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La festa della mamma: racconti, descrizioni, poesie e filastrocche, leggende.

E' sicuramente una delle feste più amate dai bambini e dai loro genitori: un'occasione per comunicare alla mamma tutto il bene che le vogliamo. Nel sito sono numerosi i post che potrebbero essere di spunto per le attività educativo didattiche. Ve li propongo, buona lettura! Eccovi i link relativi:  "La mia mamma": tema con schema di lavoro. Tema: La mia mamma (con relativo schema) "Mi ha fatto mia mamma" poesia di Gianni Rodari "La mamma", poesia di Ada Negri "Nostalgia", poesia da dedicare alla mamma di Antonio Giarola "Bambino", poesia di Alda Merini  Filastrocca a rima baciata: "Cara mamma," di Ercole Bonjean Racconto per la Festa della Mamma: unità didattica per la comprensione e l'interpretazione del testo. Accanto alla mamma racconto di Giovanni Papini - Lettura e comprensione del testo Mamma (la mia mamma) poesia di Francesca Jupe Poesia della mamma Festa della mamma Lettera

Oscar Wilde: racconti per la scuola primaria e media, lettura e comprensione del testo. - Una poesia "Pasqua"

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Oscar Wilde nacque a Dublino nel 1854. Eccezionale scrittore: geniale e poliedrico, ritroviamo tra i suoi numerosi scritti dei racconti che si prestano ad interessanti percorsi di apprendimento per la scuola primaria e media. Nel racconto il Gigante Egoista le alunne e gli alunni si possono immergere in una storia che sollecita le emozioni ed è propedeutica per imparare a scrivere bene. Diversa è la storia del celebre romanzo "Il fantasma di Canterville" dove umorismo e una vena di tristezza si fondono in un mirabile connubio. La poesia "Pasqua" è una poesia da leggere e centellinare come il buon vino, adatta principalmente per la scuola media più che per la scuola primaria perché di non facile decodificazione. Non mi resta che augurarvi una buona lettura e un buon proficuo lavoro: "Il Gigante Egoista" racconto di Oscar Wilde: lettura e comprensione del testo, approfondimenti grammaticali "Il fantasma di Canterville" romanzo di Oscar Wilde, lettu

"Il Gigante Egoista" racconto di Oscar Wilde: lettura, comprensione del testo, approfondimenti grammaticali.

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Il Gigante Egoista: lettura e comprensione del testo (prima parte) Ogni pomeriggio, terminata la scuola, i bambini andavano a giocare nel giardino del Gigante. Era un grande, bellissimo giardino ricoperto di tenera erbetta verde. Qua e là sull'erbetta, spiccavano fiori simile a stelle; in primavera i dodici peschi si ricoprivano di fiori rosa e di perla, e in autunno, davano i frutti. Gli uccellini si posavano sugli alberi e cantavano così dolcemente che i bambini fermavano i loro giochi per ascoltarli. - Come siamo felici qui!- si dicevano l'un l'altro. Un giorno il Gigante ritornò. Era stato a far visita al suo amico, l'Orco della Cornovaglia, e vi era rimasto per sette anni. Trascorso questo periodo, egli aveva detto tutto quel che aveva dire perché la sua conversazione era limitata, e quindi decise di ritornare al castello. Al suo arrivo vide i bambini che giocavano nel giardino.  - Che cosa state facendo voi qui?- esclamò con voce burbera,

Ritorna la primavera - Brano tratto da "Il Gigante Egoista" di Oscar Wilde - Lettura e comprensione del testo - Approfondimenti grammaticali

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Il Gigante Egoista: lettura e comprensione del testo (seconda parte) Una mattina il Gigante se ne stava a letto quando udì una dolce musica. Era una musica che risuonava tanto dolce alle sue orecchie che pensò fossero di musicanti del re che passavano nelle vicinanze. In realtà era solo un piccolo fanello che cantava fuori dalla sua finestra, ma da tanto tempo non udiva un uccellino cantare nel suo giardino, che gli sembrò la più meravigliosa melodia del mondo. La Grandine cessò di danzare sulla sua testa, il Vento del Nord smise di fischiare e un profumo delizioso giunse attraverso la finestra aperta. - Credo che finalmente la primavera sia venuta - disse il gigante; balzò dal letto e guardò fuori. E cosa vide? Una visione meravigliosa. I bambini erano entrati attraverso un'apertura del muro e sedevano sui rami degli alberi. Su ogni albero che il gigante poteva vedere c'era un bambino. Gli alberi, felici di riavere i bambini, s'erano ricoperti di fiori e dolce

"Pasqua" poesia di Oscar Wilde

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Pasqua Le trombe argentee squillarono nella Cupola:        La gente cadde in ginocchio a terra emozionata:        E recato sul collo degli uomini io vidi, Come un gran Dio, il Santo Signore di Roma. Sacerdotale, egli portava una veste più bianca della spuma,        E, regale si paludava in rosso maestoso,        Tre corone d'oro gli si levavano alte sul capo: In splendore e in luce il Papa passò. Furtivamente il mio cuore ripercorse ampi deserti d'anni         Fino a Uno che vagò presso un mare solitario,         Ed invano cercò un luogo di riposo:         “Le volpi han tane, e ogni uccello ha il nido. Io, solo io, debbo vagare stanco, Piegarmi i piedi, e bere vino e sale di lacrime. Oscar Wilde Visualizza e stampa Ti potrebbero interessare: Il paese delle uova di cioccolato "E' Pasqua!" di Maria Grazia Bucceri Racconto di Pasqua "La Risurrezione" di Giovanni Papini "Pasqua" di Os

