Il tema dell'immigrazione è sempre di crescente attualità, sia per le tragiche notizie di cronaca, sia per le vicende politiche. Ma i bambini che ogni giorno sono a contatto con compagni e compagne di etnie diverse, come la pensano? Eccone un esempio tratto dal concorso "Dalle Ande agli Appennini" dal quale è scaturito l'omonimo libro.
Amal,
una cara amica tenera e sensibile
Era
il primo giorno di scuola ed in classe entrò una bambina che, dal
colore della pelle, appariva subito straniera: fu in quel momento che
il maestro ci presentò Amal.
Il
suo sguardo sembrava un po' smarrito, era confusa e disorientata, si
chiudeva spesso nei suoi pensieri.
Certo
non è facile venire da un altro paese ed adattarsi subito alle
usanze ed alle idee del nostro mondo occidentale.
Per
qualunque bambino sarebbe uno cho cambiare da un giorno all'altro
modo di vivere.
Questa
bambina parlava a malapena la nostra lingua ed era un grosso problema
comunicare con lei.
Amal
è di statura media ed ha una corporatura robusta e per questo
qualche volta i nostri amici maschi, non comportandosi da veri
gentiluomini, la prendono in giro in modo poco simpatico e
maleducato:questo atteggiamento suscita l'antipatia di tutti.
Al
contrario, a nostro avviso, per la sua corporatura, appare
particolarmente simpatica, molto educata, generosa e gentile.
Il
suo viso è paffuto sempre sorridente e no si scoraggia mai. Ha
enormi occhi che sembrano due nocciole, molto espressivi, dolci e
profondi, divisi da un naso a patatina. Le labbra sono piccole e
sottili, di colore roseo.
Amal
si muove in modo incerto e timido, trasmettendo un po' di tristezza.
Questo, secondo noi, è dovuto al fatto che viene spesso e
ingiustamente derisa provocando in lei una forte insicurezza.
Non
è un segno positivo, infatti dobbiamo farle capire che è uguale a
noi.
Amal,
nei nostri confronti, è sempre stata anche troppo brava, ci faceva
mille regali in segno di amicizia: veramente troppi! Noi tanti regali
non glieli abbiamo mai fatti e forse ha sempre un po' esagerato,
probabilmente era un modo per entrare nel nostro “club” …
E'
una bambina che non sa crearsi una propria personalità e cerca di
assomigliare agli altri per farsi piacere, dovrebbe cercare nel suo
cuore le cose che veramente le piacciono.
Una
volta Amal era stata presa in giro dai maschi ed alcuni lo avevano
detto al maestro: subito noi ragazze eravamo intervenute difendendo
Amal come in una specie di processo: alcune bambine erano gli
avvocati, altre la giuria, i bambini gli indagati, il maestro il
giudice. Amal vinse la causa e i maschi, come pena, ebbero pesanti
castighi. Amal rimase un po' mortificata a causa dei bambini, anche
se erano stati poco rispettosi nei suoi confronti.
Per
finire diciamo che Amal è una bambina troppo insicura di sé, anche
se buona e gentile: deve imparare solo a sentirsi pari agli altri e
cercare di capire che non deve migliorarsi perché è già quasi
perfetta.
Sara, Elena, Miriam
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