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La festa della mamma: racconti, descrizioni, poesie e filastrocche, leggende.

E' sicuramente una delle feste più amate dai bambini e dai loro genitori: un'occasione per comunicare alla mamma tutto il bene che le vogliamo. Nel sito sono numerosi i post che potrebbero essere di spunto per le attività educativo didattiche. Ve li propongo, buona lettura! Eccovi i link relativi:  "La mia mamma": tema con schema di lavoro. Tema: La mia mamma (con relativo schema) "Mi ha fatto mia mamma" poesia di Gianni Rodari "La mamma", poesia di Ada Negri "Nostalgia", poesia da dedicare alla mamma di Antonio Giarola "Bambino", poesia di Alda Merini  Filastrocca a rima baciata: "Cara mamma," di Ercole Bonjean Racconto per la Festa della Mamma: unità didattica per la comprensione e l'interpretazione del testo. Accanto alla mamma racconto di Giovanni Papini - Lettura e comprensione del testo Mamma (la mia mamma) poesia di Francesca Jupe Poesia della mamma Festa della mamma Lettera

Testi utili per il riassunto, la lettura e la comprensione del testo

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Guizzino In un angolo lontano del mare viveva una famiglia di pesciolini tutti rossi. Solo uno era nero.  Nuotava più veloce degli altri, si chiamava Guizzino.  Un brutto giorno, un grosso tonno feroce e molto affamato  apparve tra le onde. In un solo boccone ingoiò tutti i pesciolini rossi.  Solo Guizzino riuscì a fuggire.  Nuotò lontano, era spaventato e molto triste. Ma il mare era pieno di sorprese. Guizzino vide una medusa dai colori dell’arcobaleno, tanti pesci, tantissime conchiglie e un ‘anguilla lunghissima.  Nuotando tra una meraviglia e l’altra Guizzino si sentì di nuovo felice. La tartarughina malinconica Mamma orsa era davvero triste a vedere quella tartarughina malinconica che stava sotto gli alberi a sospirare.  Era sola, senza nessuno, infatti tutti i suoi amici erano partiti in vacanza e lei, la piccola tartaruga, era rimasta a casa perché aveva il morbillo.  Mamma orsa pensò di rimediare e cercò qualcosa da regalare a quella piccola tartaruga. Andò a veder

Programmazione annuale di geografia per le classi terze della scuola primaria

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Premessa metodologica La programmazione di geografia tiene conto di quanto disposto dai Programmi Ministeriali del 1985 che sono da ritenersi prescrittivi per le mete ed i contenuti dell'apprendimento. Su come attuarli occorre tenere conto dei cambiamenti avvenuti a livello planetario per cause naturali ed antropiche e delle poche ore a disposizione nell'arco dell'anno, circa 32. Ancora una volta deve subentrare la deontologia professionale del gruppo dei docenti, a cui va l'obbligo di non dimenticare il concetto di unitarietà dell'insegnamento e della trasversalità delle materie di studio da cui deriva la necessità di non procedere per compartimenti stagni che vanno a svantaggio di tutti. Vi sono numerosi esempi di come questa impostazione su cui credo, almeno a livello di intenti, non vi siano dubbi in quanto procede secondo la logica del buon senso dell'insegnante. Poniamo l'esempio di un dettato che da un lato coglie l'obiettivo e la compe

Programmazione di lingua italiana classe terza

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Programmazione di lingua italiana classe terza 1° Bimestre 1.         Scrivere correttamente parole con difficoltà ortografiche. 2.         Leggere e comprendere un testo. 3.         Elaborare frasi (prerequisit i) . 4.         Scoprire che cosa è il nome e come lo si può riconoscere. 5.         Riconoscere i nomi di persona, di animale, di cosa. 6.         Riconoscere il genere maschile ed il genere femminile dei nomi. 7.         Riconoscere il numero singolare e plurale. 8.         Distinguere i nomi propri dai nomi comuni. 2° Bimestre 9.         Riconoscere i nomi collettivi. 10.     Riassumere un breve e facile testo. 11.     Conoscere i nomi composti. 12.     Riconoscere i nomi primitivi e i nomi derivati. 13.     Riconoscere i nomi alterati. 14.     Conoscere e saper usare gli articoli. 15.     Imparare a raccontare un’esperienza. 16.     Imparare ad usare la punteggiatura. 17.    

Compiti per le vacanze estive per la classe terza

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Compiti per le vacanze estive per la classe terza Si propone la lettura del libro “Il principe Felice ed altre storie” di Oscar Wilde, casa editrice Piccoli. Al termine di ogni capitolo gli alunni troveranno un questionario. Dovranno rispondere alle domande relative al primo, al secondo ed al quarto capitolo utilizzando l'esempio di lavoro svolto a scuola. Gli alunni potranno eseguire i compiti servendosi del quaderno attualmente in uso, senza doverne acquistare appositamente uno nuovo. Le schede operative che si trovano al termine del romanzo sono facoltative. Visualizza e stampa con Google Docs

Filastrocca di primavera

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Filastrocca colorata Giornate noiose, piovose, dispettose. Cielo nero, triste, severo. Ma ruota la Terra, da Caracas a Gibilterra, poco poco, pochino, da Pechino sino a Berlino. E’ già festa di colori, dolci musiche ed odori. Gira gira il calabrone, con la solita passione. In maglietta gialla gialla vola vola una farfalla. Non fuggire Primavera ed illumina la sera. Ercole Bonjean   © Visualizza e stampa con Google Docs

I nomi primitivi e i nomi derivati: spiegazioni ed esercizi relativi.

