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Inserire in un testo narrativo la parte descrittiva
Tema
Una passeggiata nel bosco
Era una bellissima giornata di primavera.
Io, la mia famiglia e alcuni amici decidemmo di andare nel bosco. Con tutto l'occorrente salimmo in macchina e ci dirigemmo verso le colline.
Arrivati, scendemmo dall'automobile e poi ci inoltrammo in un sentiero irto di ostacoli: dappertutto c'erano pietre e rami che erano caduti per alcune raffiche di vento.
In alto, gli alberi, con l'intrecciarsi dei loro rami, formavano quasi una galleria da cui filtrava qualche raggio di sole che ci illuminava.
Noi intanto continuavamo a camminare, inciampandoci di continuo.
Lungo il tragitto sentivamo gli uccellini cantare: i loro allegri cinguettii ci rendevano felici.
Il sole della tarda mattinata, alto nel cielo, ci riscaldava.
Io incominciavo ad essere stanca e sentivo anche un leggero languorino.
Andando avanti scorgemmo un immenso prato verde: vicino ad esso scorreva un ruscello di un colore azzurro limpido che tra le pietre formava una schiuma bianca.
Io proposi una sosta. Gli altri accondiscesero, anzi, presero dagli zaini i panini. Ci sedemmo al sole.
I fiori diffondevano nell'aria delicati profumi. I loro colori vivaci rallegravano l'ambiente.
Una lieve brezza rinfrescava la calda giornata.
Finito il pranzo decidemmo di seguire il corso del ruscello.
Il letto del piccolo corso d'acqua s'ingrossava e poi finiva, con nostra grande meraviglia, in uno stupendo laghetto, con le sponde basse; la temperatura dell'acqua consentiva una breve rinfrescata.
Noi chiedemmo ai nostri genitori se potevamo fare il bagno, ma loro ci dissero di no perché avevamo mangiato.
Quando arrivò l'ora tanto attesa, prendemmo la rincorsa e con un sonoro “splash”, piombammo nel laghetto. Ci divertivamo un mondo!
L'acqua era tanto trasparente e pulita che ci vedevamo i piedi. I pesciolini, spaventati, si erano nascosti sotto la sabbia e dietro le pietre.
Tutti cominciavano ad avere un po' di freddo e così decidemmo di uscire. Ci vestimmo, lasciammo asciugare i capelli al vento e, una volta pronti, ci rimettemmo in marcia.
Risalendo il ruscello si vedevano molti girini che giocavano tra di loro.
Riattraversammo il prato dove ci eravamo riposati; i fiori, data la tarda ora, si chiudevano per la notte.
Ripercorremmo il sentiero del bosco accorgendoci degli scoiattolini che rientravano nelle loro tane.
Arrivati alla macchina eravamo tutti molto stanchi.
Il sole era ormai tramontato dietro le colline e la notte stava arrivando per dominare il cielo.
(Marta - Chiara, classe quinta, 1998)
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