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"I due volti della Pasqua" poesia di Ercole Bonjean

Le terribili tragedie delle guerre in Ucraina e in Palestina, la recente orribile strage a Mosca, fanno riflettere su quanto sia importante vivere in pace e superare ogni tipo di barriera che possa essere d'ostacolo alla libertà d'ogni popolo della Terra. L'arte, la musica, la letteratura, il cinema, il teatro, tutto ciò che è cultura, può aiutare a combattere la la guerra e ogni forma di violenza, a formare cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri. La scuola può pertanto fare molto per formare coscienze libere: " la libertà è come l'aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare". Quant'è vera questa affermazione di Piero Calamandrei! Ce ne accorgiamo in questi giorni in cui tutte le nostre sicurezze sono messe in forse e "l'aria comincia a mancare". Mi rincuora vedere, in questi giorni di disperazione, quanta solidarietà sia nata in tutto il mondo a favore di chi è stato colpito da un'immane violenza

Carnevale per la strada

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Carnevale per la strada Piovevano coriandoli dal cielo, mentre l'aria si riempiva di suoni e di allegria. Le vetrine dei negozi esponevano costumi belli e costosi, mentre le mani laboriose delle mamme cucivano con cura pezzi di stoffa per creare divertenti sogni a colori, che i bambini avevano fretta d'indossare. L'ultimo giorno di Carnevale le mascherine sfilarono per le strade. Aprivano la marcia un Arlecchino e un Pulcinella che si tenevano per mano, seguivano le damine, qualche fata con il cappello a punta tempestato di stelle, un Puffo e alcuni Ufo-robot venuti dallo spazio. Ultimo era uno strano spilungone, un clown con un cappello a cilindro in testa e un nasone rosso posticcio. M. Mortillaro Link correlati a questo post: Il Carnevale Filastrocca mascherata Racconto di Carnevale Visualizza e stampa Immagine: blogscuolaer

Racconto di Carnevale: "Gli specchi di Pulcinella"

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Gli specchi di Pulcinella Pulcinella, che un po' è stupido un po' è furbo, è al servizio di un padrone molto ricco e molto più stupido di lui. Un giorno il padrone gli ordina di portare, da un salone all'altro della casa due specchi con le cornici dorate. Pulcinella prende i due specchi ma, mentre li porta, gliene sfugge uno dalle mani, cade al suolo e si riduce a pezzi. - Oh! - dice il padrone guardando la sua immagine nei pezzi dello specchio rotto. - Guarda, Pulcinella! Uno specchio è diventato cento specchi! Come hai fatto a compiere questo miracolo? - Come ho fatto? Così! - risponde Pulcinella. E lascia cadere l'altro specchio. da Il bambino e le cose , ed. Giunti Visualizza e stampa Link correlati a questo post: Racconto di Carnevale Filastrocca mascherata Il Carnevale Immagine: penisola

Filastrocca di Carnevale di Gianni Rodari

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Filastrocca di Carnevale Pulcinella aveva un gallo; tutto il giorno vi andava a cavallo, con la briglia e con la sella. Viva il galletto di Pulcinella! Pulcinella aveva un gatto; tutto il giorno saltava da matto, suonando una campanella. Viva il gattino di Pulcinella! Gianni Rodari Visualizza e stampa Link correlati a questo post: Racconto di Carnevale Filastrocca mascherata Il Carnevale Immagine: Maestralinablogspot

Per far Carnevale di Mario Lodi

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Per far Carnevale Basta un cappello vecchio, due baffoni disegnati sul viso coi carboni e una gran pancia fatta col guanciale per divertirsi tanto a Carnevale. I rumori del Carnevale zumpete pa, zumpete pa, il Carnevale eccolo qua. Trombette e cembali tamburi e piatti fanno un baccano che non si sa. Chi suona bene, chi suona male, chi canta forte, chi scende e sale, chi lancia razzi lassù lassù ... E' il finimondo? E' un temporale? Sono i rumori del Carnevale. Mario Lodi Visualizza e stampa Link correlati a questo post: Racconto di Carnevale Filastrocca mascherata Il Carnevale Immagine: ciaomaestra

Filastrocca di Carnevale di Gianni Rodari

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Filastrocca di Carnevale Carnevale in filastrocca,  con la maschera sulla bocca,  con la maschera sugli occhi,  con le toppe sui ginocchi:  sono le toppe d’Arlecchino,  vestito di carta, poverino.  Pulcinella è grosso e bianco,  e Pierrot fa il saltimbanco.  Pantalon dei Bisognosi -  Colombina, - dice, - mi sposi?  Gianduia lecca un cioccolatino  e non ne dà niente a Meneghino,  mentre Gioppino col suo randello  mena botte a Stenterello.  Per fortuna il dottor Balanzone  gli fa una bella medicazione,  poi lo consola: - È carnevale,  e ogni scherzo per oggi vale. Gianni Rodari Link correlati a questo post: Carnevale Filastrocca Mascherata Racconto di Carnevale Visualizza e stampa

