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Racconti, poesie, filastrocche, del maestro Ercole Bonjean

Com'è bello scrivere! Da quando sono in pensione lo posso fare in ogni momento: di giorno, di notte, ogni occasione è buona. Questa passione nasce da esigenze didattiche per poi sfociare in un mia esigenza personale. Scrivere racconti, poesie, filastrocche, è diventato un momento piacevole della giornata. Dai dati di Google in mio possesso ho scoperto che i miei scritti hanno superato, in questi anni, le cinquecentomila visualizzazioni di pagina a riprova dell'interesse delle lettrici e dei lettori del sito per il mio lavoro. Ho quindi pensato di creare un apposito link con tutti i miei scritti a cui se ne aggiungeranno spero ancora molti altri. Non mi resta che augurarvi buona lettura. Eccovi il link: Racconti, poesie, filastrocche, del maestro Ercole

L'inverno: i migliori racconti e le migliori poesie del sito didattica scuola primaria.

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I racconti e le poesie, relative all' inverno , più apprezzate, dalle lettrici e dai lettori del sito didattica scuola primaria , sulla base del numero di visualizzazioni. Eccovi i link relativi: L'inverno in montagna Inverno in campagna Il signor Inverno L'inverno nel bosco Sole d'inverno Cade la neve

“Racconto di Carnevale” di Piero Bargellini

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Racconto di Carnevale Nelle vetrine di alcuni negozi, appaiono maschere di cartone, che sembrano fare sberleffi ai passanti. Il cartolaio vende stelle filanti e coriandoli.· Qualche ragazzo se ne riempie le tasche e, quando passa vicino ad un compagno, glieli getta addosso. Le bambine temono i coriandoli, che s'impigliano nei loro capelli lunghi. In Italia, alcune città hanno la loro maschera tradizionale: Torino c'è Gianduia; a Milano c'è Brighella; a Bergamo c'è Arlecchino; a Venezia c'è Pantalone; a Bologna c'è il dottor Balanzone; a Firenze c'è Stenterello; a Roma c'è Rugantino; a Napoli c'è PuIcinella. Ma la storia più bella è quella di Arlecchino, che era un bambino di Bergamo. L'ultimo giorno di Carnevale tutti i suoi amici si vestivano in maschera, con gli abiti cuciti dalle loro mamme. Arlecchino era figlio di una povera vedova, la quale non aveva neppure un braccio di stoffa, per cucire il vestito al suo bambino. Allora tutte le

"Filastrocca di Carnevale" di Gianni Rodari

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Filastrocca di Carnevale C arnevale in filastrocca, con la maschera sulla bocca, con la maschera sugli occhi, con le toppe sui ginocchi: sono le toppe d'Arlecchino, vestito di carta, poverino. Pulcinella è grosso e bianco, e Pierrot fa il saltimbanco. Pantalon dei Bisognosi Colombina, dice, mi sposi? Gianduia lecca un cioccolatino e non ne da niente a Meneghino, mentre Gioppino col suo randello mena botte a Stenterello. Per fortuna il dottor Balanzone gli fa una bella medicazione, poi lo consola: E'carnevale, e ogni scherzo per oggi vale. Gianni Rodari Link correlati a questo post: Filastrocca mascherata Antologia Visualizza e stampa con Google Docs

Inserire in un testo narrativo la parte descrittiva. Tema: Una passeggiata nel bosco

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Inserire in un testo narrativo la parte descrittiva.  Tema Una passeggiata nel bosco Ero nella località di Frabosa Sottana e avevo l'intento di inoltrarmi nel mio bosco. Preparai frettolosamente qualcosa da mettere, dopo, sotto i denti: mi recai all'appuntamento con i miei compagni di gioco e, finalmente, partii per l'eccitante ed entusiasmante gita. Mi trovai dapprima su una radura coperta di foglie secche che venivano sollevate lievemente dalla brezza fresca. Intorno a me si trovavano dei filari curvi di alberi coperti da germogli ancora freschi e teneri. Le sfumature delle chiome degli alberi facevano sembrare il bosco come un enorme quadro dipinto ad acquerelli. Scalando un piccolo sperone di roccia mi ritrovai dinanzi ad uno spettacolo leggiadro: vi era un piccolo stagno su cui si ergeva un salice piangente con delle radici simili ad una mano aperta. Un ramo, segato per terra, mi fece inciampare e caddi su una pozzanghera di fango e mi spor

