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La scuola di cioccolato di Ercole Bonjean

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   La scuola di cioccolato Un giorno il Ministro della Pubblica Istruzione , pensò di cambiare i programmi e l’organizzazione delle scuole  elementari. Una sera al telegiornale dichiarò: - Finiamola con questa scuola dove i bambini devono studiare per ore ed ore, eseguire i compiti e non fare mai niente che li renda felici. Da ora in poi  a scuola ci si dovrà divertire. Tutte le aule dovranno essere piene di giochi, e di tanti bei dolci: cioccolata, caramelle e tanta tanta Coca Cola . I maestri e le maestre dovranno organizzare feste e giochi, e numerose gite divertenti. Dovranno essere proiettati film e cartoni animati intelligenti. Facendo così i bambini ameranno la scuola e di conseguenza studieranno di più; è tanto semplice. La notizia fece il giro del mondo e tutti lodarono la magnifica iniziativa. I bambini erano felici e già si leccavano i baffi. L’unico ad essere un po’ arrabbiato era il Ministro dell’Economia . Tra sé pensava: “Come faremo a pagare tutti que...

Equinozio d'autunno, poesia di Ercole Bonjean

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      Equinozio d'autunno Lo vedo arrivare da lontano, lo sognavo da tempo baciare le mie membra. E' qui con noi, all'alba, puntuale, embrione di una nuova stagione. Vola il tempo, amico malandrino, e tutto si ripete, tutto ritorna. Mi tuffo nelle nubi, nella brezza mattutina, mi scalda tenue un raggio di luce, nell'aria volteggiano lacrime di gioia. Ercole Bonjean    © Foto di  Jörg Peter  da  Pixabay Condividi liberamente questo contenuto, citando la fonte quando possibile. 📋 Copia il post ✅ Post copiato!

Ai piedi del castagno antico, poesia di Ercole Bonjean

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   Ai piedi del castagno antico Fuggon le rondini verso il caldo amico , ruotan le foglie nell'aria fresca, e cadono ai piedi del castagno antico. Il verde si dipinge di giallo, di rossiccio, di violetto, regala al cielo un magico quadretto. Scoppietta la castagna nella padella bucata , un soave profumo rallegra la giornata. Vola l'odor del mosto nelle strade di campagna , viva la vendemmia, è giorno di cuccagna !  Ercole Bonjean    © 📋 Copia il post ✅ Post copiato!

Il Signor Autunno, poesia di Ercole Bonjean

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    Il Signor Autunno Guarda il cielo ogni ora, lo rapisce dell' azzurro , di giallo lo colora. Dal suo grasso cestino scendon foglie rosse, gialle , che or carezzano un bambino. Sono tenui i suoi colori nella grande tavolozza dai leggeri, dolci, odori. Riempie il bosco di funghetti , di castagne marroncine , e di teneri mughetti . Stringe l' aria settembrina , calda calda in una mano, e la soffia a una bambina. Ercole Bonjean    © 📋 Copia il post ✅ Post copiato!

"Cristoforo Colombo" poesia di Ercole Bonjean

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    Cristoforo Colombo Credeva in un sogno, e un giorno partì … Mentre Colombo prega gli dei, gonfian le vele i venti alisei , verso l'oceano profondo e blu, con il coraggio della gioventù. Di giorno e di notte le tre caravelle baciano il cielo, il sole e le stelle. Ma lontana è ancor la terra ... la paura invade i marinai, se non si approda sono guai. Or un bel giorno, verso l'alba, galleggia lieve un ramoscello, saluta lieto un magnifico uccello. Di lontano un'ombra rosa ... si avvicina sempre più. “ Terra, terra!” o buon Gesù! Credeva in un sogno, e un giorno partì … Ercole Bonjean    © E' stata, proprio in questi giorni, ripristinata negli Stati Uniti d'America la festa del " Columbus day "!! 📋 Copia il post ✅ Post copiato!

