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La festa della mamma: racconti, descrizioni, poesie e filastrocche, leggende.

E' sicuramente una delle feste più amate dai bambini e dai loro genitori: un'occasione per comunicare alla mamma tutto il bene che le vogliamo. Nel sito sono numerosi i post che potrebbero essere di spunto per le attività educativo didattiche. Ve li propongo, buona lettura! Eccovi i link relativi:  "La mia mamma": tema con schema di lavoro. Tema: La mia mamma (con relativo schema) "Mi ha fatto mia mamma" poesia di Gianni Rodari "La mamma", poesia di Ada Negri "Nostalgia", poesia da dedicare alla mamma di Antonio Giarola "Bambino", poesia di Alda Merini  Filastrocca a rima baciata: "Cara mamma," di Ercole Bonjean Racconto per la Festa della Mamma: unità didattica per la comprensione e l'interpretazione del testo. Accanto alla mamma racconto di Giovanni Papini - Lettura e comprensione del testo Mamma (la mia mamma) poesia di Francesca Jupe Poesia della mamma Festa della mamma Lettera

Favola giapponese (Bunbuku Chagama)

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Bunbuku Chagama Un giorno il venditore ambulante Jinbei stava tornando a casa con il carretto pieno di cianfrusaglie raccolte durante il giorno quando all'improvviso sentì le grida di una ragazza. Vide quindi alcuni ragazzi che prendevano in giro una ragazzina indifesa. "Lasciatela in pace!" urlò Jinbei ed i ragazzi scapparono via di corsa. Quando però l'ambulante si voltò per parlare con la ragazzina,questa era sparita nel nulla. Sorpreso, continuò il suo cammino ma prima di tornare a casa decise di passare dal tempio buddista. Lì gli si fece incontro un monaco che, dopo averlo salutato gli disse: "Caro Jinbei sto cercando una teiera. Se per caso gliene capita una, me la porti e la pagherò il giusto prezzo". Tornato a casa Jinbei cominciò a mettere in ordine le cianfrusaglie che aveva preso durante il giorno. L'ambulante aveva l'abitudine di comprare un sacco di cose che nessuno sarebbe stato capace di vendere. Per questo motivo aveva la

La leggenda del girasole

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Lo strano fiore Un giorno, in un giardino, nacque un fiore strano: brutto, storto, con un enorme disco di bronzo sullo stelo sottile. Tutti gli altri fiori lo guardavano con disprezzo e non lo volevano vicino, per paura che la sua bruttezza nuocesse a loro dinanzi agli uomini. Gli animali del cortile, conigli, galline e persino i pulcini lo schernivano e lo chiamavano: "Brutto sgorbio e mostriciattolo" e altri nomignoli del genere. Il povero fiore soffriva, ma non si lamentava: taceva e guardava il Sole che amava e ammirava con tutte le sue forze. Il Sole si accorse di quell'umile e silenziosa adorazione e decise di premiare il fiore. Un giorno volse i suoi raggi splendenti al suo umile ammiratore, e alcuni di questi raggi rimasero attaccati al disco di bronzo, circondandolo di un'aureola d'oro. Allora il fiore crebbe al di sopra degli altri suoi compagni, alto e sottile, proteso verso il Sole. "Porterai il mio nome - gli disse il Sole - e sarai il m

La nebbia

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La nebbia Una nebbia leggera ingombra l'orizzonte. E' una nebbia uguale, soffice, trasparente, quasi un velo che non nasconde, ma dà una bellezza nuova al paesaggio. Tutto tace nella campagna. I torrenti sono gelati e asciutti; le mandrie fumano, sdraiate nelle tiepide stalle; i cani giacciono accovacciati, i gatti fan le fusa accucciati in un angolo del focolare. Solo si vedono da lontano i corvi disegnare una larga macchia nera, sulla distesa dei campi e, di tratto in tratto, a voli brevi e furtivi, i passeri si lanciano dai comignoli al piano e lo scricciolo dal cespuglio alla macchia. Antonio Stoppani Visualizza e stampa Link correlati a questo post: La descrizione di un fenomeno naturale: traccia del lavoro Il testo descrittivo Antologia Immagine: meteoweb

