Un racconto per amare di più la natura e meno il cellulare: "Il Bosco Incantato di Pixel" (creato da Copilot microsoft)

**Il Bosco Incantato di Pixel** C'era una volta un bosco incantato chiamato Pixel, dove gli alberi sussurravano storie antiche e i fiori danzavano al ritmo del vento. In questo bosco magico, viveva un piccolo folletto di nome Luce, che aveva il potere di far brillare le cose con un semplice tocco. Un giorno, Luce notò che i bambini del villaggio vicino passavano tutto il loro tempo a fissare dei piccoli rettangoli luminosi, chiamati cellulari, dimenticandosi di giocare all'aria aperta. Preoccupato, Luce decise di usare la sua magia per mostrare ai bambini la bellezza della natura. Con un pizzico di polvere di stelle, Luce fece sì che ogni cellulare mostrasse immagini del bosco incantato. Gli alberi sembravano così reali che i bambini sentirono il profumo del muschio e il canto degli uccellini. Incantati, misero da parte i cellulari e corsero verso il bosco. Arrivati nel bosco, i bambini scoprirono un mondo di meraviglie. Inseguirono farfalle arcobaleno, costruirono castelli di

La descrizione di un fenomeno naturale: la pioggia, schema dell'unità didattica.

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Una giornata di pioggia

Schema

Dati visivi: i lampi, i fulmini, il cielo cupo, in alcuni punti quasi nero, la pioggia che forma pozzanghere o che scorre creando dei piccoli ruscelli.
Dati uditivi: il rumore della pioggia, il rombo dei tuoni, il ticchettio della pioggia sulle finestre appannate o il rumore dello scroscio dell'acqua sui tetti e sugli alberi.
Sensazioni: paura quando sento il rombo dei tuoni o vedo un fulmine o un lampo; il piacere di essere nel calduccio della casa ben protetto.



Tema

Una giornata di pioggia

I lampi e i fulmini cominciavano a farsi sentire. Sembrava proprio che un brutto temporale stesse per arrivare. 
La pioggia era molto insistente e si sentiva battere sui tetti. Guardando dalla finestra di casa mia si vedeva il cielo cupo, provavo una sensazione di paura ma allo stesso tempo di piacere di stare in casa mia al calduccio e di essere protetta. Nelle discese l'acqua scorreva come un piccolo ruscello e nelle parti pianeggianti le pozzanghere erano piuttosto profonde. Mi sdraiai sul mio lettuccio per rilassarmi quando a un certo punto sentii il rombo dei tuoni minaccioso, ma non mi feci prendere dal panico.
Lessi un libro e mi addormentai tranquillamente.

Sara, classe quinta



Tema

Una giornata di pioggia

Era una giornata piovosa di ottobre, la gente era chiusa in casa al calduccio ad ascoltare il ticchettio della pioggia sulle finestre. Il cielo era cupo e in alcuni punti quasi nero. I fulmini e i lampi illuminavano il cielo per un secondo, ma dopo ritornava buio come prima. Si sentiva il rumore dei tuoni e dei ruscelli che scorrevano per la strada. Le pozzanghere si ingrandivano sempre più a causa della pioggia. Questa giornata mi ha fatto paura. Ma ho capito che non bisogna aver paura del temporale perché è una cosa naturale la pioggia. Secondo me è bello starsene a casa al calduccio.

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