Compiti per le vacanze estive: "Il Gigante Egoista" di Oscar Wilde

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I compiti per le vacanze estive non sono certo amati da tutti gli alunni, tuttavia ritengo possano risultare utili qualora soddisfino determinati requisiti: E' bene siano eseguiti almeno dopo un mese dal termine delle lezioni per dare il tempo alle bambine ed ai bambini di riposarsi adeguatamente. Vanno svolti con gradualità: non tutti all'inizio non tutti alla fine dell'estate. E' necessario non studiare nelle ore più calde, ma nelle ore più fresche del mattino e della sera. Le attività non devono essere noiose: a tal scopo consiglio la lettura di racconti o romanzi che appassionino, con le relative schede operative. A partire dalla seconda classe, come esercizio per le vacanze estive, assegno un romanzo da leggere; al termine di ogni capitolo gli alunni si esercitano utilizzando un questionario che ripercorre il testo letto sia a livello referenziale, sia a livello interpretativo. E' un lavoro collaudato negli anni che consiglio. Il Gigante Egoista:

Il Gigante Egoista di Oscar Wilde

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Il Gigante Egoista Ogni pomeriggio, terminata la scuola, i bambini andavano a giocare nel giardino del Gigante. Era un grande, bellissimo giardino ricoperto di tenera erbetta verde. Qua e là sull'erbetta, spiccavano fiori simile a stelle; in primavera i dodici peschi si ricoprivano di fiori rosa e di perla, e in autunno, davano i frutti. Gli uccellini si posavano sugli alberi e cantavano così dolcemente che i bambini fermavano i loro giochi per ascoltarli. - Come siamo felici qui!- si dicevano l'un l'altro. Un giorno il Gigante ritornò. Era stato a far visita al suo amico, l'Orco della Cornovaglia, e vi era rimasto per sette anni. Trascorso questo periodo, egli aveva detto tutto quel che aveva dire perché la sua conversazione era limitata, e quindi decise di ritornare al castello. Al suo arrivo vide i bambini che giocavano nel giardino.  - Che cosa state facendo voi qui?- esclamò con voce burbera, e i bambini scapparono. - Il mio giardino è il mi

"Pasqua" di Oscar Wilde (in italian and english version)

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Easter day The simple trumpetsrang across the Dome         The people knelt upon the ground with awe:        And born upon the necksof men I saw, Like some great God, the Holy Lord of Rome. Priest like, he wore a robe more white than foam,        And king-like,swathed himself in royal red,        Three crowns of gold rose high upon his head: In splendour and in light the Pope passed home. My hearth stole back across wide wastes of years        To one who wandered by a lonely sea,        And sought in vain for any place of rest:        “Foxes have holes, and every bird its nest. I, only I, must wander wearily, And bruise my feet, and drink wine salt with tears” Pasqua Le trombe argentee squillarono nella Cupola:        La gente cadde in ginocchio a terra emozionata:        E recato sul collo degli uomini io vidi, Come un gran Dio, il Santo Signore di Roma. Sacerdotale, egli portava una veste più bianca della spuma,        E, regale si p

Il fantasma di Canterville di Oscar Wilde - Analisi e comprensione del testo - Compiti per le vacanze estive

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A partire dalla seconda classe, come esercizio per le vacanze estive, assegno un romanzo da leggere; al termine di ogni capitolo gli alunni si esercitano utilizzando un questionario che ripercorre il testo letto sia a livello referenziale, sia a livello interpretativo. E' un lavoro collaudato negli anni che consiglio. Come svolgere i compiti delle vacanze estive (esempio) Il fantasma di Canterville di Oscar Wilde Capitolo primo Perché tutti avevano consigliato al signor Otis di acquistare Canterville Chase? Tutti avevano consigliato al signor Otis di acquistare il castello di Canterville Chase perché si pensava fosse abitato da fantasmi. Da dove proviene il signor Otis? Il signor Otis proviene dagli Stati Uniti. Durante il corso dei secoli quali persone aveva spaventato il fantasma di Canterville Chase?  Visualizza e stampa con Google Docs

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La festa della mamma: racconti, descrizioni, poesie e filastrocche, leggende.

Festa della mamma - "La mia mamma": tema con schema di lavoro.

Verifica di analisi grammaticale per la classe quarta della scuola primaria. - Schede stampabili

Esercizi di analisi grammaticale per la classe terza della scuola primaria - Schede stampabili

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TITOLI DI TEMI

La gita scolastica: testi con schema per la scuola primaria e media

Festa della mamma: 12 maggio 2013. Testo di tipo descrittivo con schema di lavoro.

Verifiche di fine anno (II quadrimestre) di italiano per tutte le classi della scuola primaria

Festa della mamma. Lettura, comprensione ed interpretazione del testo.