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La festa della mamma: racconti, descrizioni, poesie e filastrocche, leggende.

E' sicuramente una delle feste più amate dai bambini e dai loro genitori: un'occasione per comunicare alla mamma tutto il bene che le vogliamo. Nel sito sono numerosi i post che potrebbero essere di spunto per le attività educativo didattiche. Ve li propongo, buona lettura! Eccovi i link relativi:  "La mia mamma": tema con schema di lavoro. Tema: La mia mamma (con relativo schema) "Mi ha fatto mia mamma" poesia di Gianni Rodari "La mamma", poesia di Ada Negri "Nostalgia", poesia da dedicare alla mamma di Antonio Giarola "Bambino", poesia di Alda Merini  Filastrocca a rima baciata: "Cara mamma," di Ercole Bonjean Racconto per la Festa della Mamma: unità didattica per la comprensione e l'interpretazione del testo. Accanto alla mamma racconto di Giovanni Papini - Lettura e comprensione del testo Mamma (la mia mamma) poesia di Francesca Jupe Poesia della mamma Festa della mamma Lettera

Riassunto "I Vampiri"

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Vampiri Il vampiro è una creatura della notte che si aggira in cerca di essere umani per succhiare loro la linfa vitale. È molto facile riconoscere un vampiro dal suo aspetto macilento e dalla carnagione mortalmente pallida. Attento alle sue labbra rosse, ai canini appuntiti e al lampo ipnotico degli occhi. Guarda anche le unghie lunghe e aguzze e le sopracciglia che si uniscono in mezzo alla fronte. Nota se ha i peli sul palmo delle mani e non fidarti mai di nessuno perché anche il tuo migliore amico potrebbe essere un vampiro. Poco tempo fa, i vampiri, vivevano solo nell'Europa Orientale mentre adesso vivono in tutto il mondo. I vampiri inglesi, leggono il “Times” e vanno in giro con l'ombrello nero; quelli italiani, invece, preferiscono bere il barbera e spolverano in continuazione le loro macchine. Guarda se ne vedi uno sotto casa tua! Se vedi un vampiro chino su di te nel tuo letto, non farti prendere dal panico, anzi fallo chiacchierare fino all'a

Riassumere un racconto: "I fantasmi nel barile di birra". Lettura e comprensione del testo

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Riassumere un racconto. I fantasmi nel barile di birra C'erano una volta cinque allegri piccoli fantasmi che a braccetto andavano zonzo per il mondo e ne combinavano di tutti i colori. In strada strappavano i cappelli agli uomini e se li mettevano in testa cosicché quelli, esterrefatti, vedevano i propri copricapi ballonzolare da soli, senza niente sotto, lungo la via. Facevano ululare i cani, soffiare i gatti e grugnire i maiali. Un giorno corsero nella cantina del ricco signor Berg a riposare e a rifocillarsi. Nella cantina c'erano bottiglie di vino e barili di birra. I fantasmi assaggiarono il vino, e assaggiarono anche la birra. Diventarono così allegri che si misero a cantare e a ballare, facendo un tale baccano che il signor Berg scese in tutta fretta a vedere di che cosa si trattasse. Nella cantina c'era una finestra che dava su un cortile e quattro fantasmi riuscirono a passare da lì e a scappare, ma per qualche motivo la finestra si richiuse

Riassunto: "Una ricetta infallibile".

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Riassunto Una ricetta infallibile Una volta la zia di Mac Shaugnassi, ci mandò la ricetta per lo sterminio degli scarafaggi. L'autore abitava in una casa pittoresca che, come tutte le altre case pittoresche, aveva screpolature e buchi che si notavano dall'esterno. Infatti, da queste fessure, entrò una schiera di topi appassionati per la ginnastica che usarono la cucina come palestra. La domestica non aveva obiezioni contro questi topi, anzi si divertiva ad osservarli. Passati alcuni giorni chiamammo Mac che ci disse gli ingredienti del veleno per sconfiggere gli scarafaggi. Subito andammo a comprare la ricetta. Dopo un po' arrivammo a casa e spargemmo il veleno per la cucina; Mac ci disse che entro tre giorni avremmo trovato gli scarafaggi tutti morti stecchiti. Invece, il veleno sembrava adatto al gusto degli animaletti. Passati dieci giorni incontrammo Mac e gli dicemmo che gli scarafaggi non erano morti. Questi ci disse di continuare a farli mangiare, c

"Come i corvi diventarono neri": analisi e comprensione del testo.

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Come i corvi diventarono neri Tanti anni fa, quando i treni andavano a vapore e buttavano fuori grandi sbuffi di fumo nero, i corvi erano gialli. Due corvi che vivevano  nel bosco insieme agli altri uccelli, non riuscivano a rassegnarsi alla loro voce gracchiante. Così un giorno scesero a valle ed inseguirono il fischio del treno, volarono in mezzo al fumo nero ma non riuscirono a catturare il fischio. "Eppure un giorno riusciremo a prendere quel fischio e faremo morire d'invidia tutti gli uccelli del bosco" pensavano i due corvi. Prova e riprova passarono gli anni e i due corvi gialli diventarono sempre più neri. Quando nacquero i piccoli erano neri anche loro e ancora oggi i corvi sono neri come il fumo che usciva dalle locomotive quando i treni andavano a vapore. Analisi e comprensione del testo Di che colore erano una volta i corvi? Com'era la loro voce? Com'era la voce degli altri uccelli? Cosa fecero per cambiare il suono della loro voce? R

