Il Natale a scuola: racconti, poesie, filastrocche, temi, leggende, percorsi educativo didattici di apprendimento per l'analisi, la comprensione, l'interpretazione del testo

  Il Natale a scuola Le festività del Natale offrono molti spunti sia dal punto di vista didattico, sia educativo. Molto spesso si dice che la scuola italiana non sia al passo coi tempi. Bene, ritengo invece che in alcuni casi sia meglio che la scuola  non si uniformi , non diventi lo specchio deformato di una realtà  volta all'immagine  più che  alla   sostanza ,  alla forma  più che  al contenuto . In particolare le festività natalizie sono diventate principalmente un affare commerciale e diventano l'esatto contrario dell'autentico messaggio di pace e d'amore. E' il momento quindi di andare  contro corrente  e ritornare al significato etimologico della parola Natale che significa  nascita , nascita di Gesù, ed esprime valori universali condivisibili dai credenti e dai non credenti: la pace, l'uguaglianza nella diversità, l'amore per se stessi e per gli altri, la solidarietà, sono valori dell'uomo in quanto tale.  I bambini risponderanno in modo positiv

Racconti, poesie e filastrocche sul tema dell'immigrazione



Il tema dell'immigrazione è sempre di crescente attualità, sia per le tragiche notizie di cronaca, sia per le vicende politiche. Ma i bambini che ogni giorno sono a contatto con compagni e compagne di etnie diverse, come la pensano? Eccone un esempio tratto dal concorso "Dalle Ande agli Appennini" dal quale è scaturito l'omonimo libro.

Amal, una cara amica tenera e sensibile

Era il primo giorno di scuola ed in classe entrò una bambina che, dal colore della pelle, appariva subito straniera: fu in quel momento che il maestro ci presentò Amal.
Il suo sguardo sembrava un po' smarrito, era confusa e disorientata, si chiudeva spesso nei suoi pensieri.
Certo non è facile venire da un altro paese ed adattarsi subito alle usanze ed alle idee del nostro mondo occidentale.
Per qualunque bambino sarebbe uno cho cambiare da un giorno all'altro modo di vivere.
Questa bambina parlava a malapena la nostra lingua ed era un grosso problema comunicare con lei.
Amal è di statura media ed ha una corporatura robusta e per questo qualche volta i nostri amici maschi, non comportandosi da veri gentiluomini, la prendono in giro in modo poco simpatico e maleducato:questo atteggiamento suscita l'antipatia di tutti.
Al contrario, a nostro avviso, per la sua corporatura, appare particolarmente simpatica, molto educata, generosa e gentile.
Il suo viso è paffuto sempre sorridente e no si scoraggia mai. Ha enormi occhi che sembrano due nocciole, molto espressivi, dolci e profondi, divisi da un naso a patatina. Le labbra sono piccole e sottili, di colore roseo.
Amal si muove in modo incerto e timido, trasmettendo un po' di tristezza. Questo, secondo noi, è dovuto al fatto che viene spesso e ingiustamente derisa provocando in lei una forte insicurezza.
Non è un segno positivo, infatti dobbiamo farle capire che è uguale a noi.
Amal, nei nostri confronti, è sempre stata anche troppo brava, ci faceva mille regali in segno di amicizia: veramente troppi! Noi tanti regali non glieli abbiamo mai fatti e forse ha sempre un po' esagerato, probabilmente era un modo per entrare nel nostro “club” …
E' una bambina che non sa crearsi una propria personalità e cerca di assomigliare agli altri per farsi piacere, dovrebbe cercare nel suo cuore le cose che veramente le piacciono.
Una volta Amal era stata presa in giro dai maschi ed alcuni lo avevano detto al maestro: subito noi ragazze eravamo intervenute difendendo Amal come in una specie di processo: alcune bambine erano gli avvocati, altre la giuria, i bambini gli indagati, il maestro il giudice. Amal vinse la causa e i maschi, come pena, ebbero pesanti castighi. Amal rimase un po' mortificata a causa dei bambini, anche se erano stati poco rispettosi nei suoi confronti.
Per finire diciamo che Amal è una bambina troppo insicura di sé, anche se buona e gentile: deve imparare solo a sentirsi pari agli altri e cercare di capire che non deve migliorarsi perché è già quasi perfetta.

Sara, Elena, Miriam

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Comprendo, illustro, memorizzo, la poesia "Regalo di Natale"