Un racconto per amare di più la natura e meno il cellulare: "Il Bosco Incantato di Pixel" (creato da Copilot microsoft)

**Il Bosco Incantato di Pixel** C'era una volta un bosco incantato chiamato Pixel, dove gli alberi sussurravano storie antiche e i fiori danzavano al ritmo del vento. In questo bosco magico, viveva un piccolo folletto di nome Luce, che aveva il potere di far brillare le cose con un semplice tocco. Un giorno, Luce notò che i bambini del villaggio vicino passavano tutto il loro tempo a fissare dei piccoli rettangoli luminosi, chiamati cellulari, dimenticandosi di giocare all'aria aperta. Preoccupato, Luce decise di usare la sua magia per mostrare ai bambini la bellezza della natura. Con un pizzico di polvere di stelle, Luce fece sì che ogni cellulare mostrasse immagini del bosco incantato. Gli alberi sembravano così reali che i bambini sentirono il profumo del muschio e il canto degli uccellini. Incantati, misero da parte i cellulari e corsero verso il bosco. Arrivati nel bosco, i bambini scoprirono un mondo di meraviglie. Inseguirono farfalle arcobaleno, costruirono castelli di

La cicala e la formica: cambio il finale della storia.

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La cicala e la formica

Era un'estate felice per la cicala che si godeva il sole sulle foglie degli alberi e cantava, cantava, cantava. Venne il freddo e la cicala si trovò senza rifugio e senza cibo.
Si ricordò della formica che per tutta l'estate aveva accumulato provviste nella sua calda casina sotto terra. Andò dunque a bussare alla porta della formica. La formica venne ad aprire reggendo una vecchia lampada ad olio.
- Cosa vuoi? - chiese piuttosto seccata.
- Ho freddo, ho fame ... - balbettò la cicala. Dietro di lei si vedeva la campagna innevata.
- Ah sì! - disse la formica.
- Io ho lavorato tutta l'estate per accumulare per l'inverno. Tu cosa hai fatto in quelle giornate di sole?
- Io ho cantato.
- Hai cantato! ... Ebbene adesso balla!
La formica sbatté la porta e tornò alle sue faccende, mentre la cicala, con il suo violino coperto di neve, si allontana ad ali basse nella campagna.

Un finale diverso per "La cicala e la formica"

... - Va bene entra, però mi dovrai aiutare nelle faccende di casa.
La cicala si mise subito al lavoro; per prima cosa andò a tagliar la legna, cucinò per il pranzo, spolverò i mobili, lavò il pavimento. Andò dalla formica e le disse ciò che aveva fatto. Da quel giorno diventarono grandissime amiche.




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