Riassumere una breve favola: "L'asino e le spugne d'oro" di Esopo

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Una favola adatta ad una classe terza della scuola primaria. Nel post il riassunto della bambina, Alice, che scrive bene ed a ciò unisce una tecnica pittorica del tutto particolare, gradevole ed esemplificativa al massimo del testo letto anche grazie al buon uso dei fumetti abbinati alle illustrazioni dei fatti descritti. L'asino e le spugne d'oro Un asino che portava un carico di sale stava attraversando un fiume. Improvvisamente scivolò e cadde nell'acqua.  Il sale si sciolse e quando si rialzò si sentì più leggero.  Fu molto lieto dell'accaduto e si tenne a mente questa esperienza.  Capitò di rifare il viaggio stavolta con un carico di spugne.  Giunto sulla riva del fiume l’asino si ricordò del fatto precedente e pensò di lasciarsi cadere nell’acqua, credendo che il carico sarebbe diventato più leggero.  Accade però che le spugne si imbevvero e l'asino, non più capace di uscire dalla corrente, morì annegato. Esopo Riassunto L'asino e

Riassumere un breve testo: "La storia del cagnolino e dell'osso".

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La storia del cagnolino e dell'osso Una volta un cagnolino trovò un osso. Ad un certo punto arrivò un ca più grande che, ringhiando, spaventò il cagnolino, e l'osso finì nelle mani del cane più grande. Ma quando il cane cominciò a gustarsi l'osso, arrivò un cane più grosso. Voleva quell'osso anche lui! I due cani grandi ringhiarono, e fecero gli occhi cattivi cercando di attaccarsi l'un l'altro. Allora il cagnolino si infilò tra i due cani grandi, prese l'osso e scappò via. I due cani non se ne accorsero neppure. Link correlati a questo post: Testi utili per il riassunto, suddivisi per classe Testi per il riassunto per la classe 2^ e 3^ della scuola primaria Visualizza e stampa con Google Docs

Riassumere un breve testo: "La gallina ubriaca" - Classe 2^ scuola primaria

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Questo breve riassunto piace ai bambini e lo memorizzano facilmente. E' in genere il primo riassunto che assegno e quasi sempre con ottimi risultati. Senza schema, approfittando del fatto che l'autore usa solo il discorso indiretto. E' a mio parere adatto ad una seconda con alunni dotati di buone capacità, nel II quadrimestre, o per una terza classe della scuola primaria come avviamento a questa importante attività. Dipende da vari fattori extra scuola che determinano maggiore o minore rendimento scolastico, dalla realtà sociale ed economica che ognuno di noi si trova di fronte. Testo La gallina ubriaca Una gallina curiosa e ingorda fece un breve volo e si posò sul tavolo. Meo, il contadino, aveva lasciato lì un mezzo bicchiere di vino e la gallina ci ficcò il becco. Bevve e continuò a bere. Dopo un po’ cominciò a vedere due bicchieri, due tavoli, un doppio pollaio. Cercò di camminare, ma non si reggeva in piedi e cadde. Quando si rialzò credeva di essere

Schema per il riassunto

Il riassunto è stato per anni accantonato e ritenuto, erroneamente a mio parere, un'attività poco importante.  Personalmente lo ritengo tra i percorsi didattici a cui non si può rinunciare per consentire una buona preparazione di base del bambino. Allena alla sintesi e dà ordine al pensiero scritto ed orale. Una breve unità didattica a scopo esemplificativo:   Leggi il racconto, poi indica le frasi utili per fare il riassunto. C'era una volta un povero taglialegna, che andava nei boschi a far fascine per venderle in città e guadagnarsi il pane. Un giorno, mentre tornava a casa, l'accetta gli cadde nel fiume. Il poveretto si mise a piangere. Dal fiume venne fuori un vecchio con la barba bianca e gli domandò: “Perché ti lamenti?” “Mi è caduta l'accetta nel fiume e senza di essa io sono perduto”. Il vecchio, che era lo spirito di quel fiume, volle aiutarlo, si tuffò e riemerse con un'accetta tutta d'oro. Ma il taglialegna disse: “Questa non è la

Riassunto del testo: "Come i corvi diventarono neri"

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Come i corvi diventarono neri Tanti anni fa, quando i treni andavano a vapore e buttavano fuori grandi sbuffi di fumo nero, i corvi erano gialli. Due corvi che vivevano  nel bosco insieme agli altri uccelli, non riuscivano a rassegnarsi alla loro voce gracchiante. Così un giorno scesero a valle ed inseguirono il fischio del treno, volarono in mezzo al fumo nero ma non riuscirono a catturare il fischio. "Eppure un giorno riusciremo a prendere quel fischio e faremo morire d'invidia tutti gli uccelli del bosco" pensavano i due corvi. Prova e riprova passarono gli anni e i due corvi gialli diventarono sempre più neri. Quando nacquero i piccoli erano neri anche loro e ancora oggi i corvi sono neri come il fumo che usciva dalle locomotive quando i treni andavano a vapore. Visualizza e stampa

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