"I due volti della Pasqua" poesia di Ercole Bonjean

Le terribili tragedie delle guerre in Ucraina e in Palestina, la recente orribile strage a Mosca, fanno riflettere su quanto sia importante vivere in pace e superare ogni tipo di barriera che possa essere d'ostacolo alla libertà d'ogni popolo della Terra. L'arte, la musica, la letteratura, il cinema, il teatro, tutto ciò che è cultura, può aiutare a combattere la la guerra e ogni forma di violenza, a formare cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri. La scuola può pertanto fare molto per formare coscienze libere: " la libertà è come l'aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare". Quant'è vera questa affermazione di Piero Calamandrei! Ce ne accorgiamo in questi giorni in cui tutte le nostre sicurezze sono messe in forse e "l'aria comincia a mancare". Mi rincuora vedere, in questi giorni di disperazione, quanta solidarietà sia nata in tutto il mondo a favore di chi è stato colpito da un'immane violenza

"I mesi dell'anno", filastrocca a rima baciata di Angiolo Silvio Novaro

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I mesi dell'anno

Gennaio mette ai monti la parrucca,
Febbraio grandi e piccoli imbacucca;
Marzo libera il sol di prigionia,
April di bei color gli orna la via;
Maggio vive tra musiche d'uccelli,
Giugno ama i frutti appesi ai ramoscelli;
Luglio falcia le messi al solleone,
Agosto, avaro, ansando le ripone;
Settembre i dolci grappoli arrubina,
Ottobre di vendemmia empie le tina;
Novembre ammucchia aride foglie in terra,
Dicembre ammazza l'anno, e lo sotterra.


Angiolo Silvio Novaro


Molto carina questa filastrocca, dello scrittore ligure Angiolo Silvio Novaro, i bambini la impareranno con grande facilità grazie ai versi in rima baciata. Interessante l'approfondimento linguistico, la spiegazione di parole quali: imbacucca, solleone, arrubina, empie.
Di valore creativo, e di decodificazione del testo poetico, l'illustrazione dei mesi.

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Commenti

  1. Bravissimo!, ha tutta la mia gratitudine, con piacere ho letto questa poesia imparata a scuola di cui avevo dimenticato alcune rime, rileggerla ora che sono in pensione mi rida’ quell’animo di bambina che un po’ di era assopito. Spero che nelle scuole questa ed altre poesie vengano ancora insegnate ai bambini che tanto ne hanno bisogno; la lascio con una filastrocca che non ho mai dimenticato: “La comare”La comare andò’ al mercato ed un cavolo compro’

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  2. Grazie per questa iniziativa, sono un’infermiera in pensione, finalmente posso dedicarmi alle cose trascurate da tempo, tante filastrocche mi sono venute utili nella vita di tutti i giorni ma questa l’avevo dimenticata, ne ricordo bene un’altra “La comare” La comare andò’ al mercato

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  3. bellissime queste rime imparate a scuola me le ricordo tutte grazie

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  4. La sto leggendo ora alla mia mamma di 97 anni e che non se la ricordava tutta, la ringrazio

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  5. Grazie a te per il commento. Un caro saluto a tua mamma.

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