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Racconti, poesie, filastrocche, del maestro Ercole Bonjean

Com'è bello scrivere! Da quando sono in pensione lo posso fare in ogni momento: di giorno, di notte, ogni occasione è buona. Questa passione nasce da esigenze didattiche per poi sfociare in un mia esigenza personale. Scrivere racconti, poesie, filastrocche, è diventato un momento piacevole della giornata. Dai dati di Google in mio possesso ho scoperto che i miei scritti hanno superato, in questi anni, le cinquecentomila visualizzazioni di pagina a riprova dell'interesse delle lettrici e dei lettori del sito per il mio lavoro. Ho quindi pensato di creare un apposito link con tutti i miei scritti a cui se ne aggiungeranno spero ancora molti altri. Non mi resta che augurarvi buona lettura. Eccovi il link: Racconti, poesie, filastrocche, del maestro Ercole

Vocabolario per la scuola primaria - zampogna

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zampogna [zam-po-gna] nome femminile: strumento musicale a fiato costituito dall'innesto di alcune canne in un otre di pelle. "Le note musicali suonate dalla zampogna ispirano i poeti".

Le fiabe classiche - Il gatto con gli stivali

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Il gatto con gli stivali Molti anni fa morì un mugnaio che aveva tre figli. Aognuno di loro lasciò qualcosa: il più grande ereditò il mulino, il figlio di mezzo un asinello e il più piccolo un gatto. Il maggiore diventò mugnaio, il secondo andò in cerca di fortuna in groppa all'asino e l'ultimo si buttò in terra a piangere. “Che ci faccio con un gatto?” singhiozzava. “Che sarà di me?”. Il gatto sentendolo così disperato, si avvicinò e gli disse: “Non preoccuparti. Trovami un mantello, un cappello con una bella piuma e un paio di stivali nuovi. Al resto ci penso io”. Il ragazzo si asciugò le lacrime e obbedì. Il giorno dopo il gatto si infilò gli stivali e, veloce come il vento, corse al castello del re per fargli dono di un coniglio. “Questo è un regalo del mio padrone, il marchese di Carabas!” disse, offrendo il dono a sua Maestà. E per sette giorni di fila, si presentò ogni sera al re con nuovi doni: quaglie, lepri, fagiani. Al castello tutti erano di

Le fiabe classiche - Pollicino

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Pollicino C'era una volta un taglialegna che aveva sette figli. Lui e sua moglie li amavano molto, ma non avevano di che nutrirli, così una sera decisero di abbandonarli nel bosco. Il più piccolo dei sette era così piccolo che si chiamava Pollicino, ma in compenso aveva un gran cervello. Sentì il papà e la mamma parlare del loro progetto ed ebbe un'idea: “mentre ci portano nel bosco, lascerò cadere dei sassolini bianchi. Seguendoli troverò la via del ritorno”. Così fece e per quella volta i sette fratelli si salvarono. Quando però, la settimana dopo, i genitori li riportarono nel bosco, Pollicino non aveva con sé i sassolini, così lascio cadere delle briciole di pane. Ma gli uccellini se li mangiarono, e il bambino non seppe più ritrovare la strada. I sette fratelli erano tristi e impauriti, quando d'un tratto scorsero una luce brillare nella notte: era una casa! Pollicino bussò e, quando aprì una donna dall'aria gentile, le chiese ospitalità per la notte

Outlines for narrative, essay-style or descriptive texts.

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Outlines for narrative, essay-style or descriptive texts. The website www.ercolebonjean.com is rich with writing material for elementary schools and the relative working structures. This consists of over 200 essays to read, save and print if needed, which could be useful as starting point for classroom work. Here are some examples: Writing a description of a person My teacher Character presentation He is so funny he is like a clown. Yes, I am talking about my teacher, Ercole Bonjean. Physical description My teacher is of strong build; his hair is grey and white, and his eyes are bright blue, full of joy. He has an aquiline nose, very funny, a thin and narrow mouth, which is often smiling, all contained in a plump face. Personality and behaviour My teacher behaves and acts just like a teacher. Ercole is very, very generous, vivacious, and cheerful with us; sometimes when we disobey he is very strict, but also calm. Ercole is at ease in his env

Scienze classe seconda: i materiali.

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I MATERIALI Quale materiale occorre per fare ... i pantaloni? La stoffa ... per fare la porta? Il legno ... per fare le posate? Il metallo ... per fare il salvagente?  La plastica ... per fare il bicchiere? Il vetro ... per fare la matita? Il legno per fare lo sgabello? Il legno Per fare la chiave? Il metallo Osserva l'oggetto e completa la tabella. Gli oggetti, a cosa servono, di cosa sono fatti. Zaino > serve per contenere il materiale scolastico > è fatto di stoffa Acquario > serve per far vivere i pesci > è fatto di vetro Libro > serve per imparare a leggere > è fatto di carta Regoli > servono per imparare a contare > sono fatti di plastica. Link correlati a questo post: Scienze classe prima Scienze classe seconda Visualizza e stampa con Google Docs Ringrazio la cara e brava collega, l'insegnante Nadia Zunino, unitamente al pi

Scienze classe seconda: come sono gli oggetti.

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COME SONO GLI OGGETTI Gli oggetti sono costruiti con MATERIALI che hanno caratteristiche differenti. Alcuni materiali sono RIGIDI perché non si deformano altri sono MORBIDI perché si modificano. Quelli morbidi quando li tocchi, se ritornano come prima sono ELASTICI, se rimangono deformati , sono PLASTICI. RIGIDI: bottiglia di vetro, palletta di legno, martello, matita. MORBIDI: elastici, pallone, spugna, gomma, plastica, bottiglia di plastica. ESPERIMENTI Chiara ha versato la stessa quantità d'acqua in 4 contenitori di forma diversa e un po' sul tavolo. Alfonso ha messo negli stessi contenitori un dado. Francesca invece ha versato del sale fino. Quale materiale cambia forma? ACQUA SI' DADO NO SALE FINO SI' RICORDA I SOLIDI non cambiano forma e si possono raccogliere con le mani. I LIQUIDI non hanno una forma precisa e non si possono raccogliere con le mani. Tutte le POLVERI prendono la forma dei co

Scienze classe seconda: i miscugli e le soluzioni.

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I MISCUGLI Abbiamo unito farina gialla e polvere di caffè: SENZA MESCOLARE le polveri restano separate: MESCOLANDO possiamo osservare e distinguere granellini gialli assieme a granellini marroni. Dopo aver mescolato possiamo ancora distinguere le due polveri? NO Due sostanze mescolate in questo caso le due polveri si dicono   MISCUGLIO. MISCUGLI E SOLUZIONI Nicola ha versato un cucchiaio di farina gialla in un bicchiere d'acqua e ha mescolato. Osserva: la farina gialla non si è sciolta, si è depositata sul fondo. Possiamo ancora distinguere i due elementi? SI' Allora abbiamo un MISCUGLIO. Emma ha versato un cucchiaio di zucchero in un bicchiere d'acqua e lo ha mescolato. L'acqua è rimasta limpida. Lo zucchero non si vede più perché si è SCIOLTO Possiamo ancora distinguere i due elementi? NO Acqua e zucchero insieme sono una SOLUZIONE. Camilla ha aggiunto ancora tanto zucchero e ha continuato a mesco

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Giornata mondiale della Terra (Earth Day): attività educativo didattiche di apprendimento.

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Il verbo avere: possedere, agire, sentire.