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Un racconto per amare di più la natura e meno il cellulare: "Il Bosco Incantato di Pixel" (creato da Copilot microsoft)

**Il Bosco Incantato di Pixel** C'era una volta un bosco incantato chiamato Pixel, dove gli alberi sussurravano storie antiche e i fiori danzavano al ritmo del vento. In questo bosco magico, viveva un piccolo folletto di nome Luce, che aveva il potere di far brillare le cose con un semplice tocco. Un giorno, Luce notò che i bambini del villaggio vicino passavano tutto il loro tempo a fissare dei piccoli rettangoli luminosi, chiamati cellulari, dimenticandosi di giocare all'aria aperta. Preoccupato, Luce decise di usare la sua magia per mostrare ai bambini la bellezza della natura. Con un pizzico di polvere di stelle, Luce fece sì che ogni cellulare mostrasse immagini del bosco incantato. Gli alberi sembravano così reali che i bambini sentirono il profumo del muschio e il canto degli uccellini. Incantati, misero da parte i cellulari e corsero verso il bosco. Arrivati nel bosco, i bambini scoprirono un mondo di meraviglie. Inseguirono farfalle arcobaleno, costruirono castelli di

Il Carnevale

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Il Carnevale Sfilano i carri immersi nei colori e nei suoni. E’un tripudio di coriandoli e stelle filanti: giallo, verde, rosso e tanto tanto azzurro colora il giorno. La gente suona, balla, canta, ride. E non è una maschera, non fa finta, ride, ride davvero. E’ il loro volto quello coperto dalla mascherina, nessuno riesce a nascondere gli occhi con dentro la gioia e la bocca ride da sola. Per qualche ora saremo tutti come siamo per merito della maschera che ci nasconde. Non fa neanche più freddo e Palla di Fuoco è in grande forma. Ride dopo la brutta febbre del rigido inverno. Ora scalda la gioia puntando tra le vie della festa i generosi raggi di luce. Lo salutano i suoni delle trombette che spudoratamente si fanno le linguacce. Urla di rabbia un anziano signore perché ha il volto ricoperto di nuvole di panna montata sparate dallo spray. Perché non le assaggia invece di sbraitare, capirebbe che sono dolci: come il sorriso della piccoliss

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Analisi grammaticale

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Esegui l'analisi grammaticale delle seguenti frasi. Le chiesi spiegazioni per il suo comportamento di qualche giorno prima. Avrei voluto incontrare il mio amico ma non avevo tempo. ascoltai attentamente le spiegazioni relative al nostro comportamento. Ho inserito nel mio computer alcuni file di notevole interesse. Da alcuni giorni sono terminate le lezioni di scacchi. Domani è un altro giorno. Le = pronome personale con funzione di complemento. chiesi = voce del verbo chiedere 2^ coniugazione modo indicativo tempo passato remoto spiegazioni = nome comune di cosa femminile plurale per = preposizione semplice il = articolo determinativo maschile suo = aggettivo possessivo maschile singolare comportamento = nome comune di cosa maschile singolare di = preposizione semplice qualche = aggettivo indefinito maschile singolare giorno = nome comune di cosa maschile singolare prima = avverbio di tempo Visualizza e stampa con Google Docs

I VERBI RIFLESSIVI (ESERCIZI DI RIBADIMENTO)

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Sostituisci nelle frasi i verbi all'infinito riflessivo nelle forme verbali adatte. (Asciugarsi) bene quando (lavarsi). (Domandarsi) spesso perché faccio fatica a risolvere i problemi. Anna (vestirsi) con cura perché deve andare a una festa. Ogni volta che devo partire (informarsi) sui possibili itinerari da seguire. Faceva così caldo (rigirarsi) nel letto continuamente. Non vorrei che (rovinarsi) il vestito nuovo. Asciugati bene quando ti lavi. Mi domando spesso perché faccio fatica a risolvere i problemi. Anna si veste con cura perché deve andare a una gita. Ogni volta che devo partire mi informo sui possibili itinerari da seguire. Faceva così caldo che mi rigiravo nel letto continuamente. Non vorrei che mi si rovinasse il vestito nuovo. Visualizza e stampa con Google Docs

I verbi riflessivi

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Saper riconoscere e usare la forma riflessiva dei verbi Analizziamo la seguente frase e ne consideriamo il significato: - Laura si ammira allo specchio. C'è una ragazzina di nome Laura che ammira se stessa allo specchio. L'azione dell'ammirarsi ricade sul soggetto che la compie. Laura (soggetto) compie e subisce l'azione. N.B. La grammatica definisce questa forma verbale verbo riflessivo  e specifica che è sempre accompagnato dalle particelle pronominali mi, ti, ci, si, vi . Analizziamo le seguenti frasi e individuiamo l'uso delle particelle pronominali nella forma riflessiva dei verbi. Mi sono riparato sotto una grondaia.  Sta per > Ho riparato me stesso . Ti sei lavato. Sta per > Hai lavato te stesso . Vi siete cacciati in un bel pasticcio. Sta per > Avete cacciato voi stessi in un bel pasticcio. Ci spingemmo sino alla cima della montagna. Sta per > Spingemmo noi stessi fino alla cima della montagna.

I verbi impersonali: unità didattica per la classe quinta della scuola primaria, II quadrimestre

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Saper riconoscere i verbi impersonali. " Piove e lampeggia : è un temporale terribile." N.B. Piove e lampeggia indicano azioni che non si possono attribuire a persone o animali, ma solamente a fenomeni atmosferici . Tali verbi vengono definiti dalla grammatica verbi impersonali e si usano alla terza persona singolare. Sono verbi impersonali: diluviare , grandinare , albeggiare , nevicare , imbrunire , piovigginare . La grammatica specifica però che qualsiasi verbo può essere usato in modo impersonale ( senza il soggetto ) quando si fa precedere dalla particella si , come negli esempi: - In campagna si vive bene. Sono considerate impersonali anche le forme verbali bisogna, sembra, capita, occorre, succede, quando sono seguite dalla congiunzione che . Esempi: - Bisogna che ne parli con mio padre. - Sembra che Andrea abbia fatto un disastro. - Capita di perdere la pazienza. - Non occorre che ti disturbi per me. I verbi impersonali nelle f

INDIVIDUARE LA FORMA ATTIVA E LA FORMA PASSIVA DEI VERBI (SPIEGAZIONE ED ESERCIZI)

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Individuare nelle frasi la forma attiva e la forma passiva di un verbo. Analizziamo alcune frasi e sviluppiamo dei ragionamenti: - Un bambino calcia il pallone. Il bambino è il soggetto che compie l'azione. L'azione del bambino ricade sul pallone. - Il pallone è calciato dal bambino. Nella seconda frase il soggetto è il pallone che, però, subisce ancora l'azione . Infatti in tutti e due i casi: l'azione del calciare è compiuta dal bambino; in tutti e due i casi il pallone subisce l 'azione. La grammatica definisce: Il verbo della prima frase verbo di forma attiva ; Il verbo della seconda frase verbo di forma passiva . Passivo vuol dire non agire direttamente, non prendere iniziative ma subire le azioni. Conclusione: In conclusione abbiamo: 1^ situazione Il bambino calcia il pallone. SOGGETTO    P.V    C. OGGETTO 2^ situazione Il pallone è calciato dal bambino. SOGGETTO   P.V.         C .D'AGENTE N.

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Tema: "Il mio cane" - Schema del testo descrittivo, relativo ad un animale, per la scuola primaria e media

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"Arriva la primavera" - Dettato - Analisi, comprensione, ed interpretazione del testo