"I due volti della Pasqua" poesia di Ercole Bonjean

Le terribili tragedie delle guerre in Ucraina e in Palestina, la recente orribile strage a Mosca, fanno riflettere su quanto sia importante vivere in pace e superare ogni tipo di barriera che possa essere d'ostacolo alla libertà d'ogni popolo della Terra. L'arte, la musica, la letteratura, il cinema, il teatro, tutto ciò che è cultura, può aiutare a combattere la la guerra e ogni forma di violenza, a formare cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri. La scuola può pertanto fare molto per formare coscienze libere: " la libertà è come l'aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare". Quant'è vera questa affermazione di Piero Calamandrei! Ce ne accorgiamo in questi giorni in cui tutte le nostre sicurezze sono messe in forse e "l'aria comincia a mancare". Mi rincuora vedere, in questi giorni di disperazione, quanta solidarietà sia nata in tutto il mondo a favore di chi è stato colpito da un'immane violenza

Raccontare un'esperienza: tema "Un viaggio su un pianeta inesplorato: scopro la biblioteca di Imperia".

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La visita alla biblioteca civica di Imperia ha letteralmente appassionato gli alunni: hanno posto domande interessanti e pertinenti, preso appunti, scoperto un mondo affascinante che mi auguro li accompagnerà per tutta la vita. Ecco un buon esempio di come i bambini hanno vissuto questa importante esperienza.


Un viaggio su un pianeta inesplorato: scopro la biblioteca di Imperia.

Ci trovavamo davanti al portone della biblioteca di Imperia e io cercavo di immaginare come potesse essere all'interno un palazzo così importante per la nostra città.


Appena entrati nella sala d'ingresso mi ricordai improvvisamente della mia prima visita a quella biblioteca per fare una ricerca di storia: era stato bellissimo, e più ci pensavo e più ero impaziente di entrare. I maestri ci hanno finalmente portati in una sala consultazione dove si trovavano due lunghi tavoli sopra i quali c'erano moltissimi libri di vario genere per i ragazzi. In quella stanza c'era una signora Silvia Bonjean, la direttrice, che ci ha fatto accomodare. quest'ultima è la sorella del maestro Ercole e ci ha spiegato come funziona una biblioteca civica. "In una biblioteca vi sono libri, (monografia) e giornali (periodici). "Vi sono inoltre delle sezioni di pregio: il fondo locale, che è un insieme di libri di storia e cultura locale, il fondo antico, dove si trovano libri e periodici che sono stati scritti prima del 1830. Questa biblioteca è stata formata da Leonardo Lagorio quando le due città (Porto Maurizio e Oneglia) si sono unite e hanno formato Imperia, inoltre vi si trovano circa 63000 volumi e i più vecchi risalgono al 1400. Subito dopo è entrata nella sala la signora Gastaldi, il braccio destro e sinistro della direttrice, che ci ha mostrato un insieme di giornali "riparati", uniti e rilegati in una copertina e in un antico libro intitolato "Porto Maurizio, antichi documenti". Osservando i giornali ho notato che risalivano al 1889. A quel punto il maestro ha proposti di fare delle domande a Silvia e a Isa. quindi ognuno di noi ha posto domande di ogni tipo: io ho chiesto come vengono controllati i libri prima che i visitatori possano controllarli e la signora Gastaldi ha detto che prima di tutto bisogna controllare lo stato del libro, poi bisogna timbrare il frontespizio e l'ultima pagina e infine preparare una scheda per conoscerlo meglio. Dopo la signora Silvia ha spiegato che se una persona prende in prestito un libro e non lo restituisce entro il tempo stabilito viene sospeso dal prestito dei  libri e può solo consultarli in biblioteca. Nella biblioteca di Imperia vi sono libri di ogni genere: matematica, scienze, storia, ma i libri che io consulterei per primi sono quelli di racconti fantastici e quelli che parlano di animali. Infine, per chiudere la nostra visita alla biblioteca, le signore Isa e Silvia ci hanno guidati in una specie di deposito per libri dove sugli scaffali si  trovavano molti libri antichi che parlavano della Liguria e anche della città di Imperia.
Purtroppo, però, è arrivato il momento di tornare a casa. Io credo che tornerò molte volte a visitare la biblioteca per leggere, studiare e imparare molte cose.

(Arianna, classe quinta)


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