Due novembre di Ercole Bonjean

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   Due n ovembre Quanti fiori di tanti colori : bianchi, gialli, rosati, violacei, azzurri come il cielo, in questa insolita giornata di novembre . Sono tiepidi oggi i raggi di un pallido sole; compare di tanto in tanto a riscaldarci, mentre gli alti cipressi controllano i passanti: con passo lento, in una lunga fila, si avvicinano per l'incontro con i propri cari. L'immagine sbiadita dei marmi è ricoperta da strisce dorate e solenni. In disparte una serie di croci senza nome, semplici, in legno povero, senza fiori. Solo i bambini fanno festa lì intorno, e giocano a nascondino, e corrono veloci per arrivare primi alla meta. Ora il luogo diventa un giardino colorato, si riempie di profumi e chiacchierii, di tanto in tanto una lacrima bagna la terra, vola tra le grigie nuvole una semplice preghiera. Ercole Bonjean    © 📋 Copia il post ✅ Post copiato!

Ad un passo dalla costa di Ercole Bonjean

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   A d un passo dalla costa Luci lontane compaiono nel buio profondo del cielo e del mare, ci siamo, ci siamo quasi. Il tempo dà il ritmo alla barca: lenta lenta cerca il nord. D'improvviso un grande falò illumina i volti, ma non è il calore che dà vita: è solo un altro demone che toglie ogni speranza. Nelle nere acque, quando sembra arrivata la fine, una forte e grande mano mi riporta in superficie. Non ho il tempo di incontrare il suo volto e sogno, sogno di approdare in un'isola di pace dove cicatrizzare le ferite e ricominciare. Il tepore del sole mi risveglia e mi dà vigore. Cammino su una spiaggia bianchissima , accarezzata da un mare quieto, di un azzurro intenso. In breve tempo però diventa grigio, come le fredde nuvole che ora invadono il cielo. Desidero una coperta dove trovare riparo. Ne scorgo una fila interminabile vicino alla riva, ma oramai, quelle coperte, non riscaldano più. Ercole Bonjean   © 📋 Copia il post ✅ Post copiato!

Il Carnevale di Ercole Bonjean

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   Il Carnevale Sfilano i carri immersi nei colori e nei suoni. E’un tripudio di coriandoli e stelle filanti : giallo, verde, rosso e tanto tanto azzurro colora il giorno. La gente suona, balla, canta, ride. E non è una maschera, non fa finta, ride, ride davvero. E’ il loro volto quello coperto dalla mascherina, nessuno riesce a nascondere gli occhi con dentro la gioia e la bocca ride da sola. Per qualche ora saremo tutti come siamo per merito della maschera che ci nasconde. Non fa neanche più freddo e Palla di Fuoco è in grande forma. Ride dopo la brutta febbre del rigido inverno. Ora scalda la gioia puntando tra le vie della festa i generosi raggi di luce. Lo salutano i suoni delle trombette che spudoratamente si fanno le linguacce. Urla di rabbia un anziano signore perché ha il volto ricoperto di nuvole di panna montata sparate dallo spray. Perché non le assaggia invece di sbraitare, capirebbe che sono...

La fine di un'amicizia di Ercole Bonjean

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   La fine di un'amicizia Il cane e il gatto una volta erano amici: dormivano insieme, mangiavano in compagnia, giocavano d'amore e d'accordo . Accadde però che un giorno in gatto si specchiò sulle rive di un laghetto e, molto contento di se stesso, pensò di essere il più bello, il più elegante degli animali. Da quel momento guardò il cane con aria di superiorità, si sentiva il re degli animali . Il cane che non era certo bello (si trattava di un povero bassotto ) se la prese a male. Fu così che i due animali non si poterono più vedere, il cane giocava con i cani, il gatto con il gomitolo della padrona . Finì per sempre l'amicizia, divennero nemici. Ercole Bonjean    © 📋 Copia il post ✅ Post copiato!