Il testo descrittivo. La descrizione della persona: Tema "Il mio maestro"

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Tema Il mio maestro Lui per me sembra come un secondo papà. Sì, sto parlando del mio maestro Ercole Bonjean. Il mio maestro Ercole è robusto, la sua statura è leggermente superiore alla media, ha i capelli lisci e corti, di colore grigio con qualche sfumatura bianca, gli occhi sono di colore grigio - azzurro, dolci, sinceri e severi, coperti dagli occhiali neri; ha il naso aquilino, le guance paffute come un neonato, possiede una bocca quasi sempre sorridente con le labbra sottili. Se noi non lo facciamo arrabbiare ci porta a fare l'intervallo in piazza Roma. Il maestro Ercole loda chi se lo merita e castiga chi lo fa arrabbiare facendogli scrivere una riflessione sul suo comportamento. Due settimane fa volevamo vedere il filmato del torneo di scacchi organizzato dal maestro Ercole. Il video DVD della scuola non accettava il nostro DVD, noi c'eravamo rimasti male. Il maestro ci provò in tutti i modi ma non riuscì a farcelo vedere. Insomma il maestro Erc

Il testo narrativo fantastico. Tema: "Voglia di volare"

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Tema Voglia di volare C'era una volta una farfallina di nome Gina che volava tranquilla con i suoi genitori e le sue amiche. Giocavano in un bel posto cioè in un prato pieno di fiori e di erbetta tutta verde. Si posava sui fiori e, ogni volta che vedeva un rospo, scappava e dava l'allarme alle amiche di allontanarsi. Gina e le compagne si misero d'accordo e andarono in un bosco per stare lontane dai rospi anche se il posto era spaventoso con animali che per loro erano dinosauri. Vi erano bisce, animali velenosi, carnivori ed erbivori. Spaventate volarono a più non posso verso il prato e si posarono su un albero. Gina però non vide la resina e cadde. Quando fu a terra, si accorse di non avere più la polverina sulle ali e di non riuscire più a volare. La povera Gina era rimasta da sola perché le sue amiche l'avevano abbandonata. dopo tanti tentativi era sempre allo stesso punto e riusciva a fare solo dei piccoli saltini che duravano non pi

Il testo narrativo realistico. Tema: "Io e il mio tempo libero"

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Tema Io e il mio tempo libero Il tempo libero per me è importante, anche se non ne ho moltissimo. Quando non ho niente da fare, e fuori casa c'è così tanto sole che manca poco che spacchi le pietre, esco con mia mamma e mio fratello e andiamo in Piazza Roma; io con i pattini e mio fratello, come sempre, con la bicicletta. D'altronde non ha molti mezzi con cui divertirsi e il gioco più bello per lui è proprio la bicicletta. Pratico parecchio sport infatti gioco a pallavolo, questa attività mi piace molto perché posso scatenarmi e tirare fuori il meglio di me. Sono abbastanza brava nella pallavolo, però impegnandomi so che posso fare di più.  Mi piace abbastanza la scuola ma preferisco stare a casa a giocare con il computer. Quando finisco i compiti, e non so cosa fare, mi siedo sul divano della saletta e guardo la televisione. Certe volte trasmettono programmi stupidi oppure cartoni animati da bambini piccoli, in questo caso leggo un li

La descrizione della persona. Tema: "Il mio maestro". - Schema del testo descrittivo

