“Chi
ben comincia è a metà dell'opera” recita un antico detto
popolare. Lo svolgimento di un buon testo nasce, a mio parere, da
questa premessa e, se questo è vero, non resta che lavorarci sopra
con i piccoli alunni e alunne. Partiamo nello svolgimento di questo
iter didattico indossando il saio francescano dell'umiltà e andando,
di volta in volta, a scoprire come i grandi della letteratura hanno
iniziato opere immortali.
“Quel
ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, …” così comincia
il celebre romanzo “I Promessi sposi” di Alessandro Manzoni, che introduce all'ambiente che sarà il teatro delle vicende di Renzo e Lucia.
“Nel
mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché
la diritta via era smarrita”, chi non ricorda l'inizio dell'immortale “Divina Commedia” di Dante Alighieri (Benigni docet).
Il sommo poeta introduce subito il lettore nell'inferno dantesco e,
nel contempo, con un'abilità linguistica straordinaria, sintetizza
in poche parole l'intera opera. Coinvolge il lettore e ne nutre
l'anima.
I
bambini e le bambine seguono con interesse questo lavoro e mi osservano con curiosità quando si accorgono che sono emozionato
mentre leggo. Osserviamo ora l'evolversi di questa importante unità
educativo didattica.
Le attività svolte in classe
Scoprire
cos'è un incipit.
Incipit
(letteralmente comincia) è una parola latina che significa inizio,
introduzione. La parte iniziale di un tema è quindi un incipit.
Recita un antico detto popolare “Chi ben comincia è a metà
dell'opera”. Iniziare bene un testo scritto può essere molto
importante per partire con il piede giusto e comporre un ottimo
svolgimento. L'incipit si può raccontare in diversi modi.
Scriviamone qualcuno.
In
modo tradizionale:
- C'era
una volta …
- Tanto
tempo fa …
In
modo ironico e spiritoso:
- “Due
leoni, un leopardo e una tigre erano al posto della gallina di mio
papà ...”
- “Mi
sembra un clown da quanto è simpatico ...”. Questo incipit dà il
titolo al libro “Il maestro sembra un clown”.
- Con
un dialogo: “Mamma vado a passeggiare”. “Vai pure Tommaso ma
stai attento alle macchine”.
Con
una descrizione:
- “Era
una notte buia e tempestosa ...”.
Con
un flash back:
- “Quando
avevo tre anni ...”.
Scriviamo
due incipit che rimarranno per sempre nella storia della letteratura.
Dante Alighieri comincia la “Divina Commedia” in questo modo:
“Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva
oscura ché la diritta via era smarrita ...”. Il sommo poeta
comincia il suo capolavoro universale con una metafora, la selva
oscura rappresenta la sua vita in un momento difficile e di profonda
crisi.
Alessandro
Manzoni comincia “I Promessi sposi” con un'immagine suggestiva
del lago di Como, per buona parte scenario del suo romanzo:
“Quel
ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno ...”.
Proviamo
a svolgere l'inizio di qualche tema sul quaderno di brutta copia; i
migliori li trascriveremo come esempio.
Titoli
di temi:
- Parlami
del tuo migliore amico.
- Quel
viaggio fu proprio interessante.
- Ho
un grande desiderio.
- Un
sogno.
Incipit
dei bambini e delle bambine
- Capelli
lunghi e dorati, occhi blu immenso e cristallini, colore del mare,
sempre allegra. Sì, sto proprio parlando … (Caterina)
- Non
posso parlare solo di una migliore amica, perché ne ho due: Chiara
e Francesca … (Elena)
- Finalmente
la scuola è finita! Ero molto impaziente ed emozionato perché
dovevo partire per la Toscana … (Stefano)
- Mentre
guardavo il fiume Impero arrivò improvvisamente un vento che
trasportava una bottiglia con un bigliettino, c'era scritto un
piccolo messaggio, diceva che dovevo partire per un lungo viaggio.
(Chiara)
- Quanti
desideri maturano nella mia mente, il più bello però è già
maturo. (Simone)
- In
una notte serena la luna e le stelle splendevano in cielo, mentre io
ero nel mio letto nel bel mezzo di un sogno. (Giorgia)
- Era
una notte priva di nuvole ma ricca di luce che le regalava la luna,
l'ideale per un sogno tutto a colori. (Giulia)
- Tutti
i miei desideri si sono avverati, ma secondo me il più interessante
non si realizzerà mai. (Gabriele)
- Solo
adesso ho capito che per realizzare il mio desiderio preferito dovrò
sacrificarne altri mille. (Davide)
(classe quinta, 2008)
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