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Un racconto per amare di più la natura e meno il cellulare: "Il Bosco Incantato di Pixel" (creato da Copilot microsoft)

**Il Bosco Incantato di Pixel** C'era una volta un bosco incantato chiamato Pixel, dove gli alberi sussurravano storie antiche e i fiori danzavano al ritmo del vento. In questo bosco magico, viveva un piccolo folletto di nome Luce, che aveva il potere di far brillare le cose con un semplice tocco. Un giorno, Luce notò che i bambini del villaggio vicino passavano tutto il loro tempo a fissare dei piccoli rettangoli luminosi, chiamati cellulari, dimenticandosi di giocare all'aria aperta. Preoccupato, Luce decise di usare la sua magia per mostrare ai bambini la bellezza della natura. Con un pizzico di polvere di stelle, Luce fece sì che ogni cellulare mostrasse immagini del bosco incantato. Gli alberi sembravano così reali che i bambini sentirono il profumo del muschio e il canto degli uccellini. Incantati, misero da parte i cellulari e corsero verso il bosco. Arrivati nel bosco, i bambini scoprirono un mondo di meraviglie. Inseguirono farfalle arcobaleno, costruirono castelli di

I segni d’interpunzione

I segni d'interpunzione Non esistono regole fisse che definiscano come usare i segni d’interpunzione. E’ tuttavia evidente che un buon utilizzo della punteggiatura può fare la differenza e migliorare la qualità dell’espressione scritta. Ogni persona ha un proprio stile linguistico che è la cartina di tornasole di se stesso. L’uso della punteggiatura definisce un aspetto rilevante del saper scrivere. Siamo sì liberi di adoperare come riteniamo opportuno il punto o la virgola, ma non dimentichiamo che questi segni hanno valore di pausa lunga o breve e vanno inseriti nel periodo con logica e parsimonia: “melius deficere quam abundare” l’esatto contrario della famosa locuzione latina, a mio parere, fa al caso nostro. [I latini erano soliti affermare “melius abundare quam deficere” (è meglio abbondare che scarseggiare)]. Nel prossimo post prenderò in esame l’uso della virgola. Ercole Bonjean   © Link correlato a questo post: Come si scrive? Interrogo il maestro! Visual

Prove di ingresso scuola media - Schede stampabili e gratuite

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Prova di ingresso scuola media - Prova di verifica del secondo quadrimestre per la classe quinta della scuola primaria PROVA D'INGRESSO DI GRAMMATICA E' una prova di verifica relativa alle abilità conseguite dagli alunni al termine della scuola primaria. Particolarmente adatta pertanto quale test d'ingresso per la scuola media. Una breve pausa, per poi proseguire l'iter grammaticale, mi permette di inserire una prova di ingresso standard che i bambini, oggi di classe quinta, dovranno affrontare all'inizio della prima media. Il calendario ci ricorda quanto siano pochi i giorni di lezione utili per valutare e terminare il lavoro dell'anno scolastico 2009/2010. Potrebbe essere funzionale allo scopo questo tipo di verifica che guarda all'oggi ed al domani nel contempo. Ve la propongo. Link correlati a questo argomento: Scuola media Verific

Gli accenti

Gli accenti Se analizzo gli errori ricorrenti commessi dai miei alunni, dal 1973 sino ad oggi, la parte del leone spetta senza ombra di dubbio agli accenti: vero campo minato della lingua italiana non solo per i bambini. E’ buona norma, a mio parere, tener presente, per decidere se porre l’accento sulla  parola da scrivere o meno, che il suono sull’ultima vocale facilmente induce all’errore e talvolta si  rende necessario un semplice ma indispensabile ragionamento sul perché si usano gli accenti e quando occorre usarli. Dà quando è tempo presente (“Non mi dà alcuna soddisfazione”) del verbo dare per distinguerlo dalla preposizione semplice da ( “Vieni da me nel pomeriggio”). Dì come giorno (“Un bel dì”) per distinguerlo da di preposizione (“Il piacere di leggere”)  e di’ imperativo di fare (“Di’ la verità”). Là avverbio di luogo (“E’ andata là”) da la articolo (“Dammi la mano”) pronome  (“Non la conosco”)e nota musicale (“Diede il la all’orchestra”). Lì avverbio di luogo (

Terra o terra? Dio o dio?

