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Nelson Mandela
Nelson
Rolihlahla Mandela è stato un politico, un attivista e il Presidente
del Sudafrica per alcuni anni. Egli nacque il 18 luglio 1918 e
fu chiamato Nelson solamente quando cominciò a frequentare il
collegio di Healdtown dove l’ insegnante sceglieva dei nomi diversi
per i ragazzi sudafricani in modo da non dover pronunciare gli
stravaganti nomi tribali. Suo padre era un capotribù e
sfortunatamente lo perse all’ età di nove anni. Era un ragazzo
molto intelligente e ebbe molto successo nello studio e nello sport.
Studiò legge presso la Fort Hare University ma la lasciò nel 1939
dopo varie proteste studentesche. Un po’ di tempo dopo rifiutò di
sposare la donna che la famiglia gli aveva scelto e andò a vivere a
Johannesburg. Riprese gli studi e diventò avvocato nel 1942.
Nel
1944 entrò nell’ ANC che è il Congresso Nazionale Africano e lì
diventò la giuda della sezione giovanile. Quest’ organizzazione
lottava per i diritti e la libertà dei neri dato che in quel periodo
non avevano nessuna voce politica, non potevano votare o acquistare
terre. I governi erano dei bianchi e invece i neri svolgevano lavori
molto umili tipo lavorare nelle miniere o nelle fabbriche. In
questo periodo conobbe la sua prima moglie. Nel 1948 il governo
sudafricano approvò la legge di tenere bianchi e neri separati
chiamata “apartheid”. Questa norma li obbligava a vivere e
lavorare separatamente ed erano proibiti i matrimoni interrazziali.
Queste restrizioni riguardavano anche i bambini i quali non potevano
andare a scuola o giocare con altri con il colore della pelle diverso
dal loro.
Nel
1952 Nelson avvia il primo studio legale, specializzato in queste
leggi e portava avanti la propria attività con l’ ANC e il partito
piaceva speciamente a quelli che si opponevano all’ Apartheid. Egli
si ispirava a Ghandi e riteneva che la violenza fosse inutile per
riuscire a pareggiare i diritti ma nonostante questo divenne un
grosso bersaglio delle autorità a tal punto che gli resero difficile
anche parlare in pubblico.
Nel
1959 venne arrestato per un’ accusa di alto tradimento e dopo un
processo di 5 anni verrà liberato nel 1961.
Nel
1960 a Sharpeville si svolse una protesta molto violenta nella quale
morirono o si ferirono molti protestanti e così i bianchi
approfittarono di questo avvenimento per rendere non legali i partiti
antirazzisti.
Gli
attivisti si trovano a dover fare tutto illegalmente e Mandela,
ricercato dalla polizia, dovette nascondersi e andò in Algeria. Nel
1963 tornò e fu subito arrestato e condannato all’ orgastolo all’
età di 47 anni. Dal 1964 al 1982, insieme ad altri componenti dell’
ANC venne mandato al carcere di massima sicurezza di Robben Island.
Durante il periodo di prigionia durato 18 anni si ammalò di
tubercolosi e il governo sudafricano cercò di donargli delle offerte
ma lui le rifiutava. La sua prigionia diede sfogo a molte proteste e
l’ 11 febbraio del 1990 venne liberato e nel 1991 ritornò il
leader dell’ ANC. Nel 1994 i neri hanno iniziato a votare e
Mandela, dato che si era candidato come presidente ottenne la
maggioranza di voti.
Grazie
alla sua carica politica il Sudafrica cercò di risolvere varie
tematiche che hanno da sempre penalizzato e danneggiato le persone di
colore. Nel 1997 si ritirò dall’ essere il leader dell’ ANC e
dopo alcuni anni abbandonò la politica in generale ma nonostante
questo continuò a battersi per la giustizia. Morì il 5
dicembre 2013.
Personalmente
trovo che lui sia un esempio da seguire dato che non si è mai arreso
e ha sempre combattuto per i suoi ideali e ha cercato di migliorare
la vita di persone che da molto tempo venivano e vengono screditate e
danneggiate sia mentalmente che fisicamente. Il razzismo è un tema
molto delicato e spesso viene preso con troppa superficialità ma le
persone che non hanno la pelle bianca hanno lottato per moltissimi
anni per avere dei diritti e trovo che si debbano approfondire questi
concetti per sensibilizzare e far capire alla gente che è un
argomento molto serio. Nelson Mandela lo considero un eroe e spero
che nella mia generazione ci saranno persone come lui.
Beatrice
Pozzo, 3^ media
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