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Racconti, poesie, filastrocche, del maestro Ercole Bonjean

Com'è bello scrivere! Da quando sono in pensione lo posso fare in ogni momento: di giorno, di notte, ogni occasione è buona. Questa passione nasce da esigenze didattiche per poi sfociare in un mia esigenza personale. Scrivere racconti, poesie, filastrocche, è diventato un momento piacevole della giornata. Dai dati di Google in mio possesso ho scoperto che i miei scritti hanno superato, in questi anni, le cinquecentomila visualizzazioni di pagina a riprova dell'interesse delle lettrici e dei lettori del sito per il mio lavoro. Ho quindi pensato di creare un apposito link con tutti i miei scritti a cui se ne aggiungeranno spero ancora molti altri. Non mi resta che augurarvi buona lettura. Eccovi il link: Racconti, poesie, filastrocche, del maestro Ercole

Umberto Saba: poesie per la scuola primaria e media

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Umberto Saba nasce a Trieste nel 1883. Eccezionale poeta e scrittore, manifesta nelle sue poesie una notevole sensibilità che trasmette al lettore con una lirica che è lo specchio del suo animo nobile. Nei suoi scritti, a cui si dedica con tenacia e abnegazione, traspare un velo di tristezza, ma sa essere dolce, accarezza il lettore, e suscita emozioni. Di seguito vi propongo alcune delle sue poesie: "Ritratto della mia bambina" "Neve"  "Nella notte di Natale" "Favoletta alla mia bambina" "Fior di neve" "Pioggia d'aprile" "A Gesù Bambino" "Ulisse": prosa della poesia per la scuola primaria e media. Ti potrebbero interessare: Il testo poetico Lettura e comprensione del testo Scuola media: iter educativo didattici di apprendimento

"Ritratto della mia bambina" poesia di Umberto Saba

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Ritratto della mia bambina La mia bambina con la palla in mano, con gli occhi grandi colore del cielo, e dell'estiva vesticciola: "Babbo - mi disse - voglio uscire oggi con te". Ed io pensavo: di tante parvenze che s'ammirano al mondo, io ben so a quali posso la mia bambina assomigliare. Certo alla schiuma, alla marina schiuma che sull'onde biancheggia, a quella scia ch'esce azzurra dai tetti e il vento sperde; anche alle nubi, insensibili nubi che si fanno e disfanno in chiaro cielo; e ad altre cose leggere e vaganti. Umberto Saba Visualizza e stampa Ti potrebbero interessare: Le poesie di Giacomo Leopardi Le poesie di Federico Garcia Lorca Analisi del testo poetico

"La magia della parola" poesia ungherese di Amy Károlyi

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La magia delle parole Sulla tua bocca la parola si fa goccia di rugiada. Dici: albero ... e tutto un bosco sta dinanzi a me. Dici pietra ... e non l'asfalto, non il cemento, ma uno scoglio che punge sott'acqua. Dici: prato ... e con pianelle oscure passa la notte sulla punta dell'erbe. Dici: lago: ... e con lenti gorgoglii salgono dal profondo anelli e perle. Dici: bello ... e l'alba ci reca un tulipano e abbiamo il grembiale colmo di primule. Dici: io ... e ardi pallido fuoco  come candela accesa a mezzogiorno. Dici: estate ... e ansimano le lucertole sulle pietre roventi, fuoriesce dalla terra la radice del fiore. E sulla Via Lattea, greve di profumi, passa un lento carro di fieno. Dici: autunno ... e trenta ceste si riempiono di mirtilli. E quando quasi tutto è consumato, ti hai un sigillo rosso al posto della bocca mentre lentamente fai sciogliere il mio nome. Amy  Károlyi Visualizza e stampa Ti potrebbero interessare: Tutte le po

Il signor Veneranda: "Cerco garzone panettiere" - Testo umoristico per la scuola primaria e media

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Cerco garzone panettiere Il signor Veneranda lesse un cartello nella vetrina di un negozio: "Cerco garzone panettiere", entrò nel negozio e, indicando il cartello, chiese: - Scusi, è lei che cerca un garzone panettiere? - Sì - rispose il proprietario del negozio - sono io. - Ha provato - disse il signor Veneranda - a guardare sotto il letto? - Sotto il letto? - chiese il negoziante stupito. - Sì, sotto il letto, - rispose il signor Veneranda - non c'è nulla di strano, può darsi che il garzone panettiere che cerca lei sia andato a nascondersi sotto il letto oppure nella dispensa. Ha provato a guardare nella dispensa? - Ma - balbettò il proprietario del negozio - io ... è impossibile ... non so ... Come come? fece il signor Veneranda - E' impossibile cosa? Che sia andato a nascondersi sotto il letto o nella dispensa? - Ma io ... - balbettò il proprietario del negozio confuso - Io cerco ... perché non ce l'ho. - Non ce l'ha? - chiese il signor Ve

