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La festa della mamma: racconti, descrizioni, poesie e filastrocche, leggende.

E' sicuramente una delle feste più amate dai bambini e dai loro genitori: un'occasione per comunicare alla mamma tutto il bene che le vogliamo. Nel sito sono numerosi i post che potrebbero essere di spunto per le attività educativo didattiche. Ve li propongo, buona lettura! Eccovi i link relativi:  "La mia mamma": tema con schema di lavoro. Tema: La mia mamma (con relativo schema) "Mi ha fatto mia mamma" poesia di Gianni Rodari "La mamma", poesia di Ada Negri "Nostalgia", poesia da dedicare alla mamma di Antonio Giarola "Bambino", poesia di Alda Merini  Filastrocca a rima baciata: "Cara mamma," di Ercole Bonjean Racconto per la Festa della Mamma: unità didattica per la comprensione e l'interpretazione del testo. Accanto alla mamma racconto di Giovanni Papini - Lettura e comprensione del testo Mamma (la mia mamma) poesia di Francesca Jupe Poesia della mamma Festa della mamma Lettera

La leggenda del girasole

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Lo strano fiore Un giorno, in un giardino, nacque un fiore strano: brutto, storto, con un enorme disco di bronzo sullo stelo sottile. Tutti gli altri fiori lo guardavano con disprezzo e non lo volevano vicino, per paura che la sua bruttezza nuocesse a loro dinanzi agli uomini. Gli animali del cortile, conigli, galline e persino i pulcini lo schernivano e lo chiamavano: "Brutto sgorbio e mostriciattolo" e altri nomignoli del genere. Il povero fiore soffriva, ma non si lamentava: taceva e guardava il Sole che amava e ammirava con tutte le sue forze. Il Sole si accorse di quell'umile e silenziosa adorazione e decise di premiare il fiore. Un giorno volse i suoi raggi splendenti al suo umile ammiratore, e alcuni di questi raggi rimasero attaccati al disco di bronzo, circondandolo di un'aureola d'oro. Allora il fiore crebbe al di sopra degli altri suoi compagni, alto e sottile, proteso verso il Sole. "Porterai il mio nome - gli disse il Sole - e sarai il m

La leggenda delle lacrime del coccodrillo - Lettura e comprensione del testo

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Le lacrime del coccodrillo Scendono a cascata le lacrime del coccodrillo dentro le acque del grande fiume. La luna osserva e ride. Chiede un po’ di luce al sole in ombra e fotografa l’immagine. Piange il coccodrillo, piange per la piccola e fragile gazzella che correva felice tra le rive del fiume. Non correrà più ora, non potrà più cibarsi della gustosa erbetta che cresce vicino alle acque del grande fiume. A questo pensiero le lacrime aumentano insieme al dispiacere ed alla tristezza infinita per quegli istanti di cattiveria. La faccia gialla scompare nel buio del cielo, si sente ancora più solo. Infine perde coscienza e giunge liberatore il sonno. Dorme per poche ore, lo risveglia un flebile raggio di luce. E’ iniziato il cammino dell’alba. La prima sensazione è quella di un grande vuoto. Brontola sempre di più il suo amico stomaco e chiede di essere riempito. Come ogni mattina, a quel segnale, non può in alcun modo dire no; entra dentro al cespuglio più folto e vicinissimo al

La leggenda dell'estate di San Martino - Percorsi educativo didattici di apprendimento

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La leggenda dell'estate di San Martino In una fredda giornata di novembre, un soldato, di nome Martino, incontra un povero vecchio che gli chiede l'elemosina e trema per il freddo. Il cielo è ricoperto di nuvole nere, piove e tira un vento gelido, quasi invernale, il mendicante rischia di morire. Il cavaliere prova una grande pietà e sceso da cavallo, con la spada, taglia in due il suo caldo mantello e lo dona al povero. Il mendicante lo ringrazia con un sorriso e poi continua il suo cammino. Martino prosegue la sua strada mentre la pioggia continua a scendere con forza e il vento continua la sua corsa impetuoso e gelido. Ma ecco che d'improvviso la pioggia cessa di scendere, il vento si placa, il cielo si colora d'azzurro, il sole ritorna: con i suoi caldi raggi riscalda la terra e il cuore degli uomini. Era l'11 di novembre, il giorno dell'estate di San Martino! Ercole Bonjean   © Analisi del testo: Chi sono i protagonisti del raccon

