Le morti sul lavoro in ITALIA: ricerca per la scuola primaria e media

Ricerca relativa alle morti sul lavoro in Italia In Italia, purtroppo, le morti sul lavoro sono ancora una triste realtà. Nel 2023, si sono verificati 1.322 infortuni mortali, con un incremento del 3,1% rispetto all'anno precedente. https://www.vegaengineering.com/wp-content/uploads/2022/03/Report-Annuale-Statistiche-Infortuni-sul-lavoro-Lavoro-Osservatorio-Sicurezza-Vega-Engineering-31-12-21.pdf Evitare completamente le morti sul lavoro è un obiettivo ambizioso, ma è possibile ridurle drasticamente implementando diverse misure di prevenzione, che coinvolgono diversi attori: Datori di lavoro: Valutare attentamente i rischi: Ogni datore di lavoro è obbligato a valutare i rischi per la sicurezza e la salute dei propri lavoratori, aggiornando periodicamente la Valutazione dei Rischi (VRD). Adottare misure di prevenzione e protezione: Sulla base della VRD, devono essere adottate misure di prevenzione e protezione adeguate, che includono la fornitura di dispositivi di protezione in

La riforma della scuola: il piano del governo Renzi.

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Cari amici, queste le principali novità del Governo Renzi che riguardano la riforma della scuola:

Un piano straordinario per assumere 150mila docenti a settembre 2015 e chiudere le Graduatorie a Esaurimento. Lo si legge nelle Linee guida sulla scuola pubblicate sul sito del Governo "Passo dopo passo". D'ora in avanti si diventerà docenti di ruolo solo per concorso: 40mila giovani qualificati nella scuola fra il 2016 e il 2019. Mai più dunque liste d'attesa che durano decenni. Stop infine alle supplenze.

Per assumere 148.100 nuovi docenti saranno necessari circa 3 miliardi di euro. Per l'esercizio finanziario 2015, primo anno di attuazione del piano, sarà quindi necessario impegnare un miliardo da settembre a dicembre. 
Dal 2016 docenti solo per concorso - Mai più "liste d'attesa" che durano decenni. Dal 2016, con la chiusura delle Graduatorie a Esaurimento, si diventerà docenti di ruolo solo per concorso: 40mila giovani qualificati nella scuola fra il 2016 e il 2019.
Carriera solo per merito - Ogni 3 anni, due docenti su tre avranno in busta paga 60 euro netti al mese in più "grazie a una carriera che premierà qualità del lavoro in classe, formazione e contributo al miglioramento della scuola". E' la "svolta meritocratica" che il governo vuole portare nel mondo della scuola. 
Stop alle supplenze - Come anticipato nei giorni scorsi, scompariranno le supplenze per come siamo abituati a conoscerle. Nelle Linee guida si prevede infatti di garantire alle scuole, grazie al piano di assunzioni, un team stabile di docenti per coprire cattedre vacanti, tempo pieno e supplenze, in modo da assicurare la continuità didattica. 
"Noi diciamo basta ai precari e alla supplentite, dobbiamo avere il coraggio di dire che si devono giudicare gli insegnanti e gli scatti devono essere sulla base del merito e non sulla base dell'anzianità", ha commentato il premier Matteo Renzi. 
In istituti Tecnici obbligo di alternanza con il lavoro - Alternanza Scuola-Lavoro obbligatoria negli ultimi tre anni degli istituti tecnici e professionali per almeno 200 ore l'anno. E potenziamento delle esperienze di apprendistato sperimentale. 
Dal 2015 online il registro nazionale dei docenti - In Rete dal 2015 un registro nazionale dei docenti per aiutare i presidi a migliorare la propria squadra e l'offerta formativa. E' un'altra delle proposte avanzate dall'esecutivo. Online verranno messi anche i dati di ogni scuola (budget, valutazione e progetti finanziati). L'Esecutivo intende anche coinvolgere presidi, docenti, amministrativi e studenti per individuare le cento procedure burocratiche più gravose per la scuola e abolirle. 
"Più inglese per non parlarlo come me" - Con una buona dose di autoironia, il presidente del Consiglio ha anche parlato dell'importanza dell'inglese: "Ci vuole l'insegnamento dell'inglese come lingua madre per evitare di parlarlo come lo parlo io: è un 'globish' più che un english". Non solo: "Io sono per più storia dell'arte, più musica, più educazione motoria e fisica. E più investimento nelle nuove tecnologie", ha aggiunto. 
"Un anno per rivoluzionare la scuola" - "Vi propongo un patto educativo, non l'ennesima riforma, non il solito discorso che propongono tutti i politici, una cosa diversa. Abbiamo un anno di tempo per rivoluzionare la scuola italiana", ha detto Renzi.
"Vi chiedo una mano, sarà meraviglioso" - "Vi chiedo una mano: i giorni che ci aspettano sono giorni meravigliosi, non buttiamoli via. Abbiamo il coraggio di provare insieme a disegnare la scuola che verrà e forse anche così l'Italia tornerà a essere custode della straordinaria bellezza che ha", ha concluso Renzi lanciando un appello al dialogo sulle Linee guida presentate. 
Giannini: "Tiriamo linea con il passato" - "Oggi tiriamo una linea col passato. Il percorso di rinnovamento coinvolgerà tutti". Lo ha twittato il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, in occasione della pubblicazione de "La buona scuola", le linee guida per riformare l'istruzione.


Fonte TGCOM

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