Racconti, poesie, filastrocche, del maestro Ercole Bonjean

Com'è bello scrivere! Da quando sono in pensione lo posso fare in ogni momento: di giorno, di notte, ogni occasione è buona. Questa passione nasce da esigenze didattiche per poi sfociare in un mia esigenza personale. Scrivere racconti, poesie, filastrocche, è diventato un momento piacevole della giornata. Dai dati di Google in mio possesso ho scoperto che i miei scritti hanno superato, in questi anni, le cinquecentomila visualizzazioni di pagina a riprova dell'interesse delle lettrici e dei lettori del sito per il mio lavoro. Ho quindi pensato di creare un apposito link con tutti i miei scritti a cui se ne aggiungeranno spero ancora molti altri. Non mi resta che augurarvi buona lettura. Eccovi il link: Racconti, poesie, filastrocche, del maestro Ercole

Scheda di grammatica - I verbi al modo congiuntivo

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I verbi al modo congiuntivo


Riflettiamo sulle seguenti frasi:


  1. Ti avevo invitato alla mia festa e non sei venuta.
  2. Ti invito alla mia festa.
  3. Daniele è venuto alla mia festa.
  4. Domenica alla mia festa verrà anche Alice.


Analizziamo i verbi:


  • invito > TEMPO PRESENTE
  • verrà > TEMPO FUTURO SEMPLICE
  • è venuto > tempo PASSATO PROSSIMO
  • avevo invitato > tempo TRAPASSATO PROSSIMO


Sono verbi espressi nei tempi del modo indicativo.
La grammatica dice che il modo indicativo indica fatti (azioni) reali, certe, in un tempo passato, presente, o futuro.
Impariamo ora a conoscere e ad usare i verbi del modo congiuntivo.
Il congiuntivo ci fa entrare nel mondo dell'immaginario, del possibile, perché ci permette di esprimere i nostri desideri, i nostri dubbi, le nostre ipotesi.
Il congiuntivo ha un suo stile elegante, raffinato, perché racconta il fatto, e la sfumatura di significato che caratterizza il fatto stesso.


Nelle seguenti frasi il verbo indica:


  • Spero che tu stia bene. SPERANZA, AUGURIO
  • I nostri amici sono in ritardo: che abbiano
  • avuto un incidente? DUBBIO
  • Penso che tu sia stanco. IPOTESI, POSSIBILITA'
  • Come sarei contento se riuscissi a vincere
  • il torneo di scacchi di aprile. DESIDERIO


Analizziamo la differenza di significato tra l'indicativo ed il congiuntivo per mezzo di due esempi:


  • Clarissa verrà da te. Il verbo è al tempo futuro indica certezza.
  • Spero che Clarissa venga da te. Il verbo al congiuntivo indica dubbio.
Impariamo ad usare i verbi del modo congiuntivo riflettendo sui significati del primo verbo presente nelle frasi.
  • Non so (indica dubbio)  che tipo di dolci tu preferisca (indica dubbio, occorre il congiuntivo presente).
Esercizi


Sostituisci, nelle seguenti frasi, il verbo all'infinito con un congiuntivo adatto.


  1. Non pensava che il suo amico lo aiutare.
  2. Era necessario che tu partire.
  3. Dubito che Maria arrivare in tempo.
  4. Non sappiamo chi rompere il vetro.
  5. Non vi sembra che la torta riuscire bene?
  6. Non ho capito cosa tu volere da noi.
  7. E' meglio che tu andare a casa.
  8. Credevo che tu andare da Maria.
  9. Ad Andrea ha fatto piacere che tu partecipare alla riunione.


Inserisco il modo congiuntivo.
  1. Non pensava che il suo amico lo aiutasse.
  2. Era necessario che tu partissi.
  3. Dubito che Maria arrivi in tempo.
  4. Non sappiamo chi abbia rotto il vetro.
  5. Non vi sembra che la torta sia riuscita bene?
  6. No ho capito cosa tu voglia da noi.
  7. E' meglio che tu vada a casa.
  8. Credevo che tu andassi da Maria.
  9. Ad Andrea ha fatto piacere che tu abbia partecipato alla riunione.


Sostituisci, nelle seguenti frasi, il verbo all'infinito con un congiuntivo adatto.
  1. Speravamo che voi finire i compiti in tempo.
  2. Agnese non ha voluto che la aiutare a lavare i piatti.
  3. Non so quanto Angela ieri capire della mia spiegazione.
  4. Avevo paura che i miei amici non trovare posto sul treno.
  5. Non so perché il metrò si fermare tanto a lungo in quella stazione.
  6. Penso che Silvio apprezzare il nostro regalo.
  7. Non voglio che voi offendere la mia amica.
  8. Speravo che qualcuno ci indicare la strada.
  9. La cassiera credeva che io non pagare.


Inserisco il modo congiuntivo.
  1. Speravamo che voi finiste i compiti in tempo.
  2. Agnese non ha voluto che la aiutassi a lavare i piatti.
  3. Non so quanto Angela ieri abbia capito della mia spiegazione.
  4. Avevo paura che i miei amici non trovassero posto sul treno.
  5. Non so perché il metrò si fermi tanto alla stazione.
  6. Penso che Silvio abbia apprezzato il nostro regalo.
  7. Non voglio che voi offendiate la mia amica.
  8. Speravo che qualcuno ci indicasse la strada.
  9. La cassiera credeva che io non pagassi.


Scriviamo e leggiamo le frasi:


  1. Mi sembra che piova.
  2. Spero che la mamma mi accontenti.
  3. Mi auguro che tutto vada bene.
  4. Il maestro esorta gli alunni affinché studino di più.
  5. Se tuo fratello arrivasse!
  6. Che sia partito di già!


Le prime quattro frasi presentano due verbi che sono preceduti da che, affinché.
Le ultime due, invece, presentano solo un verbo preceduto da se - che, ma tutti i verbi indicano situazioni di incertezza.


A questo punto individuiamo le caratteristiche dei verbi al congiuntivo.


  • Indicano incertezza, dubbio, augurio.
  • Sono preceduti quasi sempre da una congiunzione.


Il modo congiuntivo presenta quattro tempi:
presente e imperfetto > tempi semplici
passato e trapassato > tempi composti


Analizziamo i verbi delle seguenti frasi per individuare l'uso dei tempi al congiuntivo:
  • Io spero che papà torni presto a casa.
La frase presenta due verbi:
spero > presente indicativo > momento in cui ne parlo
torni > presente congiuntivo > preceduto da che


La due azioni sono in relazione di contemporaneità col presente.
Se analizziamo il significato della frase è possibile che papà torni presto a casa.
Io spero in questo momento. Le due azioni sono contemporanee nel presente.
  • Speravo che papà tornasse presto a casa.
La frase presenta due verbi:
speravo > imperfetto indicativo
tornasse > imperfetto congiuntivo


Le due azioni sono in relazione di contemporaneità col passato.
Significato della frase: "Era possibile che papà tornasse prima a casa". Io speravo prima, ma ora so che non è vero. Il trapassato esprime una possibilità che non si è realizzata nel passato.

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