"Il pendolo di Galileo" di Achille Campanile - Il racconto umoristico

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Il pendolo di Galileo Quando Galileo, osservando le oscillazioni del pendolo, fece la grande scoperta, per prima cosa andò a dar la notizia al Granduca.  - Eccellenza - gli disse - ho scoperto che il mondo si muove.  - Ma davvero? - fece il Granduca, meravigliato e anche un po’ allarmato - E come l’avete scoperto? - Col pendolo. - Accidenti! Colpendolo con che cosa? - Come, con che cosa? Col pendolo e basta. Non c’era nient’altro, quand'ho fatto la scoperta. - Ho capito. Ma colpendolo con che cosa? Con un oggetto contundente? Con un’arma? Con la mano? - Col pendolo, soltanto col pendolo.  - Benedetto uomo, ho capito. Avete scoperto che il mondo si muove colpendolo. Cioè, che si muove quando lo si colpisce. Bisogna vedere con che cosa lo si colpisce. Non potete averlo colpito con niente. E ci vuole un bell’aggeggio per colpire il mondo in modo da farlo muovere.  Il grande astronomo e matematico si mise a ridere di cuore. - Eccellenza - disse - ma voi cr

La descrizione del mare - La metafora e la similitudine presenti nel testo

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Il mare Verso sera il mare veniva a bussare alla mia porta, io m'affacciavo alla finestra, e mi mettevo a discorrere con lui tranquillamente, per ore ed ore, finché la rossa rupe di Scilla, a poco a poco spegnendosi, diventava nera e alta nel cielo. Sorgeva all'orizzonte la vetta dello Stromboli, incoronata da una nuvola di fumo a forma di cuore. Talvolta il mare prendeva gli aspetti più strani, si travestiva in mille modi: ora m'appariva come una scatola di madreperla, e dentro v'eran conchiglie rosee, ossi di seppia, granchiolini neri, murene inanellate d'oro dal becco d'uccello rapace, e lunghi capelli d'alga. Frotte di ragazzi correvano sulla riva, aprivano quella scatola, traendone pesci d'oro, fiori d'argento, e stelle marine che subito s'accendevano tra le loro mani. Ora prendeva forma d'armadio, e tutta la notte udivo sbattere gli sportelli nel gran vento; o di una bottiglia, e dentro vi erano manoscritti con racconti d

Leggende per la scuola primaria e media: analisi e comprensione del testo - Schede stampabili

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Quali sono i confini tra la realtà e la fantasia, tra la storia e la leggenda? Il divario è sottile e la metafora può diventare specchio del reale. Certamente le leggende stimolano il piacere di conoscere dei bambini e di conseguenza fanno leva sulla sfera motivazionale. Nel sito ve ne sono alcune, con la relativa scheda per la lettura e la comprensione del testo; non è detto che non possano risultare utili per la didattica nella scuola primaria e media. Di seguito i link a disposizione: La leggenda della luna - Lettura e comprensione del testo La leggenda di San Valentino - Lettura e comprensione del testo La leggenda dell'estate di San Martino - Percorsi educativo didattici di apprendimento La leggenda del girasole La leggenda della passiflora La leggenda della mimosa: un racconto per l'otto marzo, festa della donna La leggenda della mammola La leggenda del crisantemo La leggenda delle lacrime del coccodrillo - Lettura e comprensione del testo   La leg

I vostri preferiti degli ultimi sette giorni

Verifica di analisi grammaticale per la classe quarta della scuola primaria. - Schede stampabili

Esercizi di analisi grammaticale per la classe quinta

La gita scolastica: testi con schema per la scuola primaria e media

Esercizi di analisi grammaticale per la classe terza della scuola primaria - Schede stampabili

TITOLI DI TEMI

Tema: "Il mio cane" - Schema del testo descrittivo, relativo ad un animale, per la scuola primaria e media

Giornata mondiale della Terra (Earth Day): attività educativo didattiche di apprendimento.

Verifica di analisi logica per la classe quinta della scuola primaria

Verifiche finali di italiano per la classe quinta della scuola primaria

Il verbo avere: possedere, agire, sentire.