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La festa della mamma: racconti, descrizioni, poesie e filastrocche, leggende.

E' sicuramente una delle feste più amate dai bambini e dai loro genitori: un'occasione per comunicare alla mamma tutto il bene che le vogliamo. Nel sito sono numerosi i post che potrebbero essere di spunto per le attività educativo didattiche. Ve li propongo, buona lettura! Eccovi i link relativi:  "La mia mamma": tema con schema di lavoro. Tema: La mia mamma (con relativo schema) "Mi ha fatto mia mamma" poesia di Gianni Rodari "La mamma", poesia di Ada Negri "Nostalgia", poesia da dedicare alla mamma di Antonio Giarola "Bambino", poesia di Alda Merini  Filastrocca a rima baciata: "Cara mamma," di Ercole Bonjean Racconto per la Festa della Mamma: unità didattica per la comprensione e l'interpretazione del testo. Accanto alla mamma racconto di Giovanni Papini - Lettura e comprensione del testo Mamma (la mia mamma) poesia di Francesca Jupe Poesia della mamma Festa della mamma Lettera

Il testo umoristico: attività educativo didattiche per la scuola primaria

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Un testo divertente, umoristico, è sicuramente particolarmente adatto a sollecitare l'attenzione, l'interesse, la comprensione dei bambini, su svariate tipologie letterarie: dal racconto, alla favola, dalla poesia o la filastrocca, all'elaborazione di temi. A tal fine vi propongo alcuni link che potrebbero essere di spunto per le varie attività didattiche: Perché si dice "Chi dorme non piglia pesci"? Il testo umoristico: "Mal di pancia" - Analisi e comprensione del testo "Il nocciolo" di Lev Tolstoj - Lettura, comprensione, ed interpretazione del testo - La similitudine nel testo narrativo Le vocali - Filastrocca a rima baciata La strana bottega: "La ricetta dell'allegria" - Breve percorso educativo didattico Il tema di fantasia: "Il maestro e la torre d'oro" Analisi e comprensione di un testo umoristico: "La carota e la cipolla" "Il punto interrogativo" filastrocca di Gianni Rod

Il testo umoristico: "Mal di pancia" - Analisi e comprensione del testo

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Mal di fichi Alice e Tomaso erano a letto con il mal di pancia. - Troppi fichi - diceva il dottor Squarciafichi, il vecchio medico che li curava tutte le estati. - Troppi fichi - ripeteva la madre di Alice e Tomaso. - Tutte le estati è la stessa storia - diceva il padre di Alice e Tomaso. - Bisognerà far tagliare gli alberi di fichi - disse Alice - Sì, sì, così non succederà più - disse Tomaso. Gli sembrava un' ottima soluzione. - E io dovrei tagliare un albero perché voi siete disubbidienti? - disse il padre di Alice e Tomaso. - E' una assurdità, - aggiunse il dottor Squarciafichi - una vera assurdità. Siete due ... due ... Non gli veniva una parola diversa da quella già detta dal padre dei ragazzi. - Siamo due disubbidienti. E saremmo anche due disubbidienti e cattivi se volessimo anche far tagliare gli alberi di fichi disse Alice. - Brava, hai ragione - aggiunse Tomaso. Se padre, madre e il dottore sorridevano, era fatta. Sarebbero stati curati e lasciati i

"Il nocciolo" di Lev Tolstoj - Lettura, comprensione, ed interpretazione del testo - La similitudine nel testo narrativo

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Il nocciolo La mamma aveva comprato alcune susine per i suoi bambini e le aveva messe in un piatto. Giovannino non aveva mai mangiato susine e si avvicinava continuamente al piatto per fiutarle. Il loro profumino gli piaceva; egli aveva una gran voglia di assaggiarle. Quando Giovannino rimase solo nella stanza, non poté più resistere: prese una susina e la mangiò. La mamma, prima del pranzo, contò le susine e vide che ne mancava una. Lo disse sottovoce al babbo. Terminato il pranzo, il babbo domandò: - Uno di voi ha forse mangiato una susina? Tutti risposero di no. Giovannino diventò rosso come un gambero, ma rispose di no anche lui. No, proprio non ne aveva mangiate. - Non è bene che qualcuno di voi abbia mangiato una susina - disse il babbo facendosi pensieroso. - ma questo è niente. La cosa più grave è che le susine hanno un nocciolo, e se qualcuno, non sapendo come si mangiano le susine, inghiotte il nocciolo, il giorno dopo muore. Io temo che succeda qualcosa del genere.

Le vocali - Filastrocca a rima baciata

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Le vocali Che cose strambe! L'A ha due gambe, L'E con due braccia, l'O Tondo in faccia. Curioso è l'U che guarda in su, ma è più carino l'I col puntino. Lina Schwarz Visualizza e stampa Ti potrebbero interessare: Classe prima: il metodo globale fonematico Il testo poetico Il testo umoristico Scrittura creativa

La strana bottega: "La ricetta dell'allegria" - Breve percorso educativo didattico

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La strana bottega Un attore comico decise un giorno di cambiare mestiere. Aprì una bottega che chiamò del "Buon Umore". La bottega aveva grandi vetrine in cui erano messe in bella mostra le ricette del buon umore. Erano, queste, piccoli quadri di legno con il nome della ricetta, l'elenco degli ingredienti, le istruzioni da seguire e un disegno a colori che illustrava il risultato. All'interno del negozio c'erano annaffiatoi, bombolette spray, scatole, sacchetti, bustine varie,barattoli di coriandoli, maschere carnevalesche, specchi deformati, vasi finti, pentole di panna montata ... Ecco una ricetta di quelle esposte in vetrina: Ricetta per l'allegria Ingredienti : festa di compleanno; una dozzina di amici, tante canzonette, due bustine di petali di rosa, un arcobaleno sciolto nell'acqua. Istruzioni : mescolare il tutto e fare bollire a fuoco lento; mettere in un grande bicchiere il liquido ottenuto, succhiare con una cannuccia in buona c

