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Poesia di Pasqua: "Gesù o Barabba?" di Ercole Bonjean

Il 31 marzo ritorna la Santa Pasqua. Purtroppo anche quest'anno il Male è entrato nelle vite di tutti noi. Mai come quest'anno si sente il bisogno di pace, di amore, di solidarietà. Il Calvario di Gesù e la sua Resurrezione indicano la via da percorrere. Il mio augurio è che  alla fine prevalga il Bene e che si possa ritornare alla normalità della vita di ogni giorno. Che sia per tutti la Santa Pasqua della Resurrezione!!  Gesù o Barabba? “ Sia libero il male”. Acclama la folla, Si lava Pilato, sorride Barabba. Sale la strada, pesa la Croce. Cade. Si rialza. E’ buio; sibila il Vento, urla la Terra, nulla può fare: È silenzio, Tace, Tace. Risorge il Sole. Ritorna la Luce, irradia i volti, riscalda la Pace. Ercole Bonjean  © Visualizza e stampa con Google Docs Ti potrebbero interessare: Il paese delle uova di cioccolato "E' Pasqua!" di Maria Grazia Bucceri Racconto di Pasqua "La Risurrezione&q

Pioggia autunnale di Ernest Hemingway

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Pioggia autunnale "Alla fine dell'autunno, in un solo giorno, cambiava il tempo. Di notte dovevamo chiudere le finestre perché non entrasse la pioggia e il vento freddo strappava le foglie dagli alberi della piazza. Le foglie giacevano fradice nella pioggia e il vento spingeva la pioggia contro il grosso autobus verde al capolinea". Ernest Hemingway Link correlati a questo post: Antologia Autunno Immagine: meteovalleditria Visualizza e stampa

Il platano in autunno - Comprensione del testo

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Il platano in autunno In mezzo al prato un platano allargava i suoi rami. Le foglie avevano varie tonalità, dal verde pallido al rosso rame, ma erano ancora attaccate al loro gambo e il platano, bellissimo a vedersi ne era fiero. Al mattino il bosco era ovattato da una fitta nebbia e i sentieri erano grigi. Il cielo sembrava ricoperto da pesanti panni grigiastri e il sole non dava alcun tepore. Il giorno seguente il platano era completamente spoglio. Le foglie giacevano per terra, formando una fitta corona tutt'intorno al tronco. F. Salten Comprensione del testo: In quale stagione si svolge la scena descritta? Da che cosa capisci che si tratta dell'autunno? Link correlati a questo post: L'autunno Il testo descrittivo Lettura e comprensione del testo Immagine: blog degli autori Visualizza e stampa

Pioggia autunnale in città - Lettura e comprensione del testo

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Pioggia autunnale in città Da tre giorni piove senza tregua. L'acqua precipita sonante sui tetti, corre a rivoli nelle strade. La gente è stizzita; torme di ombrelli si buttano contro i muri quando le rasentano automobili e autobus sventaglianti spruzzi gialli e lunghi dalle ruote. Solo i vigili, nei loro impermeabili, raccolgono pazienti le acque del cielo e ... della terra. G.B. Angioletti Analisi e comprensione del testo: Cosa significa l'espressione “l'acqua corre a rivoli”? Perché la gente è “stizzita”? Cosa sono le “torme” di ombrelli? Cosa significa l'espressione “autobus sventaglianti spruzzi”? Link correlati a questo post: L'autunno Lettura e comprensione del testo Antologia Il testo descrittivo Immagine: equilibriarte Visualizza e stampa

I funghi - Analisi del testo: la metafora.

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I funghi Il bosco in autunno è il trionfo dei colori. E' il momento in cui compaiono i funghi; essi spuntano tutti insieme. Ecco il porcino con il cappello color tonaca di frate cappuccino con il grosso piede color avorio ; ecco il gallinaccio con il collaretto color arancione tutto piegoline ; ecco l'ovolaccio con il suo ombrello rosso, punteggiato di lacrime bianche ; e ancora il prataiolo con il suo parasole chiaro da vecchia signora. M. Roland Il brano è particolarmente adatto per inserire il discorso sulle metafore: il frate cappuccino, gli ombrellini colorati. Per ogni metafora un disegno. Link correlati a questo post: L'autunno Lettura e comprensione del testo La metafora e la similitudine Visualizza e stampa Immagine: confini anima

La storia del vino - Analisi del testo

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La storia del vino “Dai, Vino Buono, racconta la tua storia!” chiedono tutte le bottiglie della cucina. “Uffa, che barba!” borbotta Aceto a cui non va mai bene niente. Il Vino guarda i suoi amici e poi, non foss'altro che per far dispetto a suo cugino Aceto, incomincia a raccontare: “Dovete sapere che mio padre era un Gran Vigneto e mia madre era tanto dolce e buona che tutti gli altri grappoli la invidiavano. Molta gente veniva ad ammirare la mia famiglia ed io non ero ancora nato che già tutti dicevano: “Chissà che buon vino verrà fuori da voi!”. Dopo che sono nato, mi hanno messo in una bottiglia verde con su una bella etichetta in cui era stata scritta la mia data di nascita ed il nome di mio papà, e mi hanno mandato in cantina a studiare da Vino Buono. Ho imparato un mucchio di cose, sapete: che non mi devo scuotere, per esempio, se no divento torbido, che non devo dare confidenza all'acqua e che … non devo dire mai malignità, per non rischiare di diventa

La rondine che non sapeva volare - Analisi del testo

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La rondine che non sapeva volare Mamma Coniglio fu svegliata da un rumore che veniva dall'esterno. Fuori c'era una piccola rondine che si lamentava: “Ho perso la mia mamma e il mio papà” diceva “e anche i miei fratelli e le mie sorelle. Sono volati tutti via, ma io non so volare. “Non preoccuparti” disse mamma Coniglio “puoi restare con noi!”. Coniglietto e Benny furono felici di avere una nuova amica e Vrip, la rondine, si adattò bene alla vita dei coniglietti. Dopo qualche giorno mamma Coniglio pensò che Vrip sarebbe dovuta andare a scuola con gli altri e la mandò. Maestro Talpa fu sorpreso di vederla: “Non dovresti essere qui” disse “tutte le rondini sono già partite. “Partite per dove?” chiese Vrip. “Ogni anno in questo periodo” spiegò il maestro “le rondini volano verso i paesi caldi dove passano l'inverno. “Ma io non posso andare” disse Vrip “io non so volare. “Maestro Talpa fu irremovibile: “Dovrai imparare. Gufetto ti aiuterà. Così Gufetto

Andare in letargo - Lettura e comprensione del testo

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Andare in letargo Quest'abitudine di andare in letargo può sembrare strana, ma bisogna ammettere che è piuttosto comoda e utilissima per evitare situazioni spiacevoli. Se volete provare, il procedimento è molto semplice: dovete soltanto mettervi a letto e lasciarvi raffreddare un po' alla volta. Quando siete freddi pressappoco come un cubetto di ghiaccio, e respirate quel tanto da dimenticare come si fa, allora siete “caduti in letargo”. Certo, gli animali vanno in letargo non per pigrizia, ma per motivi molto seri: quando il mondo è tanto freddo e non si trova niente da mangiare, alcuni animali si mettono a letto e non ci pensano più: dormono cinque, sei, sette mesi finché il brutto periodo è passato! R. Schiavo adattamento da Il signor Noè e i suoi piccoli animali , ed. Mursia Rispondi alle domande: Conosci il nome di qualche animale che cade in letargo? Per quale motivo gli animali vanno in letargo? Prova a disegnare qualche animale che v

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