Un racconto per amare di più la natura e meno il cellulare: "Il Bosco Incantato di Pixel" (creato da Copilot microsoft)

**Il Bosco Incantato di Pixel** C'era una volta un bosco incantato chiamato Pixel, dove gli alberi sussurravano storie antiche e i fiori danzavano al ritmo del vento. In questo bosco magico, viveva un piccolo folletto di nome Luce, che aveva il potere di far brillare le cose con un semplice tocco. Un giorno, Luce notò che i bambini del villaggio vicino passavano tutto il loro tempo a fissare dei piccoli rettangoli luminosi, chiamati cellulari, dimenticandosi di giocare all'aria aperta. Preoccupato, Luce decise di usare la sua magia per mostrare ai bambini la bellezza della natura. Con un pizzico di polvere di stelle, Luce fece sì che ogni cellulare mostrasse immagini del bosco incantato. Gli alberi sembravano così reali che i bambini sentirono il profumo del muschio e il canto degli uccellini. Incantati, misero da parte i cellulari e corsero verso il bosco. Arrivati nel bosco, i bambini scoprirono un mondo di meraviglie. Inseguirono farfalle arcobaleno, costruirono castelli di

La descrizione della persona - Tema: "La maestra Tilde"

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La maestra Tilde

Presentazione del personaggio

La mia maestra si chiama Tilde, ci insegna tante cose della geografia, belle e interessanti.

Aspetto fisico

E’ di statura media e di corporatura un po’ robusta. I suoi capelli sono di colore argento scuro, sotto la sua lunga frangetta si muovono due begli occhi rotondi di color nocciola un po’ coperti dagli occhiali. Il suo naso è un po’ lungo abbellito da tante lentiggini. La bocca è spesso arrabbiata ma quando sorride spicca sempre un bel dentino d’oro.

Carattere, comportamento

E’ molto simpatica, ma certe volte se la facciamo arrabbiare ci fa saltare l’intervallo. Il suo unico difetto è che quando s’arrabbia tanto le esce perfino il fumo dalle orecchie come un toro inferocito.

Un breve episodio

Un giorno la maestra Tilde stava dettando, ad un tratto pronunciò il nome della città di Troia. Giovanni scoppiò in una sonora risata perché la maestra aveva pronunciato la parola Troia. La nostra classe capì che Troia era anche una brutta parolaccia. La maestra Tilde ci disse di sfogarci, di farci una bella risata ma poi di finirla.

Conclusione

La maestra dimostrò di essere proprio intelligente e comprensiva.


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