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Tema  Il mio maestro Il mio maestro è veramente simpatico; si chiama Ercole Bonjean. Certe volte è severo, perché lo facciamo arrabbiare, ma cambia subito umore facendo spiccare sotto gli occhi di colore chiaro, tendente al grigio, un caloroso sorriso. Il naso aquilino lo rende sempre buffo. E' di corporatura robusta e di altezza media; si veste a volte, con pantaloni jeans e con una maglia colorata, sopra una camicetta a quadri blu e bianchi. Il maestro ci sgrida soltanto quando facciamo qualcosa di sbagliato; poi spiega il perché dello sbaglio, facendoci imparare a non commettere più quell'errore. Ama scherzare e grazie a lui le lezioni diventano un vero divertimento. Ci aiuta negli studi e ci rispiega, con pazienza, le parti di lezione non capite. Abbiamo stima del maestro, soprattutto quando disputa alcune partite a scacchi senza vedere: si ricorda tutte le mosse che ha già fatto e visualizza nella sua mente gli spostamenti dei pezzi dell'a

Il testo narrativo realistico.Tema: "I miei attori preferiti" (Stanlio ed Ollio)

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Tema I miei attori preferiti I miei attori preferiti sono i comici Stanlio ed Ollio. Interpretano scene molto divertenti, talvolta ridicole, altre volte commoventi, descrivendo fatti della vita di ogni giorno. Essi lavorano sempre in coppia e si presentano come persone del popolo a cui capitano le cose più imprevedibili. L'uno è grasso e l'altro è magro, entrambe sempliciotti; piacciono molto agli spettatori, tanto che il solo vederli provoca il riso di tutti quelli che li osservano. Li hanno già visti sullo schermo tante generazioni di bambini a partire dal tempo in cui il cinema era muto, ma piacciono sempre lo stesso. In un film, quando viaggiano nella loro vecchia e sgangherata automobile, diventano lo spavento di tutti perché Stanlio, che guida, sbanda da una o dall'altra parte della strada, sorpassando paurosamente macchine e pedoni. Altre volte, sono a servizio di qualche signore o in un grande albergo. Spesso, tra di loro, non si capiscono bene

La descrizione di un fenomeno naturale. Tema: "Descrivo la neve che scende e i mutamenti che provoca nella natura". - Traccia del lavoro svolto.

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Tema  Descrivo la neve che scende e i mutamenti che provoca nella natura Un'immensa distesa bianca, come un prato di panna montata, attira l'attenzione degli sciatori. Una raffica di vento mi ghiaccia le orecchie e interrompe bruscamente le mie fantasticherie. Solo ora mi accorgo che le nuvole dominano il cielo plumbeo, comincio a perdere le speranze di una nevicata, quando all'improvviso il cielo viene illuminato da un chiarore e i primi fiocchi di neve scendono allegramente come attratti da qualcosa. Un sorriso illumina il mio volto. Quelle farfalline ghiacciate, nonché la neve, mi appaiono come piccoli ornamenti per cornici ricamate a mano. Continua a fioccare fitto fitto ed i centimetri di neve aumentano a vista d'occhio, mentre la neve continua imperterrita a scendere, io sono già a casa inzuppata nei miei pensieri felici. (Silvia, classe quinta) Traccia del lavoro Un'immensa distesa bianca, come un prato di panna montata , attira l'atte

Il testo narrativo fantastico. Tema: "Alla riconquista dell'onore perduto"

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Tema Alla riconquista dell'onore perduto Tanto tempo fa, in una terra ai limiti dell'universo, c'era una città: Altdorf. Alla sua periferia si scorgeva un'umile casupola, con le pareti in legno, delle finestre a forma ellittica ed una porticina in legno intarsiato. Era la casa del misterioso eremita Fennec. Costui aveva  deciso di intraprendere questo tipo di vita perché, cinquanta anni prima, la sua nobile famiglia aveva subito una grande umiliazione, provocata dalla razzia del loro castello. Fennec era molto triste perché non riusciva a stare da solo, tanto che si metteva spesso a parlare con piante ed oggetti. Un bel giorno decise che sarebbe andato alla riconquista dell'onore! Ma più che i beni di famiglia Fennec desiderava l'anello della Fenice. L'anello era stato forgiato per suo padre: nel caso l'avesse perduto in qualsiasi modo, sarebbe stato disonorato per sempre. In

I vostri preferiti degli ultimi sette giorni

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Tema: "Il mio cane" - Schema del testo descrittivo, relativo ad un animale, per la scuola primaria e media

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Il verbo avere: possedere, agire, sentire.