Post

Visualizzazione dei post da luglio, 2014

La festa della mamma: racconti, descrizioni, poesie e filastrocche, leggende.

E' sicuramente una delle feste più amate dai bambini e dai loro genitori: un'occasione per comunicare alla mamma tutto il bene che le vogliamo. Nel sito sono numerosi i post che potrebbero essere di spunto per le attività educativo didattiche. Ve li propongo, buona lettura! Eccovi i link relativi:  "La mia mamma": tema con schema di lavoro. Tema: La mia mamma (con relativo schema) "Mi ha fatto mia mamma" poesia di Gianni Rodari "La mamma", poesia di Ada Negri "Nostalgia", poesia da dedicare alla mamma di Antonio Giarola "Bambino", poesia di Alda Merini  Filastrocca a rima baciata: "Cara mamma," di Ercole Bonjean Racconto per la Festa della Mamma: unità didattica per la comprensione e l'interpretazione del testo. Accanto alla mamma racconto di Giovanni Papini - Lettura e comprensione del testo Mamma (la mia mamma) poesia di Francesca Jupe Poesia della mamma Festa della mamma Lettera

Prova d'ingresso per la quarta classe della scuola primaria. - Scheda stampabile

.........................................              ….................................... La lepre e la tartaruga La lepre un giorno si vantava con gli altri animali: - Nessuno può battermi in velocità - diceva - sfido chiunque a correre come me. La tartaruga, con la sua solita calma, disse: - Accetto la sfida. - Questa è buona – esclamò la lepre e scoppiò a ridere. -Non vantarti prima di aver vinto replicò la tartaruga. - Vuoi fare questa gara? -Così fu stabilito un percorso e dato il via. La lepre partì come un fulmine: quasi non si vedeva più, tanto era già lontana. Poi si fermò, e per mostrare il suo disprezzo verso la tartaruga si sdraiò a fare un sonnellino. La tartaruga intanto camminava con fatica, un passo dopo l'altro, e quando la lepre si svegliò, la vide vicina al traguardo. Allora si mise a correre con tutte le sue forze, ma ormai era troppo tardi per vincere la gara. La tartaruga sorridendo disse : " Non serve correre, bisogna partire in t

Dettato ortografico ed esercizi di grammatica per la scuola media.

Dettato ortografico di frasi Te l'ho ripetuto più vole ma non mi hai dato ascolto. Ho acquistato dell'ottimo tè inglese. L'hanno chiamato per un colloquio di lavoro l'anno scorso. Hai fame? Mangeremo dei panini al prosciutto sulla riva della spiaggia. I Romani, prima di partire per la guerra, edificavano templi alla dea Fortuna. Un'anziana signora, seduta su una panchina del parco, ripensa con nostalgia alla sua giovinezza. Trasforma nelle seguenti frasi i verbi all'infinito Spero che Lucia andare a riposare. Giorgio comprendere ben presto l'errore commesso. Non è bene che tu ti recare ai campionati regionali da solo, essere più tranquillo se ti fare accompagnare dalla professoressa. Si accorgere della sua assenza troppo tardi. Spero che Lucia vada a riposare. Giorgio comprese ben presto l'errore commesso. Non è bene che tu ti rechi ai campionati regionali da solo, sarei

Vocabolario per la scuola primaria - zampogna

Immagine
zampogna [zam-po-gna] nome femminile: strumento musicale a fiato costituito dall'innesto di alcune canne in un otre di pelle. "Le note musicali suonate dalla zampogna ispirano i poeti".

Le fiabe classiche - Il gatto con gli stivali

Immagine
Il gatto con gli stivali Molti anni fa morì un mugnaio che aveva tre figli. Aognuno di loro lasciò qualcosa: il più grande ereditò il mulino, il figlio di mezzo un asinello e il più piccolo un gatto. Il maggiore diventò mugnaio, il secondo andò in cerca di fortuna in groppa all'asino e l'ultimo si buttò in terra a piangere. “Che ci faccio con un gatto?” singhiozzava. “Che sarà di me?”. Il gatto sentendolo così disperato, si avvicinò e gli disse: “Non preoccuparti. Trovami un mantello, un cappello con una bella piuma e un paio di stivali nuovi. Al resto ci penso io”. Il ragazzo si asciugò le lacrime e obbedì. Il giorno dopo il gatto si infilò gli stivali e, veloce come il vento, corse al castello del re per fargli dono di un coniglio. “Questo è un regalo del mio padrone, il marchese di Carabas!” disse, offrendo il dono a sua Maestà. E per sette giorni di fila, si presentò ogni sera al re con nuovi doni: quaglie, lepri, fagiani. Al castello tutti erano di

Le fiabe classiche - Pollicino

Immagine
Pollicino C'era una volta un taglialegna che aveva sette figli. Lui e sua moglie li amavano molto, ma non avevano di che nutrirli, così una sera decisero di abbandonarli nel bosco. Il più piccolo dei sette era così piccolo che si chiamava Pollicino, ma in compenso aveva un gran cervello. Sentì il papà e la mamma parlare del loro progetto ed ebbe un'idea: “mentre ci portano nel bosco, lascerò cadere dei sassolini bianchi. Seguendoli troverò la via del ritorno”. Così fece e per quella volta i sette fratelli si salvarono. Quando però, la settimana dopo, i genitori li riportarono nel bosco, Pollicino non aveva con sé i sassolini, così lascio cadere delle briciole di pane. Ma gli uccellini se li mangiarono, e il bambino non seppe più ritrovare la strada. I sette fratelli erano tristi e impauriti, quando d'un tratto scorsero una luce brillare nella notte: era una casa! Pollicino bussò e, quando aprì una donna dall'aria gentile, le chiese ospitalità per la notte

I vostri preferiti degli ultimi sette giorni

La festa della mamma: racconti, descrizioni, poesie e filastrocche, leggende.

Verifica di analisi grammaticale per la classe quarta della scuola primaria. - Schede stampabili

Festa della mamma - "La mia mamma": tema con schema di lavoro.

Esercizi di analisi grammaticale per la classe terza della scuola primaria - Schede stampabili

Esercizi di analisi grammaticale per la classe quinta

La gita scolastica: testi con schema per la scuola primaria e media

TITOLI DI TEMI

Verifica di analisi logica per la classe quinta della scuola primaria

Tema: "Il mio cane" - Schema del testo descrittivo, relativo ad un animale, per la scuola primaria e media

Verifiche di fine anno (II quadrimestre) di italiano per tutte le classi della scuola primaria