicata, inverno, come negli esempi. Esempi: inverno > freddo , nevicata > abbondante , neve > soffice , Ti potrebbero interessare: L'aggettivo qualificativo Esercizi di grammatica Visualizza e stampa Immagine: Google

"Il mio paese": comprensione del testo - La metafora e la similitudine - La descrizione soggettiva ed oggettiva

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Il mio paese Il mio paese è tutto fatto di casine che si tengono per mano strette sulla montagna e quando piove si raggomitolano come gattini che hanno freddo. Quando c'è il vento al mio paese si sente il profumo del mare e quando non c'è vento non si sente nulla. Alla domenica i vecchini vanno alla messa e la sera vanno a letto col cappotto perché hanno freddo. Io quando ho qualche soldino lo porto a Don Michele che lo dà alla Madonna della Consolazione e quando ho qualche briciola di pane la etto sul muricciolo della chiesa dove vanno i passerini che hanno fame. Al mio paese c'è una prigione, ma dentro non c'è nessuno perché sono tutti buoni e il barbiere fa la barba per niente a chi non ha i soldi per pagare. Il mio paese è tutto bianco e sembra un chicco di zucchero sulla montagna un po' rosicchiato dai topi. R. Battaglia Comprensione del testo La descrizione è soggettiva od oggettiva? Spiega perché. Il testo si riferisce ai giorni nostri o a

Il mistero della vita di Ignazio Silone - Analisi e comprensione del testo

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Il mistero della vita Una mattina scoprii, in una zolla di terra, un chicco di grano in germoglio. In principio temetti che il seme fosse morto; ma dopo aver spostato il terriccio che l'attorniava, vidi una linguetta bianca che da esso usciva: una linguetta viva, tenera, dalla forma e dalla grandezza d'un minuscolo filo d'erba. Tutto il mio essere, tutta la mia anima, si raccolse ad un tratto attorno a quel piccolo seme! Quanto mi disperai, allora, di non sapere esattamente che cosa convenisse fare per aiutarla meglio a vivere. Per ripararlo dal gelo vi aggiunsi sopra una manciata di terra: ogni mattina facevo sciogliere su di esso un po' di neve allo scopo di fornirgli l'umidità necessaria; e affinché non gli mancasse il calore spesso gli alitavo sopra. Quella zolla di terra, con quel piccolo debole tesoro nascosto, minacciato dai tanti pericoli eppure vivente, finì per rappresentare ai miei occhi il mistero della vita. Ignazio Silone Analisi e comp

Il testo scientifico: analisi e comprensione (la germinazione)

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La germinazione  Quando un seme si trova in condizioni favorevoli di umidità, si imbeve di acqua, liberandosi del tegumento o testa e sviluppa la radichetta dalla quale si formeranno le radici e la gemma apicale o piumetta. Da questa nasceranno il fusto e le foglie. I semi delle piante graminacee sono formati da un solo cotiledone o fogliolina embrionale, che fornisce il nutrimento fino alla comparsa della prima fogliolina o coleottile. Analisi del testo - Di che cosa si parla nel testo? Nel testo si parla della germinazione. - Quali parole vengono usate? Sono utilizzati termini specialistici, specifici Vocabolario: germinazione :  i n botanica, il ritorno alla vita attiva, in presenza di condizioni ambientali favorevoli, di organismi o di organi già in stato di quiescenza;  concr.  (  lett.  ), germoglio. graminacee : f amiglia di piante Monocotiledoni, comprendente circa 8000 specie cosmopolite, per lo più erbacee, con fusto cavo diviso in nodi e internodi (  cu

"Autunno" di Hermann Hesse - Analisi dei dati visivi presenti nel testo - Aspetti grammaticali

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Autunno Le giornate erano tutte piene di sole: le mattinate di uno splendore abbagliante, i pomeriggi si spegnevano lentamente in una gamma di colori e a sera c'era una luce radiosa ... Il fogliame secco si ingialliva sempre più, le fronde delle acacie erano attraversate e irradiate da rami avvizziti su cui rilucevano foglioline di color oro vivo. Hermann Hesse Dati visivi splendore abbagliante luce radiosa il fogliame secco si ingialliva irradiate rilucevano foglioline di color oro vivo Individua i nomi ed i corrispondenti aggettivi qualificativi presenti nel brano. giornate > piene splendore > abbagliante luce > radiosa fogliame > secco rami > avvizziti color > oro, vivo Ti potrebbero interessare: Tutti i post relativi all'autunno Il testo descrittivo

Il mito classico: "Proserpina" - Analisi del testo e riassunto (classe quinta - prima media)

