Poesia di Pasqua: "Gesù o Barabba?" di Ercole Bonjean

Il 31 marzo ritorna la Santa Pasqua. Purtroppo anche quest'anno il Male è entrato nelle vite di tutti noi. Mai come quest'anno si sente il bisogno di pace, di amore, di solidarietà. Il Calvario di Gesù e la sua Resurrezione indicano la via da percorrere. Il mio augurio è che  alla fine prevalga il Bene e che si possa ritornare alla normalità della vita di ogni giorno. Che sia per tutti la Santa Pasqua della Resurrezione!!  Gesù o Barabba? “ Sia libero il male”. Acclama la folla, Si lava Pilato, sorride Barabba. Sale la strada, pesa la Croce. Cade. Si rialza. E’ buio; sibila il Vento, urla la Terra, nulla può fare: È silenzio, Tace, Tace. Risorge il Sole. Ritorna la Luce, irradia i volti, riscalda la Pace. Ercole Bonjean  © Visualizza e stampa con Google Docs Ti potrebbero interessare: Il paese delle uova di cioccolato "E' Pasqua!" di Maria Grazia Bucceri Racconto di Pasqua "La Risurrezione&q

"La gatta" di Giovanni Pascoli - Prosa della poesia

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La gatta

Era una gatta, assai trita, e non era
d'alcuno, e, vecchia, aveva un suo gattino.
Ora, una notte, (su per il camino
s'ingolfava e rombava la bufera)
trassemi all'uscio il suon d'una preghiera,
e lei vidi e il suo figlio a lei vicino.
Mi spinse ella, in un dolce atto, il meschino
tra' piedi; e sparve nella notte nera.
Che notte nera, piena di dolore!
Pianti e singulti e risa pazze e tetri
urli portava dai deserti il vento.
E la pioggia cadea, vasto fragore,
sferzando i muri e scoppiettando ai vetri.
Facea le fusa il piccolo, contento.


Giovanni Pascoli


Trasformiamo il testo poetico in prosa


La trasformazione della poesia in prosa deve mantenere lo stesso argomento, la forma sarà diversa poiché mentre la poesia è in rime, la prosa non mantiene le rime. La trascriviamo in prosa perché questo ci permette di capire meglio il messaggio del poeta.


Era una gatta vecchia e non apparteneva a nessuno, aveva un gattino. Una notte di bufera mi fece accostare alla porta il suo miagolio.

Essa mi spinse tra i piedi il suo piccolo e scomparve nella notte buia.
La notte era piena di dolore. Il vento trasportava da lontano pianti, singhiozzi, risa e urla. La pioggia cadeva rumorosamente sui muri e sui vetri. Il gattino contento faceva le fusa.

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Antologia


Il testo poetico


Lettura e comprensione del testo


Il testo narrativo


La descrizione degli animali: schema del testo "Il mio cane"


Commenti

  1. stupenda e commuovente

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  2. lL amore materno supera ogni egoismo lla gatta rinuncia al suo cucciolo pur di proteggerlo dai pericoli LA grande sensibilità del poeta non poteva non cogliere questo aspettoche accomuna gli uomini agli animal GRANDE PASCOLIi grande

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  3. Grazie per il tuo gradito commento. Ne approfitto per dire che "chi non ama gli animali non ama le persone, la vita stessa".

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