Il Natale a scuola: racconti, poesie, filastrocche, temi, leggende, percorsi educativo didattici di apprendimento per l'analisi, la comprensione, l'interpretazione del testo

  Il Natale a scuola Le festività del Natale offrono molti spunti sia dal punto di vista didattico, sia educativo. Molto spesso si dice che la scuola italiana non sia al passo coi tempi. Bene, ritengo invece che in alcuni casi sia meglio che la scuola  non si uniformi , non diventi lo specchio deformato di una realtà  volta all'immagine  più che  alla   sostanza ,  alla forma  più che  al contenuto . In particolare le festività natalizie sono diventate principalmente un affare commerciale e diventano l'esatto contrario dell'autentico messaggio di pace e d'amore. E' il momento quindi di andare  contro corrente  e ritornare al significato etimologico della parola Natale che significa  nascita , nascita di Gesù, ed esprime valori universali condivisibili dai credenti e dai non credenti: la pace, l'uguaglianza nella diversità, l'amore per se stessi e per gli altri, la solidarietà, sono valori dell'uomo in quanto tale.  I bambini risponderanno in modo positiv

"Il topo di campagna e il topo di città" di Esopo - Analisi ed interpretazione del testo


Il topo di campagna e il topo di città

Un topo di campagna che aveva per amico un topo domestico, lo invitò a pranzo. Quello si recò subito da lui nei campi, ma, mentre rosicchiava chicchi d'orzo e di grano, disse:
- Sappi, amico mio, che il tuo tenore di vita è quello di una formica. Visto che io ho mezzi in abbondanza, vieni con me e potrai godere di ogni ben di Dio.
Detto fatto, i due partirono. Il topo domestico prese a mostrare all'altro legumi e grano, datteri, formaggio, miele e frutta, mentre dal canto suo quello di campagna, stupefatto, lo colmava di benedizioni e malediceva la propria sorte. Stavano per dare inizio al banchetto, quando un uomo spalancò all'improvviso la porta e i poveri topi, terrorizzati da quel rumore, corsero a rintanarsi nelle fessure del muro. Vollero poi prendere dei fichi secchi, ma un altro uomo venne a cercare qualcosa che si trovava in quella stanza e ancora una volta i topi, appena lo videro, balzarono a nascondersi in un buco. Allora il topo di campagna, incurante della fame, sospirò e disse all'altro:
- Addio, amico. Tu ti rimpinzi fino alla nausea e passi il tuo tempo a godere allegramente di queste leccornie, ma in mezzo ai pericoli e tra continui timori. Io, poveretto, che rosicchio un po' d'orzo e di grano, vivrò senza paura e senza sospettare di nessuno.
La favola dimostra che vivere in povertà, ma tranquillamente, vale di più che passare l'esistenza tra gli agi, ma nella paura e nell'angoscia.

Esopo

Analisi ed interpretazione del testo

  1. Chi sono i personaggi della storia?
  2. Cosa mangiano per pranzo?
  3. Per quale motivo il topo di città invita il topo di campagna a casa sua?
  4. Quali leccornie trovano i due topi nella casa di città?
  5. Cosa accade quando stanno per iniziare il pranzo?
  6. Perché il topo di campagna ritorna nella sua dimora?
  7. Sei d'accordo con la morale di questa favola? Perché?


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