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Proserpina Cerere, dea romana dei campi e dei raccolti, era rappresentata con le mani colme di spighe e di papaveri. Nelle sue feste si celebravano la gioia e l'abbondanza. Ma un giorno l'unica sua figlia, Proserpina, fu rapita da Plutone, che la sposò e la condusse nel regno sotterraneo, in profonde grotte senza sole. Cerere, allora, si strappò la corona di spighe di grano e di colorati frutti e girò disperata per il mondo in cerca della figlia. Aveva rinunciato a proteggere la Terra. In quel periodo i campi non diedero messi e sugli alberi non maturarono frutti. Perciò gli uomini, minacciati dalla fame, si rivolsero a Giove. Questi ordinò al re del mondo sotterraneo di lasciare che Proserpina tornasse da sua madre, ma Plutone non voleva che la sua sposa lo abbandonasse. Alla fine fecero un patto: ogni anno Proserpina avrebbe passato sei mesi nell'oscuro regno del suo sposo (sulla terra sarebbe stato il tempo dei rami spogli e dei gelidi campi) e sei mesi con la

Leonardo da Vinci: un grande genio per le attività nella scuola primaria. Raccolta di favole per la didattica.

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Ricordo spesso quando il mio maestro ci ricordava di domandarci sempre il perché delle cose. Era solito ricordare come Leonardo da Vinci, grande genio universale italiano, si poneva continuamente delle domande per poi trovare delle risposte. Questa curiosità nel conoscere la ritroviamo nelle sue favole, particolarmente adatte per la scuola primaria, dalle quali si comprende come la grande intelligenza si coniuga spesso alla semplicità.  "Leggere Leonardo da Vinci significa leggere noi stessi." Analizziamo la seguente favola. L'ostrica e il topo Un'ostrica si ritrovò, insieme a tanti altri pesci, dentro la casa di un pescatore, poco distante dal mare. - Qui si muore tutti - pensò l'ostrica guardando i suoi compagni che boccheggiavano sparpagliati per terra. Passò un topo. - Topo, ascolta! - disse l'ostrica. - Mi porteresti fino al mare? Il topo la guardò: era un ostrica bella e grande e doveva avere una bella polpa sostanziosa.

Giornata della pace della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse (4 ottobre)

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La pace è un bene prezioso, basti pensare al suo contrario: la guerra che genera solo odio e morte fra i popoli. Il genere umano ha bisogno della pace, di vivere in armonia tra persone di culture e religioni diverse. Questi temi è bene prendano vita nelle aule scolastiche, nei giorni di scuola. "Oggi più di ieri e meno di domani" considerato che viviamo in una società con connotati culturali, sociali e religiosi, differenti. Educare  alla pace e la fratellanza tra i popoli è tra i compiti della scuola e della società. Non a caso questa giornata cade il 4 ottobre, festa di San Francesco d' Assisi, Patrono d'Italia. Vi propongo una serie di link anche affrontano questo argomento. Non è detto che non possano offrire qualche spunto per le attività educativo didattiche. San Francesco e il lupo - Analisi e comprensione del testo Il Cantico delle Creature - San Francesco d'Assisi (adattamento del testo per la scuola primaria) Festa di Ognissanti: poesia per la

San Francesco: attività educativo didattiche per la scuola primaria.

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La figura di San Francesco può essere ancor oggi di sorprendente attualità. In una società in cui regna sovrano il dio Denaro, i valori espressi dal santo Patrono d'Italia toccano le corde più recondite dell'animo attraverso l'amore per Dio Creatore, l'amore per la Natura (oggi gravemente in pericolo), l'amore per i più deboli. I bambini apprezzano il messaggio lasciatoci dal Santo d'Assisi e il sito di didattica scuola primaria propone tre unità didattiche che mi auguro possano essere utili per lo svolgimento delle attività educative. Eccovi i link a disposizione del sito: San Francesco e il lupo - Analisi e comprensione del testo Il Cantico delle Creature - San Francesco d'Assisi (adattamento del testo per la scuola primaria) Festa di Ognissanti: poesia per la Pace - Attribuita a San Francesco d'Assisi  Ti potrebbero interessare: Le poesie Le filastrocche La raccolta dei temi Il testo narrativo Il testo descrittivo Il testo argomen

Il testo descrittivo: "I colori del bosco in autunno". - Analisi della metafora e della similitudine presenti nel brano.

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Molto spesso nei testi o nelle poesie che studiamo, l'autore ci comunica determinati messaggi attraverso la metafora o la similitudine. Sarà bene chiarire il significato di queste parole e imparare a riconoscerle e ad usarle in modo appropriato. La metafora : la metafora consiste nel trasformare una parola, un'espressione, in  un'immagine figurata . Chiariamo subito quanto detto attraverso un esempio: “ Mario è una volpe” Ovviamente Mario non è una volpe ma noi  lo figuriamo, lo immaginiamo  tale; con questa espressione vogliamo dire che Mario è furbo. “ Il leone è il re della foresta” Sicuramente il leone non è un uomo e neppure un re; questa espressione si usa per dire che il leone è il più forte animale della foresta. La parola metafora deriva dal latino  metaphora  che vuol dire “trasferimento”. La similitudine : la similitudine ha le stesse caratteristiche della metafora, vi si differenzia perché esprime un confronto, un paragone. Può

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