Terra o terra? Dio o dio? La regola consolidata della grammatica esiste e  va applicata. Questi nomi se si esprimono nel linguaggio scientifico debbono avere la maiuscola per proprio status, per quel che concerne tutti gli altri casi è opportuno usare la lettera minuscola. Scriveremo quindi “La Terra ruota attorno al Sole” oppure  “Il sopraggiungere delle tenebre rese invisibile la terra ”. La parola Dio , a mio parere, va scritta con la lettera iniziale maiuscola in tutti quei casi in cui è simbolo di un unico creatore ed espressione di un credo monoteista. Gli dei e non gli Dei invece per quel che riguarda le religioni di tipo politeista in scritti di oggi riferiti al passato della storia dell’uomo. Ercole Bonjean  Link correlato a questo post: Come si scrive? Interrogo il maestro! Visualizza e stampa con Google Docs

Maiuscola o minuscola?

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Maiuscola o minuscola? Su questa convenzione della lingua italiana, sull’iniziale maiuscola o minuscola dei nomi comuni e dei nomi propri la confusione da sempre regna sovrana. La regola apparentemente è semplice e non dovrebbe lasciare adito a dubbio alcuno: per sua stessa dizione la parola proprio indica il nome che va scritto con l’iniziale maiuscola. Il problema sorge con i nomi comuni che diventano nomi propri. La regola che diverge dalla regola, secondo la prassi comune consolidata, indica di scrivere con l’iniziale maiuscola i nomi comuni che in particolari situazioni diventano unici: “ Rimarrà per sempre indelebile nella memoria l’immagine della statua della Libertà”. In questo contesto diventa obbligatoria la lettera maiuscola e l’idea di libertà diventa persona alla stessa stregua del nome proprio della città che la ospita, New York, e della celebre statua che la identifica. “Il Presidente della Repubblica Napolitano presenzia alla cerimonia … “. “Non è compito di un

La divisione in sillabe

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La divisione in sillabe E’ un argomento questo che compare sovente tra le chiavi di ricerca che vi portano sempre più numerosi nei due siti di didattica della lingua italiana. Devo dire che la cosa non mi ha sorpreso neanche all’inizio di questa straordinaria avventura; molto più difficile per il giovane maestro internauta comprendere il significato di neologismi americani come tag, plugin, dashboard che invadono il nostro modo di comunicare ed inesorabilmente lo modificano. La divisione delle parole è semplice per quel che concerne le regole grammaticali, un po’ meno semplice è farle metabolizzare a bambini e bambine di sei, sette anni. Sintetizzo anche se non è il mio forte. Se ci troviamo di fronte a parole bisillabe, trisillabe od anche quadrisillabe semplici la divisione viene spontanea e non vi sono problemi di sorta: PA- NE, BA – NA –NA, SA – LA – MI –NO. Nel caso di raddoppiamento delle consonanti si divide sempre: TET – TO, PAL – LA, CAC –CIA, PIOG –GE. La d

Il significato delle parole

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Verifica di analisi grammaticale per la classe quarta della scuola primaria. - Schede stampabili

Esercizi di analisi grammaticale per la classe quinta

Esercizi di analisi grammaticale per la classe terza della scuola primaria - Schede stampabili

La gita scolastica: testi con schema per la scuola primaria e media

TITOLI DI TEMI

Verifica di analisi logica per la classe quinta della scuola primaria

Giornata mondiale della Terra (Earth Day): attività educativo didattiche di apprendimento.

Tema: "Il mio cane" - Schema del testo descrittivo, relativo ad un animale, per la scuola primaria e media

Verifiche finali di italiano per la classe quinta della scuola primaria

Il verbo avere: possedere, agire, sentire.