Il tema di fantasia: "Il maestro e la torre d'oro"

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IL MAESTRO E LA TORRE D’ORO Una delle più grandi passioni del maestro era quella degli scacchi. Un giorno stava giocando a scacchi contro sua moglie, ad un tratto venne risucchiato da una torre e portato a Monte Scacco, il paese dove vivevano gli scacchi. Quando il maestro se ne accorse, diventò rosso per la contentezza. Passarono di lì le due regine, la bianca e la nera, che subito si innamorarono di lui. C’era però un problema, tutte e due non potevano sposarsi con il maestro; decisero così di fare una partita a scacchi. La vincitrice l’avrebbe sposato. Il maestro, terrorizzato, iniziò una partita difficile. La sua unica salvezza era quella di conquistare la torre d’oro per sfuggire alle due regine. Con un po’ di fatica il maestro riuscì ad avvicinarsi alla torre d’oro, come un fulmine se ne impossessò, ci entrò e… finalmente si ritrovò a casa e disse: «Questa sera guarderò un bel film e non giocherò più a scacchi».  Giacomo, classe terza  Visualizza e stampa Potreb

Analisi e comprensione di un testo umoristico: "La carota e la cipolla"

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La carota e la cipolla La carota era molto invidiosa della cipolla e diceva per me non piange mai nessuno. Mi tagliano a pezzetti e a fettine, mi pelano, mi friggono, mi grattugiano, me ne fanno di tutti i colori e mai uno che pianga per me. Avete mai visto qualcuno piangere per una carota? Non che le cipolle abbiano un destino migliore della carota, anche loro vengono affettate, bollite, arrostite, fritte e soffritte, mangiate anche crude nell'insalata, ma almeno tutti piangono per loro. Non c'è un cuoco o cuoca che non gli vengano gli occhi lucidi mentre si mette a tagliare una cipolla. Che cosa avrà mai la cipolla per essere così compatita? Luigi Malerba Analisi del testo Rispondi alle domande Perché la carota era invidiosa della cipolla? Perché la carota non disse alla cipolla? Perché, secondo te, tutti piangono per la cipolla? La carota era invidiosa della cipolla perché tutti piangevano per lei. La carota non disse mai nulla al

"I vestiti nuovi dell'imperatore" di Hans Christian Andersen - Lettura e comprensione del testo

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I vestiti nuovi dell'imperatore C'era una volta un imperatore che amava così tanto la moda da spendere tutto il suo denaro soltanto per vestirsi con eleganza. Non aveva nessuna cura per i suoi soldati, né per il teatro o le passeggiate nei boschi, a meno che non si trattasse di sfoggiare i suoi vestiti nuovi: possedeva un vestito per ogni ora del giorno, e mentre di solito di un re si dice: "È nella sala del Consiglio", di lui si diceva soltanto: "È nel vestibolo". Nella grande città che era la capitale del suo regno, c'era sempre da divertirsi: ogni giorno arrivavano forestieri, e una volta vennero anche due truffatori: essi dicevano di essere due tessitori e di saper tessere la stoffa più incredibile mai vista. Non solo i disegni e i colori erano meravigliosi, ma gli abiti prodotti con quella stoffa avevano un curioso potere: essi diventavano invisibili agli occhi degli uomini che non erano all'altezza della loro carica, o che erano sempliceme

Festa di Halloween: "Nella notte buia e scura", filastrocca di Ercole Bonjean

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Nella notte buia e scura Nella notte buia e scura or sfatiamo la paura. Tra un dolcetto, uno scherzetto, e un simpatico folletto; con in testa una zucchetta, arriviamo a una casetta. " Suona, suona il campanello!” invita il piccolo monello. Dalla calda sua dimora sbuca fuori una signora. Esce svelta dalla porta con in mano una gran torta. “ Via di corsa dal vicino, per un altro buon dolcino!". Ma proprio sul più bello, mentre suona il campanello, dalla cima del camino, scende giù uno scheletrino. Li insegue, li rincorre, li spaventa mentre corre. “ Che sfortuna! Che sfortuna!” grida forte anche la Luna. Or ritorna la paura, nella notte buia e scura. Ercole Bonjean   © Immagine: agriturismolabrezza Ti potrebbero interessare: "Dolcetto o scherzetto?" di Ercole Bonjean - Filastrocca a rima baciata per la Festa di Halloween Halloween - Filastrocca a rima

"Il punto interrogativo" filastrocca di Gianni Rodari

Il punto interrogativo C'era una volta un punto interrogativo, un grande curiosone con un solo ricciolone, che faceva domande a tute le persone, e se la risposta non era quella giusta sventolava il suo ricciolo come una frusta. Agli esami fu messo in fondo a un problema così complicato che nessuno trovò il risultato. Il poveretto, che di cuore non era cattivo, diventò per il rimorso un punto esclamativo. Gianni Rodari - Filastrocche in cielo e in terra Einaudi Ragazzi Link correlati a questo post: Antologia Il testo poetico Racconti, poesie e filastrocche, del maestro Ercole

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TITOLI DI TEMI

Festa della mamma: 12 maggio 2013. Testo di tipo descrittivo con schema di lavoro.

La gita scolastica: testi con schema per la scuola primaria e media

Festa della mamma. Lettura, comprensione ed interpretazione del testo.

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