Lo scoiattolo

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Lo scoiattolino Era un animaletto corto corto, fulvo con una gran coda gonfia, gli occhietti tondi, e le orecchiette a punta, ma elastico, esperto in ogni sorta di acrobazia, e presto tornò a riempire di sé tutto il bosco. Indemoniato, da un ramo all'altro a corsettine, senza mai toccar terra, saltava su un abete, rimbalzava su un pino, s'arrampicava, appariva sul lago, faceva le provviste. Ne aveva dappertutto qua e là, e le dimenticava. Gettava pinoli in testa ai conigli, spariva, riappariva su un nido di gazza, spadellava uova. Quelli del vicinato non ci potevano più combattere. Fabio Tombari Visualizza e stampa Link correlati a questo post: Descrivo il mio cane (traccia del testo) Antologia Il testo descrittivo Immagine: youtube

Mattine di novembre

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Mattine di novembre Nelle mattine del principio di novembre il sole tiepido e bianco è disteso sulle campagne, dove il verde è ormai sparito. Quel sole bianco fa pensare a un immenso bucato steso ad asciugare. Sono le giornate che si chiamano "estate di San Martino". Dalle cantine viene l'odore del mosto. All'angolo della piazza riluce, sotto la padella di ferro nero, la bracia rossa per le castagne. Una vecchia aria di danza ristagna sotto il soffitto di travi, fra tele di ragno che sono d'argento. G. Raimondi Visualizza e stampa Link correlati a questo post: Autunno Antologia Immagine: senigallianotizie

L'inverno: racconti, poesie, filastrocche, temi; vari percorsi educativo didattici di apprendimento.

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Gli argomenti stagionali costituiscono un ottimo spunto per vari iter didattici e l'inverno non fa eccezione.  in questa sezione del sito potrete trovare del materiale che potrebbe risultare utile per i percorsi educativo didattici di apprendimento. I post presentano poesie, filastrocche e racconti su questo tema che appassiona le bambine e i bambini, motivandoli a fare bene. Eccovi l'elenco dei link che potrebbero interessarvi. Non siamo ancora precipitati nel freddo della stagione, ma la mia esperienza mi dice che il lavoro va imbastito prima, "il tempo è un malandrino che fugge" scriveva una mia alunna tanto tempo fa; com'è vero, ahimè! Eccovi tutti i post a disposizione del sito su questo importante argomento: Tutti i post relativi all'inverno Le quattro stagioni di Angiolo Silvio Novaro   Le quattro stagioni: filastrocche a rima baciata e alternata Racconti d'inverno: la leggenda della mammola Il pupazzo di neve: analisi del testo

"Il cane avido" di Fedro - Analisi ed interpretazione del testo

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Il cane che attraversa un fiume con un pezzo di carne Un cane che portava un pezzo di carne attraversando a nuoto un fiume, vide nello specchio delle acque cristalline la propria immagine, credette che una seconda preda fosse portata da un altro cane e volle strapparla; ma la sua avidità fu presa in trappola: lasciò cadere il cibo che teneva in bocca e per giunta non riuscì neppure a toccare quello che gli faceva gola. Molto spesso chi desidera l'altrui bene viene punito. Fedro Analisi del testo Chi è il protagonista di questa storia? Dove si svolgono i fatti? Cosa vide il cane nelle acque del fiume? Cosa fece? Come termina questa favola? Qual è la morale di questo racconto? Illustra la favola, in sequenza temporale, con il disegno e i fumetti. Visualizza e stampa Immagine: sportoutdoor24 Link correlati a questo post: Lettura e comprensione del testo Il testo narrativo Antologia

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Esercizi di analisi grammaticale per la classe quinta

TITOLI DI TEMI

Festa della mamma: 12 maggio 2013. Testo di tipo descrittivo con schema di lavoro.

La gita scolastica: testi con schema per la scuola primaria e media

Festa della mamma. Lettura, comprensione ed interpretazione del testo.

Verifiche di fine anno (II quadrimestre) di italiano per tutte le classi della scuola primaria