L'albero di Natale (leggenda) - Analisi del testo

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L'albero di Natale C'era una volta un boscaiolo che aveva la sua bambina tanto ammalata: non sorrideva mai e non voleva scendere dal letto. Il boscaiolo era triste, ma che cosa poteva fare? La vigilia di Natale l'uomo uscì e andò lontano a raccogliere un pò di legna per il camino. Arrivò in un bosco di abeti e fu colpito dallo spettacolo meraviglioso degli alberi coperti di neve e illuminati dalle stelle e dalla luna. "Oh" pensò, "se la mia piccola potesse vedere tutto ciò!". Ma ecco che gli venne una bellissima idea. Tagliò un piccolo abete e se lo portò a casa. Lo mise dritto al camino e lo adornò con tutto quello che poteva trovare: noci, bacche di un bel rosso acceso, arance, fiocchetti colorati e, per finire, confezionò delle piccole candele e le dispose sui rami, accendendole proprio a mezzanotte. L'albero luccicava come fosse ricoperto di gemme. "Oh, che meraviglia" esclamò felice la bambina, battendo le mani. Sorrise e ta

Racconto di Pasqua: "La leggenda della passiflora"

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La leggenda della passiflora Nei giorni lontani, quando il mondo era tutto nuovo, la primavera fece balzare dalle tenebre verso la luce tutte le piante della Terra, e tutte fiorirono come per incanto. Solo una pianta non udì il richiamo della primavera, e quando finalmente riuscì a rompere la dura zolla la primavera era già lontana... - Fà che anch'io fiorisca, o Signore! - Pregò la piantina. - Tu pure fiorirai - rispose il Signore. - Quando? - chiese con ansia la piccola pianta senza nome. - Un giorno... - e l'occhio di Dio si velò di tristezza. Era ormai passato molto tempo, la primavera anche quell'anno era venuta e al suo tocco le piante del Golgota avevano aperto i loro fiori. Tutte le piante, fuorché la piantina senza nome. Il vento portò l'eco di urla sguaiate, di gemiti, di pianti: un uomo avanzava fra la folla urlante, curvo sotto la croce, aveva il volto sfigurato dal dolore e dal sangue... - Vorrei piangere anch'io come piangono gli uomini - p

La leggenda del crisantemo

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La leggenda del crisantemo In una casetta del bosco vivevano una mamma ed una bambina. Intorno alla casetta sbocciavano bellissimi fiori; quando giunse la brutta stagione i fiori appassirono. Solo uno era rimasto alla bimba perché ella lo aveva conservato in casa. Un giorno la mamma della bimba si ammalò gravemente allora colse il fiore e l'offri alla Madonna, perché facesse guarire la sua mamma. Mentre pregava sentì una voce: "La tua mamma vivrà tanti anni quanti sono i petali che mi hai donato!". La bambina contò i petali del fiore e vide che erano pochi; allora per amore della mamma ridusse i pochi petali in tante striscioline. Così i petali divennero molti e la mamma visse per tanti anni. Nacque così il Crisantemo il fiore dai mille petali. Link correlati a questo post: Lassù nel cielo Ad un passo dalla costa Due novembre   Visualizza e stampa con Google Docs

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La gita scolastica: testi con schema per la scuola primaria e media

TITOLI DI TEMI

Festa della mamma: 12 maggio 2013. Testo di tipo descrittivo con schema di lavoro.

Verifica di analisi logica per la classe quinta della scuola primaria

Verifiche di fine anno (II quadrimestre) di italiano per tutte le classi della scuola primaria