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Racconto basato
sulla foto.
Svolgimento:
È
incredibile come in certi casi la ricchezza e il destino influiscano sul tuo
stile di vita. Queste due bambine sono state molto sfortunate.
Una volta la
loro famiglia aveva un negozio di scarpe e pur non avendo particolari lussi e
privilegi riuscivano lo stesso a vivere bene. Erano in sette: i due
genitori, tre figli maschi e due figlie femmine. In quella casa c’era sempre
stato un bel clima ma un giorno qualcosa ha cambiato tutto. Il padre,
tornando a casa, era stato ucciso perché dei ladri avevano cercato di derubarlo
però lui aveva opposto resistenza.
La madre non
riusciva più a mantenere tutti i componenti restanti della famiglia. Un giorno
degli uomini bussarono alla porta di casa e le dissero che poteva saldare i
debiti donando due dei suoi figli per farli lavorare. Non volendo dare i
maschi, chiamò le bambine, le salutò e le fece andare via.
Per prima cosa
le fecero salire su un camion dove c’erano altri bambini, viaggiarono per circa
due ore e si ritrovarono in un cantiere. Arrivò un signore altissimo che spiegò
che il loro compito era quello di trasportare i mattoni che trovavano per terra
fino a una costruzione abbastanza lontana da lì. Poi mostrò loro il posto dove
avrebbero dovuto dormire. Era molto piccolo e polveroso, il letto era un po’ di
paglia adagiata sul suolo abbastanza sporco e c’era un sacco marrone che faceva
da coperta.
Per quanto
riguarda il cibo, ogni giorno gli avrebbero dato due pezzi di pane e due
bicchieri d’acqua. Erano delle condizioni pessime ma non potevano farci niente.
Ordinarono
loro di andare al lavoro e una delle due bambine si mise a piangere dato
il peso eccessivo di quel materiale ma un uomo la vide e cominciò a urlarle
contro. Trasportarono circa sei mattoni alla volta. Arrivata la sera andarono
in quella specie di dormitorio e cominciarono a pensare se mai avessero
superato il fatto di non andare più a scuola, di non poter più giocare e di non
avere più il piatto caldo della loro madre all’ ora dei pasti. Passarono due
mesi e la più piccola delle due bimbe cominciava a sentire un dolore fortissimo
alle braccia. In quei giorni era come se, la loro vita prima di andare in quel
cantiere, non contasse più e che fosse solo un lontano ricordo. I dolori al
braccio peggiorarono e scoprì di esserselo rotto. Essendo ormai inutile per
quel lavoro la spostarono da un’altra parte in una città vicina in modo da
poter sempre svolgere un compito più leggero. Non sapevano se si sarebbero
riviste e questa cosa le fece stare malissimo. Il giorno della partenza era
arrivato e dovettero separarsi. Una salì su un furgone, l’altra rimase lì a
guardare e si sentì inutile, in grado di fare niente.
Il loro
destino era stato compromesso.
Beatrice
Pozzo, 13 anni (3^ media)
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