Giocare con la matematica di Ercole Bonjean

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    Giocare con la matematica Albert Einstein definiva gli scacchi come il gioco scelto da Dio; secondo il padre della relatività, a differenza dei dadi , basati su leggi puramente statistiche, il gioco degli scacchi risponde a regole logiche, ma stabilite in modo arbitrario, a cui i due avversari si attengono. Le apparenti irregolarità non sono frutto di errori divini: “La natura nasconde i suoi segreti non perché ci inganni, ma perché è essenzialmente sublime”. E’ sorprendente rilevare come i bambini apprendono con relativa facilità le mosse e le regole degli scacchi. In una prima fase il primo modello di riferimento è il maestro, in seguito, una volta che i bambini si sono impadroniti delle regole e sono in grado di condurre a termine la partita, vogliono essere autonomi giocare ed elaborare concetti matematici essenziali a questa attività. La natura stessa dell’attività scacchistica mette sempre di fronte l’alunno a problemi che, per poter esprimere un gioco qualitativam...

Caro Diario, di Ercole Bonjean

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   Caro Diario, ieri, con i miei alunni di classe quinta, insieme alle mie colleghe, ci siamo recati in visita alla scuola media “Giovanni Boine”. I ragazzi attendevano con ansia, mista a curiosità, questo momento perché tra qualche mese lasceranno i maestri per i professori. Ti confido subito che sono tornati nelle loro classi, situate ai piani inferiori dell'edificio che raccoglie i due ordini di scuola, sereni e appagati. Questa mattina li ho sottoposti ad un tema relativo all'esperienza vissuta a seguito della visita alle scuole medie. Dalla gran parte dei loro scritti si capiva con chiarezza che tutte le ansie della vigilia si erano dissolte e al loro posto prendeva corpo il desiderio di cimentarsi con la nuova realtà al più presto; appare nitido il desiderio di cambiamento nel finale del tema di Tommaso. “E' stata una bellissima esperienza: non vedo l'ora di andare in quella meravigliosa scuola”. È stupefacente il sano egoismo dei bambini uniti alla loro schiettez...

A scuola di scacchi di Ercole Bonjean

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     Gli scacchi sono "uno stupefacente connubio tra arte e scienza ". Il gioco più antico del mondo, come tutte le cose belle, è ancor oggi lo sport della mente per eccellenza, capace di sviluppare i due lati del pensiero: quello convergente che presiede alla razionalità e quello divergente che muove la parte creativa. Per queste sue caratteristiche il gioco degli scacchi è stato inserito a pieno titolo tra le materie scolastiche in molti Paesi del mondo. Per esperienza personale come giocatore di scacchi e come maestro, posso dire che aiutano i bambini a riflettere, a competere in modo sano e a collaborare tra loro. Senza considerare la trasversalità dell'esperienza scacchistica che offre svariati spunti per le attività educativo didattiche, in particolare in matematica, in italiano, in storia, in inglese. Ma come si può fare per inserirli tra le attività curricolari? Ci si può rivolgere al locale circolo di scacchi , in genere ve n'è almeno uno per ogni capoluogo...

Come si scrive? di Ercole Bonjean

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    Mi piace pensare ai vari segni della punteggiatura come alle pause di uno spartito musicale nel quale le parole sono le note e i segni d’interpunzione le pause, i tempi dell’opera. Il compositore è libero di creare musica come desidera; mentre compone l’opera suona il pianoforte e sovente cambia le pause, talvolta cambia le note, e la musica cambia. E’ ciò che avviene quando si scrive, se sposti una virgola cambia il senso di quanto vogliamo affermare. La grammatica non può dettarci una regola che non ha regola. Sta a noi valutare attentamente quando occorra o meno inserire nello scritto il segno che ci sembra più adatto allo scopo. Il buon senso e la logica sono la regola non scritta a cui dobbiamo fare riferimento. Come si scrive?                                                      ...