Scoprire i nomi primitivi e i nomi derivati Analizziamo i seguenti nomi: cartoleria, cartiera, cartiera. La radice che dà origine a questi nomi è cart-a. In grammatica carta si dice nome primitivo. Cartiera, cartella, cartoleria si chiamano nomi derivati e formano la famiglia del nome carta. Scopriamo i derivati delle seguenti parole: latte, pesca. cane, cavallo. LATTE > latticino - latteria - lattante PESCA > pescatore - peschereccio - pescheria PANE > panificio - panettiere - panino - panetteria - panettone CAVALLO > cavaliere - cavalleria - cavalcatura Ricaviamo dai nomi primitivi i corrispondenti nomi derivati: frutto > frutteto mare > mareggiata giorno > giornale salame > salumiere ora > orario campana > campanaro benzina > benzinaio orologio > orologiaio castello > castellana Terra > terrestre pelliccia > pellicceria violino > violinista acqua > acquario orto > ortaggio cane > canile tempo

I nomi primitivi e i nomi derivati; i nomi alterati : spiegazioni ed esercizi relativi.

I nomi primitivi e i nomi derivati Si dice primitivo un nome che non deriva da nessun altro nome. Si dice derivato un nome che deriva da un nome primitivo. Esempio: fiore > nome primitivo fioraio > nome derivato Trova alcuni nomi che derivano da acqua: acqua > acquazzone > acquario > acquolina Ricava dai seguenti nomi derivati i corrispondenti nomi primitivi: boscaiolo > bosco marea > mare scolaresca > scuola pescivendolo > pesce I nomi alterati I nomi alterati indicano una qualità del nome da cui derivano, senza modificarne il significato. Si ottengono unendo alla radice particolari suffissi : diminutivi > (ino - icino - icello) accrescitivi > ( one ) vezzeggiativi > (etto - uccio - uzzo) dispregiativi > (accio) Esempio: scarp - a > scarp - etta > scarp - ina > scarp - accia Completa le seguenti frasi con i nomi alterati suggeriti dalle indicazioni fra parentesi.

Il testo narrativo fantastico: "Babbo Natale e le renne", scheda con lo schema del lavoro.

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Costruire un testo di tipo narrativo fantastico Personaggi Babbo Natale, le renne, il medico Polosalus, mago Sapiens. Problema Mancano oramai pochi giorni a natale e le renne hanno la febbre alta; se non guariscono in breve tempo i bambini di tutto il mondo non riceveranno i regali. Il medico Polosalus tenta di guarirle ma non vi riesce e la febbre continua a salire. Soluzione del problema Babbo Natale chiede aiuto a Mago Sapiens che prepara una pozione magica a base di latte caldo miele e tantotanto zucchero. Conclusione Le renne trascorrono una notte tranquilla. Al risveglio la febbre è scomparsa e scalpitano per poter cominciare a volare sopra i tetti di tutto il mondo e donare regali ai bambini. Scriviamo la storia Mancano oramai pochi giorni al Natale e Babbo Natale ha preparato i regali per soddisfare le richieste di tutti i bambini del mondo. Comincia a preparare la slitta e, come ogni mattina, si reca nella grande stalla del Polo Nord per dare la col

Correttezza ortografica:uso della lettera h: a come preposizione semplice, ha come voce del verbo avere. - Verifica d'ortografia per la classe 3^; I quadrimestre

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Quando è corretto usare la lettera h? a - ha ; o - ho ; ai - hai - Geanina va a casa Proviamo a sostituire la a con il verbo aveva. - Geanina va aveva casa. Ha senso? No, è quindi corretto non mettere la lettera h. - Martina ha studiato la lezione. Proviamo a sostituire la ha con il verbo aveva. - Martina aveva studiato la lezione. Ha senso? Sì, è quindi corretto usare la lettera h . RICORDO   Se in una frase la parola a è preposizione semplice niente h ( non ha senso ). Se invece la parola ha valore di verbo occorre usare la lettera h . Verifica di lingua italiana Ascolto, rifletto, scrivo, rileggo. I) Nicole va a scuola. II) Simone ha sonno. III) Marco ha mangiato una pizza. IV) Imen ha telefonato a Martha. V) Andrea scrive un messaggio email a Sara. VI) Riccardo ha risposto in modo corretto all'insegnante. VII) Geanina va a pescare con il suo amico Paolo. VIII) Alessia in

I vostri preferiti degli ultimi sette giorni

La festa della mamma: racconti, descrizioni, poesie e filastrocche, leggende.

Festa della mamma - "La mia mamma": tema con schema di lavoro.

Verifica di analisi grammaticale per la classe quarta della scuola primaria. - Schede stampabili

Esercizi di analisi grammaticale per la classe terza della scuola primaria - Schede stampabili

Esercizi di analisi grammaticale per la classe quinta

TITOLI DI TEMI

La gita scolastica: testi con schema per la scuola primaria e media

Festa della mamma: 12 maggio 2013. Testo di tipo descrittivo con schema di lavoro.

Verifiche di fine anno (II quadrimestre) di italiano per tutte le classi della scuola primaria

Festa della mamma. Lettura, comprensione ed interpretazione del testo.