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La festa della mamma: racconti, descrizioni, poesie e filastrocche, leggende.

E' sicuramente una delle feste più amate dai bambini e dai loro genitori: un'occasione per comunicare alla mamma tutto il bene che le vogliamo. Nel sito sono numerosi i post che potrebbero essere di spunto per le attività educativo didattiche. Ve li propongo, buona lettura! Eccovi i link relativi:  "La mia mamma": tema con schema di lavoro. Tema: La mia mamma (con relativo schema) "Mi ha fatto mia mamma" poesia di Gianni Rodari "La mamma", poesia di Ada Negri "Nostalgia", poesia da dedicare alla mamma di Antonio Giarola "Bambino", poesia di Alda Merini  Filastrocca a rima baciata: "Cara mamma," di Ercole Bonjean Racconto per la Festa della Mamma: unità didattica per la comprensione e l'interpretazione del testo. Accanto alla mamma racconto di Giovanni Papini - Lettura e comprensione del testo Mamma (la mia mamma) poesia di Francesca Jupe Poesia della mamma Festa della mamma Lettera

Verifica di lingua italiana - l'apostrofo

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Verifica di lingua italiana - l'apostrofo Dettato ortografico I pesci nuotano nell'acquario. L'aquilone cade sull'albero. Mancano pochi giorni e poi comincia l'anno nuovo. Durante l'autunno gli scoiattoli dormono nelle tane scavate nell'albero. Dicembre è l'ultimo mese dell'anno. Per una volta il maestro sei tu Sara e Sally la ltro giorno giocavano sull'altalena. L in verno è la stagione che preferisco. Ho solo un ora di tempo, poi mi dovrò recare a llae reoporto. Sara e Sally l'altro giorno giocavano sull'altalena. L'inverno è la stagione che preferisco. Ho solo un'ora di tempo, poi mi dovrò recare all'aereoporto. Visualizza e stampa con Google Docs

Poesie di Natale

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Natale è Natale è la gioia nel cuore! E' cantare insieme, giocare, mangiare, ridere, pregare, essere felici: sì, tutti felici, insieme! Anonimo I nidi Chi abita sull'abete tra i doni e le comete? C'è un Babbo Natale alto quanto un ditale. Ci sono i sette nani, gli indiani, i marziani. Ci ha fatto il suo nido perfino Mignolino. C'è posto per tutti, per tutti c'è un lumino e tanta pace per chi la vuole, per chi sa che la pace scalda anche più del sole. Gianni Rodari Visualizza e stampa con Google Docs

"Pinocchio" di Carlo Collodi, capitolo XXXV: "Pinocchio in corpo al pescecane ... chi ritrova? Leggete questo capitolo e lo saprete"

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XXXV Pinocchio in corpo al pescecane ... chi ritrova? Leggete questo capitolo e lo saprete Pinocchio, appena che ebbe detto addio al suo buon  amico Tonno, si mosse brancolando in mezzo a quel buio,  e cominciò a camminare a tastoni dentro il corpo del Pesce- cane, avviandosi un passo dietro l’altro verso quel piccolo  chiarore che vedeva baluginare lontano lontano. E nel camminare sentì che i suoi piedi sguazzavano in  una pozzanghera d’acqua grassa e sdrucciolona, e quell’acqua  sapeva di un odore così acuto di pesce fritto che gli  pareva di essere a mezza quaresima. E più andava avanti, e più il chiarore si faceva rilucente  e distinto: finché, cammina cammina, alla fine arrivò: e  quando fu arrivato... che cosa trovò? Ve lo do a indovinare  in mille: trovò una piccola tavola apparecchiata, con sopra  una candela accesa infilata in una bottiglia di cristallo verde,  e seduto a tavola un vecchiettino tutto bianco, come se  fosse di neve o di panna montata, il quale

"Pinocchio" di Carlo Collodi, capitolo XXXVI: "Finalmente Pinocchio cessa d'essere un burattino e diventa un ragazzo"

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XXXVI Finalmente Pinocchio cessa d'essere un burattino e diventa un ragazzo Mentre Pinocchio nuotava alla svelta per raggiungere la  spiaggia, si accorse che il suo babbo, il quale gli stava a cavalluccio  sulle spalle e aveva le gambe mezze nell’acqua,  tremava fitto fitto, come se al pover’uomo gli battesse la  febbre terzana. Tremava di freddo o di paura? Chi lo sa? Forse un po’  dell’uno e un po’ dell’altro. Ma Pinocchio, credendo che  quel tremito fosse di paura, gli disse per confortarlo: – Coraggio babbo! Fra pochi minuti arriveremo a terra  e saremo salvi. – Ma dov’è questa spiaggia benedetta? – domandò il  vecchietto diventando sempre più inquieto, e appuntando  gli occhi, come fanno i sarti quando infilano l’ago. – Eccomi  qui, che guardo da tutte le parti, e non vedo altro che  cielo e mare. – Ma io vedo anche la spiaggia, – disse il burattino. –  Per vostra regola io sono come i gatti: ci vedo meglio di  notte che di giorno. Il povero Pinocchio f

I vostri preferiti degli ultimi sette giorni

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La gita scolastica: testi con schema per la scuola primaria e media

TITOLI DI TEMI

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Tema: "Il mio cane" - Schema del testo descrittivo, relativo ad un animale, per la scuola primaria e media

Verifiche di fine anno (II quadrimestre) di italiano per tutte le classi della scuola primaria