Concorso per dirigenti scolastici

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E' prevista per i primi mesi del 2015 la pubblicazione del bando di concorso per dirigenti scolastici; il concorso prevede: Una prova preselettiva con quiz “vertenti sulle materie oggetto del concorso”. Due prove scritte : la prima di ordine generale, la seconda con quesiti su problematiche attinenti la gestione delle istituzioni scolastiche. Una prova orale che – una volta superata – permetterà l’accesso al corso di 4 mesi, con verifiche intermedie e finali. A conclusione i candidati saranno chiamati a svolgere 2 mesi di tirocinio in una scuola affiancati dal Dirigente tutor. Il bando sarà nazionale con posti regionali. Se tutto l’iter andrà a buon fine, senza intoppi, i prossimi dirigenti scolastici potrebbero prendere servizio già a settembre 2016.

Concorso dirigenti scolastici: test d'accesso.

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Sembrano slittare le prove d'accesso per il concorso a Dirigente Scolastico che si presume avverranno non prima di luglio. " Siamo ancora lontani dalla pubblicazione del Decreto che era previsto per fine 2014. Invece, il Decreto Milleproroghe ne ha rinviato i termini al 31 di marzo". Fonte: Orizzonte scuola

Maschere di Carnevale da colorare

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Per le prossime feste di Carnevale è possibile trovare delle maschere da colorare sul sito disegni da colorare gratis. Ve lo consiglio perché ben fatto e facilmente fruibile: Disegni da colorare Immagine: disegnidacolorare Ti potrebbero interessare: Il Carnevale Filastrocca di Carnevale Dettato: "E' Carnevale" Racconto di Carnevale: "Gli specchi di Pulcinella" "Il vestito di Arlecchino" di Gianni Rodari “Racconto di Carnevale” di Piero Bargellini "Filastrocca di Carnevale" di Gianni Rodari Il Carnevale: "Il gioco dei se" di Gianni Rodari - Filastrocca a rima alternata. Filastrocca di Carnevale di Gianni Rodari "Filastrocca di Carnevale" di Gabriele D'Annunzio

Racconti d'inverno: "La leggenda della mammola".

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La leggenda della mammola C'era stato un inverno rigido e triste. La gente era stanca di soffrire il freddo, desiderava la primavera. Ma era soltanto febbraio! Però il Signore voleva consolare gli uomini con una lieta sorpresa. Adunò tutti i fiori del giardino celeste. Domandò: - Chi di voi vuol scendere sulla terra a portarvi un po' dì conforto? E' ancora freddo, ma la vista di un fiore fa bene al cuore.  Tutti i fiori tentennavano le corolle, incerti di poter sfidare i rigori di febbraio.  Andrò io - disse la brava mammola.  E la mammola scese sulla terra mentre ancora durava la stagione invernale. Il Signore per aiutarla la collocò nelle siepi, fra erba appassita e foglie secche, al riparo dal vento.  Si stentava a vederla tanto era nascosta!  Però il suo profumo si spandeva intorno nei campi, il vento lo portava perfino in città. E gli uomini dicevano:  - Sia ringraziato Dio! Profumo di mammole, promessa di sole, di tepore, di primavera vicina.  E. Graziani C

Il pupazzo di neve - Analisi del testo

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Il pupazzo di neve Una luce bianchissima filtra attraverso le fessure delle persiane. In strada le automobili, passando, fanno un rumore diverso dal solito. Andrea si alza di scatto, corre alla finestra e spalanca le persiane. - Nevica, nevica! Luisella alzati! Andiamo ai giardini. Ai giardini Andrea e Luisella fanno un pupazzo di neve bellissimo. - Che peccato lasciarlo qui! - esclama Andrea. - Mi piacerebbe rimanere finché si scioglie – ribatte Luisella. A casa, mentre stanno mangiando, si sente suonare il campanello. Andrea corre e spalanca la porta al … pupazzo di neve! I due bambini, pazzi di gioia, saltellano attorno al loro amico e il pupazzo di neve si mette a giocare con loro agli astronauti. - Vedo le stelle che si avvicinano – grida Andrea. - Io vedo i crateri della luna – esclama Luisella. - Io vedo una bandiera – dice il pupazzo che ha gli occhi appannati dal caldo. Quando ormai è tardi, i due bambini si mettono il pigiama. - Vuoi che ti pr

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