Un racconto per amare di più la natura e meno il cellulare: "Il Bosco Incantato di Pixel" (creato da Copilot microsoft)

**Il Bosco Incantato di Pixel** C'era una volta un bosco incantato chiamato Pixel, dove gli alberi sussurravano storie antiche e i fiori danzavano al ritmo del vento. In questo bosco magico, viveva un piccolo folletto di nome Luce, che aveva il potere di far brillare le cose con un semplice tocco. Un giorno, Luce notò che i bambini del villaggio vicino passavano tutto il loro tempo a fissare dei piccoli rettangoli luminosi, chiamati cellulari, dimenticandosi di giocare all'aria aperta. Preoccupato, Luce decise di usare la sua magia per mostrare ai bambini la bellezza della natura. Con un pizzico di polvere di stelle, Luce fece sì che ogni cellulare mostrasse immagini del bosco incantato. Gli alberi sembravano così reali che i bambini sentirono il profumo del muschio e il canto degli uccellini. Incantati, misero da parte i cellulari e corsero verso il bosco. Arrivati nel bosco, i bambini scoprirono un mondo di meraviglie. Inseguirono farfalle arcobaleno, costruirono castelli di

La descrizione della persona. Tema: "Il mio maestro". - Schema del testo descrittivo

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Tema 

Il mio maestro

Il mio maestro è veramente simpatico; si chiama Ercole Bonjean.
Certe volte è severo, perché lo facciamo arrabbiare, ma cambia subito umore facendo spiccare sotto gli occhi di colore chiaro, tendente al grigio, un caloroso sorriso.


Il naso aquilino lo rende sempre buffo. E' di corporatura robusta e di altezza media; si veste a volte, con pantaloni jeans e con una maglia colorata, sopra una camicetta a quadri blu e bianchi.
Il maestro ci sgrida soltanto quando facciamo qualcosa di sbagliato; poi spiega il perché dello sbaglio, facendoci imparare a non commettere più quell'errore.
Ama scherzare e grazie a lui le lezioni diventano un vero divertimento.
Ci aiuta negli studi e ci rispiega, con pazienza, le parti di lezione non capite.
Abbiamo stima del maestro, soprattutto quando disputa alcune partite a scacchi senza vedere: si ricorda tutte le mosse che ha già fatto e visualizza nella sua mente gli spostamenti dei pezzi dell'avversario.
Mi ricordo un episodio, rimasto nei miei pensieri, in cui si è dimostrato gentile nei miei confronti.
lo scorso giovedì il maestro assegnò un tema sull'handicap: non riuscivo a scrivere niente: il foglio protocollo era bianco, ma lui mi disse che non dovevo preoccuparmi perché tutte le persone possono avere una giornata negativa.
Considero il mio maestro, una persona a cui posso parlare con sincerità perché mi fido di lui e trovo in lui tanta comprensione.

(Cristina, classe quinta)

Cara Cristina, non devi avere paura di nulla. Sei capace e volenterosa. Ti auguro ogni bene.
ottimo

Cristina ha proseguito gli studi con profitto e si è diplomata con 100/100. Ora esercita la professione di giornalista.

Schema del testo

Tema 

Il mio maestro

Il mio maestro è veramente simpatico; si chiama Ercole Bonjean.
Certe volte è severo, perché lo facciamo arrabbiare, ma cambia subito umore facendo spiccare (Introduzione del personaggio) sotto gli occhi di colore chiaro, tendente al grigio, un caloroso sorriso.

Il naso aquilino lo rende sempre buffo. E' di corporatura robusta e di altezza media; si veste a volte, con pantaloni jeans e con una maglia colorata, sopra una camicetta a quadri blu e bianchi. (aspetto fisico - abbigliamento)
Il maestro ci sgrida soltanto quando facciamo qualcosa di sbagliato; poi spiega il perché dello sbaglio, facendoci imparare a non commettere più quell'errore.

Ama scherzare e grazie a lui le lezioni diventano un vero divertimento.
Ci aiuta negli studi e ci rispiega, con pazienza, le parti di lezione non capite.
abbiamo stima del maestro, soprattutto quando disputa alcune partite a scacchi senza vedere: si ricorda tutte le mosse che ha già fatto e visualizza nella sua mente gli spostamenti dei pezzi dell'avversario. (comportamento - carattere)

Mi ricordo un episodio, rimasto nei miei pensieri, in cui si è dimostrato gentile nei miei confronti.
Lo scorso giovedì il maestro assegnò un tema sull'handicap: non riuscivo a scrivere niente: il foglio protocollo era bianco, ma lui mi disse che non dovevo preoccuparmi perché tutte le persone possono avere una giornata negativa. (Un episodio)

Considero il mio maestro, una persona a cui posso parlare con sincerità perché mi fido di lui e trovo in lui tanta comprensione. (Conclusione)

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